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Consiglio d'Europa: "L'Italia studi razzismo tra le forze di polizia". Meloni: "Accuse vergognose"

La raccomandazione del presidente dell'organismo antirazzismo Bertil Cottier: "Condurre uno studio indipendente per valutare la situazione nel Paese". Anche se il commissario Gambino all'Adnkronos precisa: "Non ci siamo pronunciati oggi". Mattarella: "Stima e fiducia nelle forze dell'ordine". Gasparri: "Inaccettabile". La Russa: "Solidarietà a forze di polizia". Lollobrigida: "Affermazioni infondate". Tajani: "Osservazioni astruse"

Volante della polizia (Fotogramma)
Volante della polizia (Fotogramma)
28 maggio 2025 | 13.49
LETTURA: 13 minuti

Il Consiglio d'Europa raccomanda oggi, mercoledì 28 maggio, al governo italiano di "condurre uno studio indipendente sulla profilazione razziale per valutare la situazione nel Paese". A parlarne è Bertil Cottier, presidente della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri), l'organismo antirazzismo del Consiglio d'Europa, durante la conferenza stampa per la presentazione del rapporto annuale dell'ente.

Nel documento spiccano la profilazione razziale da parte della polizia, la segregazione degli alunni rom e la transfobia tra le sfide principali dei 46 Paesi membri del Consiglio d'Europa, organizzazione con sede a Strasburgo che promuove i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. In particolare, il rapporto osserva che il frequente ricorso da parte delle forze dell'ordine a pratiche di fermo e perquisizione (basate sull'origine nazionale o etnica, sul colore della pelle, sulla religione o sulla cittadinanza) è indicativo di un potenziale fenomeno di profilazione razziale.

"L'Ecri ha individuato tali pratiche in diversi contesti, tra cui il controllo delle frontiere, le azioni contro il terrorismo o l'estremismo e le misure di controllo applicate dalle forze dell'ordine in determinate aree geografiche senza alcun sospetto concreto nei confronti di una persona in particolare", evidenzia un comunicato stampa dell'organismo, in cui si ribadisce che tale pratica "genera nella società un senso di umiliazione e ingiustizia" e compromette il lavoro degli agenti che rispettano la legge e gli standard etici della polizia.

Meloni: "Accuse vergognose"

"Le parole pronunciate dalla Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa, che accusano le Forze di Polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose" scrive sui social Giorgia Meloni. "Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle Forze dell’Ordine vengono aggrediti, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge - prosegue la premier -. Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d'Europa – finanziati anche con i soldi dei cittadini italiani – si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti".

"L'Italia fu, nel 1949, tra i dieci Stati fondatori del Consiglio d'Europa, nato nel dopoguerra per difendere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto. Eppure oggi quello spirito originario sembra smarrito, sostituito da dichiarazioni sempre più faziose e lontane dalla realtà. Noi continueremo a difendere chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza dei cittadini italiani. Con orgoglio".

Mattarella: "Stima e fiducia nelle forze dell'ordine"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha invitato a colloquio per giovedì mattina il capo della Polizia direttore generale della Pubblica sicurezza, Vittorio Pisani, per riconfermare la stima e la fiducia della Repubblica nelle Forze dell’Ordine, la cui azione si ispira allo spirito democratico e ai valori della Costituzione.

Gambino (Ecri): "Commissione non si è pronunciata, notizie non attuali"

"Il rapporto annuale pubblicato oggi da parte dell'Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza, ndr.) riguarda una sintesi informativa sul lavoro svolto dai commissari nel monitoraggio di 10 paesi del Consiglio d'Europa" dichiara all'Adnkronos Alberto Gambino, commissario dell'Ecri per l'Italia. "Nulla di specifico è stato aggiunto con riferimento all'Italia, la quale ha invece ricevuto il suo rapporto specifico il 22 ottobre 2024. L'attuale dibattito che si sta sviluppando si basa su una non notizia in quanto l'Ecri non si è oggi pronunciato né sull'Italia né sugli altri paesi monitorati nel 2024".

Gasparri: "Inaccettabili accuse razzismo"

"Il Consiglio d’Europa, ancora una volta, si abbandona a dichiarazione fuorvianti e consigli inutili. Tornare ad accusare di 'razzismo' le nostre forze di polizia è assurdo e inaccettabile" dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Non permetteremo che un organo, che dovrebbe essere super partes, si permetta di offendere e delegittimare ripetutamente chi ogni giorno garantisce la nostra sicurezza. Il Consiglio d’Europa si conferma una struttura indegna. Schierati sempre dalla parte sbagliata, non finiscono mai di stupirci. Il popolo in divisa non si tocca. E dovremmo dire ‘basta’ con lo spreco di risorse pubbliche per un organo che si dimostra sempre più ridicolo".

La Russa: "Solidarietà a nostre forze di polizia"

"Alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa - che tutti i giorni con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita - garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti, giungano la mia solidarietà, la mia stima e la mia gratitudine" dice Ignazio La Russa, presidente del Senato.

Lollobrigida: "Affermazioni vergognose"

"Le affermazioni della Commissione contro il razzismo del Consiglio d’Europa sulle nostre Forze di Polizia sono vergognose. Chi rischia la vita per garantire la nostra sicurezza merita rispetto, non accuse ideologiche e infondate. Noi sappiamo da che parte stare: sempre, con orgoglio, con le forze dell'ordine!" afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in un post su Facebook.

Piantedosi: "Giudizi infondati e ideologici"

"Trovo sorprendente e inaccettabile che il Consiglio d’Europa, che dovrebbe tutelare la democrazia, i diritti umani e il dialogo tra i popoli, rivolga giudizi infondati e ideologici, come le accuse di razzismo mosse alle nostre forze di polizia" afferma il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "In passato ho ritenuto il Consiglio d’Europa un’istituzione poco incisiva, spesso distante dai reali bisogni dei cittadini. Ma oggi, dopo l’ennesimo attacco gratuito e ingiusto verso chi rischia la vita per garantire la sicurezza di tutti, sono costretto a dire che quest’organismo da una condizione di dubbia utilità rischia di diventare perfino dannoso - continua -. Serve una riflessione seria sul ruolo e sull’efficacia di certe organizzazioni internazionali, sempre più inclini a produrre documenti ideologici piuttosto che a risolvere i problemi reali".

"Le forze di polizia italiane godono del consenso e della massima considerazione da parte tutte le istituzioni e della fiducia dei cittadini, testimoniata in ogni rilevazione - conclude -. Come ministro dell’Interno sono al fianco di tutte le donne e uomini in divisa e continuerò sempre a sostenere il loro lavoro".

Tajani: "Osservazioni astruse e false"

"Sono talmente astruse le osservazioni nei confronti della nostra polizia che se non fossero offensive, sarebbero ridicole" dice il vicepremier Antonio Tajani a margine della segreteria nazionale di Fi, riunita nella sala Lucio Colletti del palazzo dei gruppi di Montecitorio. "Certamente vanno respinte al mittente, scritte da qualcuno che non conosce la realtà. Le forze dell'ordine italiane sono le più rispettose di tutte le minoranze nel nostro Paese. Quindi, dichiarazioni e affermazioni come queste rischiano di fomentare l'astio nei confronti delle Forze dell'ordine. Cosa di cui non c'è assolutamente bisogno. E' falso quello che viene scritto''.

Foti: "Raccomandazione Ecri immeritata, solidarietà a forze dell'ordine"

"La raccomandazione del presidente della Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l'intolleranza, rivolta al governo italiano in merito al presunto problema della profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, è immotivata, immeritata e rappresenta un’ingiusta provocazione nei confronti dei nostri uomini e donne in divisa" dice il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti. "A loro va la piena solidarietà e la profonda gratitudine di tutti gli italiani perbene per il lavoro svolto ogni giorno, con impegno e dedizione, a tutela della sicurezza dei cittadini", aggiunge Foti.

Procaccini (FdI): "Organismo ormai ridotto a Ong"

"Anche oggi il Consiglio d’Europa, con la sparata contro le forze dell’ordine italiane accusate di razzismo, ha perso l’occasione per smentire chi lo ritiene un organismo ormai piegato ai propri pregiudizi ideologici" scrive in una nota Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e co-presidente del gruppo Ecr al parlamento europeo. "Spiace che un organismo nato con così buoni propositi sia adesso ridotto a una ong politicizzata come molte altre. E come altre ong pagato con soldi pubblici, anche italiani, malgrado non abbia in realtà alcuna istituzionalità".

Bignami (FdI): "No a speculazioni politiche sui nostri agenti"

"Ancora una volta l’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, con scarsa obiettività, accusa le forze di polizia italiane di razzismo" commenta Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. "Oltre a essere una tesi diffamatoria e poco lucida, è offensiva e scorretta, soprattutto nei confronti delle nostre forze dell’Ordine, composte da donne e uomini che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Ricordiamo, a chi fa finta di non riconoscerlo, che solo grazie al governo Meloni finalmente il tema della sicurezza è tornato a essere centrale''.

''Lo conferma il decreto che stiamo per approvare alla Camera dei deputati, fortemente voluto da Fratelli d’Italia, che aumenta le tutele sia delle nostre forze dell'ordine e sia dei cittadini. Prevedendo, inoltre, stanziamenti a sostegno del comparto sicurezza, così da garantire un maggiore e sempre più capillare controllo del territorio. Alle raccomandazioni e consigli non richiesti dell’Ecri, che assomigliano più a infamanti accuse, rispondiamo che mai come oggi l'encomiabile operato dei nostri agenti è al centro dell’interesse di un governo. Non permetteremo che le nostre forze dell'ordine siano oggetto di speculazioni politiche che minino la loro reputazione e onorabilità".

Fidanza (FdI): "Consiglio d'Europa trasformato in centro sociale"

"Il Consiglio d’Europa ha smarrito la sua funzione originaria e si è trasformato in una sorta di centro sociale istituzionalizzato, che prende di mira gli Stati membri in base a pregiudizi politici" scrive in una nota Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia. "Lo abbiamo visto con le ultime strampalate sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di immigrazione, che hanno portato alla sacrosanta iniziativa Meloni-Frederiksen. E lo vediamo ancora oggi con gli attacchi di un suo organismo tecnico-politico di dubbia legittimità contro le forze dell’ordine italiane, tacciate di essere responsabili addirittura di profilazione razziale".

L'eurodeputato definisce i commenti del Consiglio d'Europa "un’accusa infondata e intollerabile, che mette ancora una volta sotto accusa chi si occupa ogni giorno di tutelare la sicurezza pubblica e l’incolumità degli italiani. La migliore risposta a questi deliri ideologici sta nella concretezza del governo Meloni che, con il disegno legge Sicurezza, si schiera apertamente al fianco di chi ci difende", aggiunge.

Scurria: "Consiglio d'Europa torni a essere arbitro imparziale"

"Il Consiglio d'Europa, nato nel 1949 per promuovere democrazia, diritti umani e Stato di diritto, appare oggi sempre più distante dalla sua missione originaria. Le recenti richieste dell’Ecri, che chiede per l’Italia uno studio indipendente sulla presunta profilazione razziale da parte delle forze di polizia, rappresentano una deriva ideologica inaccettabile, profondamente ingiusta" dichiara il vicecapogruppo in Senato di Fratelli d’Italia, il senatore Marco Scurria, componente della delegazione del Consiglio d'Europa.

"Accusare chi ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini, intervenendo nei quartieri più difficili del Paese, salvando vite e proteggendo i più fragili, è un'offesa al lavoro coraggioso delle nostre forze dell’ordine. Il Consiglio d’Europa deve tornare a essere un arbitro imparziale e credibile nella tutela dei diritti. Difendere chi serve lo Stato con onore significa difendere anche lo spirito vero delle istituzioni europee".

Malan (FdI): "Forze di polizia presidio di libertà, nessun dubbio su correttezza"

"Le nostre forze dell’ordine rappresentano un presidio per la democrazia e la libertà di tutti gli italiani" dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. "È inaccettabile, perciò, che qualcuno sollevi perplessità o addirittura metta in dubbio la correttezza del loro operato, in particolare con accuse di razzismo. È quello che fa oggi il Consiglio d’Europa attraverso le parole del presidente della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza, che chiede uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale all’interno delle nostre forze di polizia. Non permetteremo a nessuno di alimentare narrazioni infamanti e false riguardo le nostre donne e i nostri uomini in divisa, che invece vanno ringraziati per quanto fanno ogni giorno a tutela e difesa dei diritti di tutti i cittadini. Non permetteremo che la loro onorabilità sia messa in dubbio, senza alcun elemento concreto che non siano le generiche illazioni di qualche attivista estremista, da questi dirigenti non eletti da nessuno, ma magari - è il caso della vicepresidente Simonovic Einwalter finanziata negli da George Soros per i suoi studi - sostenuti dai soliti presunti filantropi".

Lega: "Altro ente inutile da sciogliere"

"Consiglio d’Europa? Altro ente inutile, da sciogliere. Giù le mani dalle nostre forze di polizia!" si legge sui profili social della Lega.

Borchia (Lega): "Ancora attacchi a forze ordine, fuori da realtà"

"Il Consiglio d’Europa, tramite la sua Commissione contro il razzismo e l'intolleranza, torna a puntare il dito contro le nostre forze dell’ordine, chiedendo addirittura al governo uno studio sulla cosiddetta 'profilazione razziale'" scrive in una nota Paolo Borchia, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo. "Siamo di fronte all’ennesimo attacco fuori dalla realtà, che ignora il contesto in cui i nostri agenti operano ogni giorno per garantire sicurezza e legalità". "Invece che parlare, spesso a sproposito, di razzismo, al Consiglio d'Europa dovrebbe piuttosto preoccuparsi delle conseguenze dell'immigrazione senza schemi, non far parlare di sé screditando chi rischia la vita per difendere le nostre comunità. La Lega sarà sempre al fianco delle Forze dell’ordine e non accetta lezioni da chi non vive città e quartieri martoriate dalla criminalità", conclude l'europarlamentare.

Lezzi (Lega): "Con noi tutela forze ordine e bodycam, altro che sciocchezze"

"Grazie alla Lega, con il Decreto Sicurezza abbiamo fornito le bodycam alle forze dell'ordine e garantito una vera tutela legale. Altro che le sciocchezze del Consiglio d’Europa" ha detto il deputato Igor Iezzi, vicecapogruppo della Lega alla Camera.

Pinelli: "Nessuna condanna o imposizione"

Le raccomandazioni all'Italia del rapporto annuale per il 2024 dell'organismo contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri) "non sono certamente una condanna del Paese". "La raccomandazione è uno strumento fluido, cioè non vincolante, che non impone". E' il commento all'Adnkronos di Cesare Pinelli, membro rappresentante per l'Italia della Commissione di Venezia, l'organo consultivo del Consiglio d'Europa.

"La raccomandazione - spiega il rappresentante della Commissione ufficialmente chiamata 'Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto' - viene fatta quando viene registrato in alcuni paesi un elemento che contrasta con ciò che dice la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e quindi il Consiglio si sente in dovere di esprimere la propria raccomandazione". Pinelli, anche professore ordinario di Diritto costituzionale all'università La Sapienza di Roma, rimarca che la raccomandazione è finalizzata "a evitare che certi comportamenti si ripetano e a incoraggiare a correggerli. Qui la questione non è il volere imporre qualcosa, ma la verosimiglianza di ciò che il rapporto sostiene". Di solito è verosimigliante? "E' evidente che il Rapporto si basa su indagini che sono state fatte".

Tiani (Siap): "Esterrefatti da accuse di razzismo"

"Siamo esterrefatti da quanto affermato dal Consiglio d’Europa che definisce la polizia italiana razzista" afferma in una nota il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani. "E’ un’offesa al nostro lavoro e all’identità culturale italiana. La radice professionale dei poliziotti italiani è incarnata nella cultura cattolica millenaria del nostro Paese". "I valori della filosofia professionale e culturale a cui si ispirano e vengono formati i poliziotti sono il connubio di solidarietà tra gli uomini, giustizia sociale e uguaglianza quale base per un nuovo umanesimo il cui riferimento è sigillato nello spirito dell'enciclica Populorum Progressio. Ci sentiamo offesi dalle dichiarazioni di tale organismo. L’autoritarismo lo rigettiamo alle volgari dichiarazioni dei faziosi componenti del Consiglio d’Europa".

Coisp: "Accuse di profilazione razziale infondate e offensive"

"L'ennesimo intervento del Consiglio d'Europa, che oggi chiede all'Italia di avviare uno studio sulla presunta profilazione razziale da parte delle forze di Polizia, rappresenta un attacco ingiustificato nei confronti di chi indossa una divisa e che ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini" dichiara in una nota Domenico Pianese, Segretario Generale del sindacato di Polizia Coisp. "È inaccettabile che si continui a costruire una narrazione distorta basata su pregiudizi ideologici e senza alcun dato concreto, mettendo perfino in discussione il lavoro di chi opera in prima linea contro criminalità e illegalità. Le forze dell’ordine italiane non ‘fermano’ le persone in base al colore della pelle, alla religione o all’apparenza, ma agiscono sulla base di comportamenti sospetti e dinamiche operative che nulla hanno a che vedere con il razzismo''.

''Chi insinua il contrario dimostra di non conoscere la realtà italiana e neppure il contesto di crescente complessità e rischio in cui oggi si muovono i nostri operatori - aggiunge - Pretendere ‘indagini indipendenti’ come se fossimo un Paese fuori controllo non solo è offensivo, ma alimenta una retorica che rischia di delegittimare le istituzioni e indebolire la fiducia dei cittadini nella giustizia e nella sicurezza. Se l’obiettivo del Consiglio d’Europa è davvero quello di promuovere i diritti umani, allora è fondamentale riconoscere anche l’impegno costante delle Forze di Polizia nel garantire il rispetto della legge e la tutela delle libertà. Un confronto costruttivo dovrebbe partire dalla consapevolezza che la difesa dei diritti democratici passa anche attraverso il sostegno a chi ogni giorno lavora per proteggerli”.

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