in solida crescita rispetto ai 5,4 miliardi di euro dei primi 9 mesi 2024
Attesa per i conti di Generali domattina. Dopo un bull market di +143% dai minimi del 2022 e una reazione media di +2,7% nelle ultime tre trimestrali, il titolo si muove - nell'ultimo mese- in una fascia di consolidamento tra 31,8 e 34 euro. Secondo diversi analisti contattati dall'Adnkronos "il consenso per i nove mesi indica un risultato operativo di gruppo di 5,9 miliardi di euro, in solida crescita rispetto ai 5,4 miliardi di euro dei primi 9 mesi 2024, con un Q3 stimato a 1,88 miliardi (+12% a/a). In altre parole, spiegano glia analisti, "Generali è attesa continuare a produrre più utili, confermando la redditività in crescita. L'incremento dei premi, più contenuto nei primi trimestri, è atteso accelerare nel terzo trimestre".
Stando sempre agli analisti contattati "il Life resta il segmento più osservato. L'utile operativo è atteso a 1.038 milioni (-4% a/a), ma i premi sono stabili a 12,9 miliardi, in chiaro miglioramento sequenziale. Il messaggio, dicono gli analisti, è chiaro: "La ripresa dei volumi già registrati nel 2024 si conferma nel primo anno del nuovo piano industriale, con una raccolta netta in stabile crescita. Ora la priorità è proteggere la redditività, non perseguire la crescita nominale".Il ramo Danni è invece il motore del trimestre: risultato operativo a 753 milioni, in crescita attesa del 56% a/a, con premi a 8,1 miliardi (+7%). L'Asset & Wealth Management dovrebbe contribuire con 273 milioni (+1% a/a), "piccolo ma importante segnale di stabilità in una fase di transizione dopo il consolidamento di Conning Holdings Limited".
È qui - spiegano sempre gli analisti - che si gioca una delle partite più delicate del gruppo: la joint venture con Natixis IM. Un accordo pensato per creare un polo europeo con oltre 1.900 miliardi di euro di masse combinate, ma che oggi si muove su un terreno più complesso del previsto. Le trattative sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025, con l'annullamento della penale da 50 milioni: segnale di flessibilità, nella prospettiva di superare le criticità sollevate nei mesi scorsi. "Restano - spiegano gli analisti - sul tavolo tensioni interne e possibili ostacoli regolamentari, inclusa la variabile del golden power, vista la rilevanza sistemica di Generali.
Il rischio sul gruppo resta aperto e il tema Natixis/Caltagirone potrebbe emergere tra le domande più attese del Q&A".La fotografia consolidata "resta comunque quella di una macchina efficiente. Il risultato netto è atteso a 3,1 miliardi, il risultato netto normalizzato a 3,2 miliardi, con Solvency II al 213% e oltre il 95% delle rimesse già incassate". Buyback in corso, Dps stimato tra 1,58 e 1,62 euro, pienamente in linea con il piano Lifetime Partner 27. E con Fitch che a settembre ha promosso Generali a “AA-” sull'Insurer Financial Strength e “A+” sull'Issuer Rating (outlook stabile), il gruppo consolida il proprio status di titolo difensivo premium: "meno rischio percepito, costo del capitale più basso e maggiore credibilità strutturale". (di Andrea Persili)