
In Zona Industriale un impianto da 1 MW per avviare la transizione energetica condivisa nel Padovano, a promuoverlo la Fondazione CIVITAS. Morello Ritter: «Energia pulita, vantaggi concreti e comunità unite per costruire insieme il futuro sostenibile». L’assessore Bressa: «Padova laboratorio avanzato per l’innovazione ambientale».
Padova 08.07.2025. È nata ufficialmente la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Padova, una delle prime realtà strutturate di questo tipo in Veneto. Il progetto, promosso dalla Fondazione CIVITAS, parte dalla Zona Industriale della città ma è aperto a imprese e cittadini di tutto il territorio provinciale.
La CER si propone di rendere il sistema energetico più sostenibile, partecipativo e conveniente. L’adesione è aperta sia a chi consuma energia, sia a chi desidera installare un impianto fotovoltaico sul proprio edificio. Chi vive o ha sede operativa in uno dei Comuni della provincia di Padova con meno di 50.000 abitanti e intende installare un impianto fotovoltaico, può accedere a un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento, grazie agli incentivi previsti per le comunità energetiche. Inoltre, anche chi non produce ma partecipa come semplice consumatore potrà beneficiare di un incentivo economico pari a circa una bolletta all’anno per vent’anni.
Il primo impianto della Comunità Energetica sarà realizzato presso Interporto Padova, con l’installazione di 1 megawatt di fotovoltaico, segnando l’avvio concreto della produzione condivisa di energia pulita a beneficio del territorio.
«La nostra missione è aiutare imprese e cittadini ad entrare in un nuovo modello energetico distribuito, basato su fonti rinnovabili e vantaggi reali», afferma Jonathan Morello Ritter, Presidente della Fondazione CIVITAS. «Quello che stiamo costruendo oggi è molto più di un semplice impianto fotovoltaico: è una rete fatta di persone, imprese, enti pubblici e privati che scelgono consapevolmente di contribuire a un futuro energetico più giusto. Il nostro obiettivo è duplice: da una parte promuovere la produzione locale di energia pulita, dall’altra accompagnare passo dopo passo chi decide di aderire, semplificando la gestione tecnica e amministrativa e facilitando l’accesso agli incentivi previsti. La CER rappresenta uno strumento concreto per rendere i nostri territori più resilienti alle crisi energetiche e più autonomi nelle scelte strategiche. Non si tratta solo di sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale: vogliamo che i benefici si riflettano sulla vita quotidiana delle persone. Abbiamo scelto di partire dalla Zona Industriale perché crediamo nel ruolo trainante delle imprese in questa transizione. Ma il nostro orizzonte è ampio: vogliamo estendere questa esperienza virtuosa a tutta la provincia, coinvolgendo scuole, enti pubblici, condomini e semplici cittadini. L’energia condivisa è, prima di tutto, energia di comunità».
Anche l’amministrazione comunale sottolinea l’importanza strategica dell’iniziativa: «Con la nascita della prima Comunità Energetica, Padova si conferma laboratorio avanzato per l’innovazione e la transizione energetica», dichiara Antonio Bressa, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Padova. «È un passo concreto verso un sistema energetico più equo, sostenibile e conveniente per tutti. Questa iniziativa ci permette di ridurre la dipendenza da fonti fossili, valorizzando la produzione locale di energia pulita, e consente di generare benefici economici diretti non solo per le imprese della zona industriale ma anche per le famiglie e le amministrazioni pubbliche. Questa comunità energetica rappresenta infatti un modello che mette al centro la partecipazione: chiunque può contribuire, anche senza produrre energia, semplicemente scegliendo di far parte della comunità. Un passo significativo nel processo di ammodernamento e riconversione ambientale della zona industriale di Padova che stiamo portando avanti nell’ambito degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di Co2 condivisi con la Commissione Europea. Un percorso che si fa forte del lavoro del lavoro in sinergia con l’Interporto di Padova, il mondo delle aziende e i partner privati come quelli protagonisti di questa iniziativa».
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