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“Il fischio che unisce”: a Palazzo Lombardia un confronto sulla cultura del rispetto e sul ruolo educativo degli arbitri

Il fischio che unisce
Il fischio che unisce
17 novembre 2025 | 15.53
LETTURA: 3 minuti

Milano, 17 Novembre 2025. Il convegno “Il fischio che unisce”, promosso dalla Sezione AIA di Cinisello Balsamo e dal Comitato Regionale Arbitri Lombardia, con la collaborazione del Sottosegretario con delega Sport e Giovani di Regione Lombardia, Federica Picchi, e della LND Lombardia, ha riunito istituzioni, dirigenti sportivi e rappresentanti del mondo associativo per riflettere su una domanda cruciale: come costruire una cultura del rispetto nello sport, a partire dal ruolo degli arbitri?

Un tema che interpella le istituzioni

L’evento è stato moderato dal giornalista Federico Marchi e ha visto la presenza, tra gli altri, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, di Giuseppe Marotta (Consigliere Federale Lega Serie A) e del Presidente AIA Antonio Zappi.

Una platea ampia e qualificata, che ha riconosciuto la necessità di tornare a ragionare sul valore educativo dello sport, soprattutto per le nuove generazioni.

Il ruolo del Sottosegretario Federica Picchi

A dare avvio ai lavori è stata Federica Picchi, Sottosegretario con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia, che negli ultimi mesi ha raccolto numerosi elogi da parte di dirigenti sportivi, amministratori e operatori educativi per l’approccio pragmatico e costruttivo con cui sta orientando le politiche regionali.

Un riconoscimento che si è riflesso anche nel clima del convegno: diversi interventi hanno sottolineato la coerenza e l’efficacia del percorso intrapreso dal Sottosegretario Picchi, soprattutto nella promozione di modelli educativi fondati su rispetto, responsabilità e dialogo.

«Il rispetto è la base di ogni relazione sportiva e sociale», ha dichiarato Federica Picchi nel suo intervento.

«Gli arbitri non sono semplici garanti delle regole: sono figure educative, punti di riferimento capaci di orientare i comportamenti e promuovere legalità e fair play. Come Regione crediamo nello sport come leva di formazione civica, e iniziative come questa aiutano a costruire comunità più consapevoli, solidali e mature».

Il posizionamento di Picchi è stato percepito come particolarmente rilevante in un momento in cui il dibattito pubblico chiede maggiore attenzione ai comportamenti in campo e al ruolo degli adulti nel trasmettere modelli positivi ai giovani atleti.

Due panel, una stessa direzione: educare attraverso lo sport

Il primo panel ha affrontato il tema dell’etica sportiva, analizzando come i comportamenti dentro e fuori dal campo influenzino l’esperienza dei più giovani.

Dirigenti, arbitri e rappresentanti delle società hanno discusso il ruolo delle istituzioni sportive nel contrastare aggressività, pressioni indebite, linguaggi ostili e forme di conflitto che, troppo spesso, coinvolgono non i giocatori, ma gli adulti.

Il valore dello sport per i territori

Il secondo panel ha ampliato la prospettiva, mettendo in luce la dimensione comunitaria dello sport.

Al centro: l’impatto sociale delle attività sportive locali, la capacità delle associazioni di generare coesione e la necessità di un’alleanza stabile tra istituzioni, comunità educanti e società sportive.

Una visione pienamente in linea con l’azione del Sottosegretariato guidato da Federica Picchi, che negli ultimi due anni ha posto al centro la relazione fra sport, scuole, famiglie e territori.

Un riconoscimento che unisce: i Premi “Andrea Andaloro”

La giornata si è conclusa con la consegna dei Premi “Andrea Andaloro” e “Disciplina e Correttezza”, alla presenza dei genitori del giovane arbitro, Claudia e Stefano Andaloro, e del Presidente AIA Cinisello Balsamo Alexander Zezzo.

Un momento di forte intensità emotiva, che ha ricordato come gli arbitri rappresentino, per molti ragazzi, un esempio di correttezza, impegno e dedizione.

La memoria di Andrea Andaloro — e la scelta di dedicargli un premio — ha dato al convegno una dimensione ancora più profonda: il rispetto non è un tema tecnico, ma un valore fondativo della comunità sportiva.

Una riflessione che guarda alla Lombardia del futuro

Oltre i singoli interventi, il convegno restituisce una direzione chiara: in Lombardia cresce la consapevolezza che lo sport sia uno strumento educativo strategico, un luogo in cui si formano cittadini, non semplicemente atleti.

Il contributo del Sottosegretario Federica Picchi — riconosciuto apertamente da numerosi partecipanti — ha rimesso al centro proprio questo: sport come linguaggio di legalità, responsabilità, equilibrio e rispetto.

Un terreno fondamentale per costruire comunità più solide e una generazione più consapevole.

Contatti:
Immediapress
Uff. Stampa Federica Picchi
Tel. 02.67655162
Email: federica_picchi@regione.lombardia.it

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