Madre e figlia morte per sospetta intossicazione, cinque indagati a Campobasso

Si tratta del personale sanitario che ha gestito il ricovero e le terapie. La giovane rimandata indietro due volte dal Pronto soccorso prima della tragedia

Antonella di Ielsi e Sara Di Vita - Facebook
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29 dicembre 2025 | 11.38
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Sarebbero cinque gli indagati dalla Procura, per omicidio colposo, appartenenti al personale sanitario del Cardarelli di Campobasso, in relazione alla morte per sospetta intossicazione della sedicenne Sara Di Vita e di sua madre, Antonella Di Ielsi, 50 anni. La Squadra Mobile intanto ha sequestrato le cartelle cliniche e i resti degli alimenti nell’abitazione della famiglia a Pietracatella. Nel frattempo il padre, Gianni Di Vita e l’altra figlia di vent’anni sono stati trasferiti allo Spallanzani di Roma.

Le attività investigative sono state avviate con urgenza per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e individuare le cause dei decessi. Allo stato attuale del procedimento, risultano iscritte nel registro degli indagati cinque persone, si tratterrebbe di personale di Pronto Soccorso e Guardia Medica. I reati ipotizzati sono relativi a omicidio colposo, lesioni personali colpose e responsabilità colposa in ambito sanitario. L’indagine si concentra in particolare sulla ricostruzione dell’intera catena degli interventi medici, con specifico riferimento ai precedenti accessi della quindicenne al Pronto Soccorso: la giovane, infatti, si sarebbe recata in ospedale due volte prima del decesso.

Parallelamente, gli investigatori stanno esaminando anche le richieste di assistenza avanzate dalla madre nelle ore precedenti l’evento fatale. Considerata la complessità del quadro clinico, la Procura ha disposto accertamenti multidisciplinari, inclusi esami autoptici e consulenze specialistiche. Intanto nella mattinata di oggi, lunedì 29 dicembre la Polizia Scientifica e la Digos si sono recati nell’abitazione della famiglia Di Vita a Pietracatella. Gli operatori hanno effettuato sopralluoghi e prelievi, in particolare di alcuni alimenti presenti in casa, che verranno analizzati per verificare l’eventuale presenza di sostanze nocive e chiarire l’origine della sospetta intossicazione.

La tragedia della Vigilia

La tragedia si è consumata dopo una cena a base di pesce alla vigilia di Natale, quando la famiglia composta da padre, madre e figlia si è sentita male. La ragazza di 16 anni non ce l’ha fatta ed è morta sabato sera al Cardarelli, la madre invece è deceduta nella mattinata di domenica nel reparto di Rianimazione dello stesso ospedale. Accertamenti medico-legali per chiarire le cause delle morti, presumibilmente un’intossicazione alimentare.

La sera della vigilia avrebbero cenato con pesce e frutti di mare, delle cozze. Dopo poche ore, si sono sentiti tutti male. Si sono così recati al Pronto Soccorso dell’ospedale, ma sono stati rimandati indietro per due volte. Sabato sera dolori e coliche sono diventati insopportabili e tutti e tre sono tornati in ospedale in condizioni precarie. Figlia e padre sono finiti in rianimazione, la madre in medicina. Solo l’autopsia chiarirà se è stata un’intossicazione o un’intolleranza a causarne i decessi.

Nella serata di ieri, il padre è stato quindi trasferito allo Spallanzani di Roma. Ora è ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio romano dove c'è anche la figlia più grande che non aveva accusato sintomi e che si trova nel reparto ordinario.

Le condizioni dell'uomo sono "stabili": "Il paziente proveniente dall'Azienda sanitaria regionale del Molise per sospetta malattia a trasmissione alimentare (Mta) in queste ore è sottoposto agli accertamenti del caso - riferisce l'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' Irccs -. Il paziente è vigile e le sue condizioni sono stabili, ben controllate".

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