Flotilla, Tajani: "40 italiani fermati". Netanyahu: "Respinta campagna delegittimazione Israele"

Italiani sbarcati nel porto di Ashdod, domani visita consolare. Idf: "Preso controllo 41 barche, 400 attivisti detenuti"

Flotilla (Fotogramma/Ipa)
Flotilla (Fotogramma/Ipa)
02 ottobre 2025 | 14.08
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Le forze israeliane confermano che hanno preso il controllo di 41 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e che 400 attivisti sono detenuti. In un comunicato l'Idf spiega che all'operazione di intercettazione, durata 12 ore da ieri sera fino a questa mattina, hanno partecipato le forze dell'unità di commando navale Shayetet 13 e l'unità di sicurezza Snapir, insieme ad altre forze della Marina.

Le sei imbarcazioni più grandi della Flotilla sono state abbordate per prime e poi si è passati a quelle più piccole, continua il comunicato che precisa che tutte le imbarcazioni sono state trainate al porto di Ashdod dove sono stati trasferiti gli attivisti per essere deportati da Israele.

"Nessuna delle navi della Flotilla è riuscita a raggiungere le acque, controllate da Israele al largo della costa di Gaza", aveva comunicato l'esercito israeliano, secondo quanto riferito dal Times of Israel, dopo che la stampa turca aveva indicato che una delle imbarcazioni della Flotilla, la 'Mikeno', sarebbe arrivata a poche miglia dalla costa di Gaza. Le barche abbordate dalle forze israeliane, con oltre 22 italiani a bordo, concluderanno il viaggio nel porto di Ashdod, in Israele. Lì, inizieranno le procedure relative a ogni attivista.

"Sono saliti a 40 gli italiani (che si trovavano a bordo della Flotilla, ndr.) fermati" ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani negli aggiornamenti al Senato. "Le autorità israeliane hanno confermato poco fa la conclusione dell'operazione della Marina israeliana di fermo della Flotilla in mare. E' in corso il trasferimento dei suoi membri al porto di Ashdod in vista delle successive procedure di espulsione. Come previsto sta salendo il numero degli italiani fermati. Sono ora 40. Il quadro sarà definitivo al termine di tutte le procedure di identificazione".

Tajani ha inoltre contattato il collega israeliano Gideon Sa’ar per chiedergli informazioni e garanzie per tutti gli italiani partecipanti alla Flottilla fermati in Israele. Lo riferiscono fonti della Farnesina, secondo cui Tajani ha confermato al ministro Saar dettagli sullo status e sulla condizione legale di immunità dei quattro parlamentari che fanno parte del gruppo e ha chiesto di accelerare ogni procedura per la liberazione immediata di tutti i cittadini italiani.

Farnesina: "Italiani sbarcati nel porto di Ashdod". Domani visita consolare

Le attività di trasbordo e sbarco dei membri della Flotilla sono terminate. Lo fanno sapere fonti della Farnesina, secondo cui tra i più di 450 membri della Flotilla sbarcati al porto di Ashdod, vi sono 46 italiani. Tra loro ci sono quattro parlamentari e tre giornalisti, e stanno tutti bene. Le fonti spiegano che, espletate le procedure di riconoscimento, verranno tutti trasferiti in autobus al centro detentivo di Ketziot, nel sud di Israele, vicino alla città di Ber Sheva.

I detenuti non verranno interrogati né saranno sottoposti a particolari procedure giudiziarie, ma sarà unicamente chiesto loro se sono disponibili ad accettare l’espulsione volontaria entro 24-48 ore, oppure se intendono rifiutarla. Per coloro che la rifiuteranno, si aprirà un breve procedimento giudiziario al termine del quale un giudice dovrebbe decretarne l’espulsione coatta. Questa di norma avviene entro le 72 ore dal decreto d’espulsione.

Le autorità diplomatiche e consolari italiane a Tel Aviv visiteranno i connazionali detenuti domani e domenica (in mezzo c'è lo shabbat) per sincerarsi delle loro condizioni, del trattamento ricevuto e per favorirne i contatti con i familiari. Non è invece ancora chiaro quando inizieranno i rimpatri. Le autorità israeliane stanno anche studiando la possibilità di organizzare dei voli charter per riportare i membri della Flotilla in due capitali europee.

Netanyahu: "Respinta campagna delegittimazione". Ministro Esteri: "La provocazione è finita"

Benjamin Netanyahu loda le forze della Marina israeliana che hanno intercettato e bloccato la Global Sumud Flotilla affermando che "la loro importante azione ha impedito a decine di imbarcazioni di entrare nella zona di guerra ed ha respinto una campagna di delegittimazione di Israele". "Lodo i militari e i comandanti della Marina che hanno condotto la loro missione nel giorno dello Yom Kippur nel modo più professionale ed efficiente possibile", conclude la dichiarazione del premier israeliano.

"La provocazione Hamas-Sumud è finita" scrive in una nota su X il ministero degli Esteri israeliano, precisando che "tutti i passeggeri sono sani e salvi". "Nessuno degli yacht della provocazione Hamas-Sumud è riuscito a entrare in una zona di combattimento attiva o a violare il blocco navale legittimo. Stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, da dove saranno espulsi verso l'Europa". "Un'ultima imbarcazione di questa provocazione rimane a distanza. Se si avvicinasse, verrebbe impedito anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco navale", ha aggiunto il ministero degli Esteri.

"Congratulazioni alle Idf e a tutte le agenzie di sicurezza per la loro esemplare prestazione nel fermare e neutralizzare la flottiglia terroristica diretta a Gaza. Un'opera sacra nel bel mezzo del giorno sacro: per la sicurezza dello Stato di Israele". Così su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

Flotilla, una barca ancora in navigazione. Israele: "Non violerà blocco"

Una barca della Global Sumud Flotilla sarebbe ancora in navigazione verso Gaza. "Un'ultima nave di questa provocazione rimane a distanza. Se si avvicinasse, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco verrebbe impedito", dichiara il ministero degli Esteri israeliano, citato dalla Cnn.

Governo Gaza: "Messaggio Flotilla ha raggiunto il mondo intero"

Il messaggio della Flotilla “ha raggiunto il mondo intero”. Lo dice Ismail al-Thawabta, capo dell'Ufficio stampa del governo di Gaza, elogiando gli attivisti che hanno portato avanti la missione umanitaria fino al blocco della marina israeliana. In un post su X, ha accusato le forze israeliane di aver commesso un atto di “pirateria” nell'intercettare la Flotilla e ha affermato che hanno cercato di “assediare la verità proprio come assediano, uccidono, distruggono e sfollano” i palestinesi.

“Il nostro messaggio agli eroici attivisti solidali: forse non siete riusciti a raggiungerci fisicamente, ma avete raggiunto i nostri cuori prima ancora di salpare, con la vostra solidarietà umanitaria e la purezza delle vostre nobili e sincere intenzioni”, ha scritto.

Crosetto: "Blocco navale Israele legittimo, italiani stanno bene"

"Il blocco navale israeliano è considerato legittimo: ci saranno molte discussioni giuridiche, ma sì. Perché è stato considerato legittimo addirittura dieci anni fa dalle Nazioni Unite, quando un blocco navale fu esercitato nei confronti di una barca turca e portò addirittura alla morte di dieci persone. Quindi è giusto fermare una barca, è giusto controllarla, è possibile, è legale, è legittimo, per cui da questo punto di vista si può dire che lo è. Ma il tema nostro però non è mai stato vedere la legittimità, ma come dico prima, l'unico punto importante per noi era garantire la sicurezza di tutte le nostre persone e poi dopo che questi aiuti che volevano portare, attraverso Israele, arrivino alle persone che ne hanno bisogno". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista a Dritto e Rovescio su Rete 4.

"Se una marina militare come quella israeliana avesse attaccato delle navi civili, avremmo avuto dei grandissimi problemi. E invece - sottolinea il ministro della Difesa - non è successo: (gli attivisti) sono stati bloccati, alcuni trasportati su navi militari israeliani, altri deviati semplicemente in un porto israeliano. E alla fine non c'è stato alcun ferito, stanno tutti bene. Questa era la priorità che io mi sono posto, concordando la posizione e l'invio di una nave con il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri, perché non volevamo che potesse accadere alcun rischio alle persone. Indipendentemente dal valore della missione, dal giudizio che uno può dare, lo Stato italiano quando può difende un cittadino italiano, sempre lo protegge e, in caso di necessità, lo avrebbe salvato. Ma non è stato necessario".

Crosetto poi conferma di aver "sentito l'ambasciatore italiano Luca Ferrari, per confermare le notizie che avevamo sullo stato di salute delle persone e per capire quando avrebbero avuto la possibilità di comunicare con le famiglie: se uno non parla con il figlio, con il marito, con la moglie, non si fida che stia bene. Invece io vorrei assicurare che gli italiani stanno tutti bene. Domani - conclude il ministro - l'ambasciatore probabilmente riuscirà a vedere tutti i nostri concittadini e spero in quell'occasione anche consentire ai più possibili di comunicare".

Altre 45 barche partite dalla Turchia

Intanto, prende forma il secondo round della Flotilla. Quarantacinque navi civili sono salpate dal porto di Arsuz, nella provincia di Hatay in Turchia, dirette verso la Striscia di Gaza per sostenere la missione della Global Sumud, riporta il sito di Sabah spiegando che le imbarcazioni navigano con bandiere palestinesi e turche.

Sull'account di 'X' della Global Sumud Flotilla vengono diffuse immagini delle imbarcazioni e si legge che ''oltre 45 navi civili turche si stanno dirigendo direttamente verso Gaza. Questa è la risposta all'intercettazione da parte di Israele del convoglio della Global Sumud Flotilla''.

La condanna dell'Anp

''Lo Stato di Palestina ha condannato l'attacco e l'aggressione di Israele contro la Global Sumud Flotilla, in chiara violazione del diritto e delle norme internazionali, tra cui la Convenzione sul diritto del mare, altri principi umanitari e i diritti umani dei partecipanti a bordo'' si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri dell'Anp che esprime ''preoccupazione per la sicurezza degli oltre 470 partecipanti e ha ritenuto Israele responsabile della loro sicurezza e del loro benessere mentre distribuisce aiuti umanitari a una popolazione assediata, affamata e bombardata, vittima di un genocidio''. L'Anp sottolinea che ''la Global Sumud Flotilla è un'iniziativa pacifica e guidata da civili, volta a rompere il blocco disumano e illegale imposto da Israele alla Striscia di Gaza e a porre fine alla politica di fame e al genocidio di Israele, in conformità con il diritto internazionale''.

L'Anp ha quindi ribadito che'' Israele, la cui occupazione della Palestina è stata dichiarata illegale dalla Corte internazionale di giustizia, non ha alcuna autorità né sovranità sulle acque territoriali della Palestina, che si estendono dalla Striscia di Gaza, né sulle acque internazionali''. Per questo ''la Global Sumud Flotilla ha diritto al libero passaggio nelle acque internazionali e Israele non deve interferire con la sua libertà di navigazione, da tempo riconosciuta dal diritto internazionale".

Viene inoltre ribadito che la Global Sumud Flotilla è autorizzata a navigare nelle acque territoriali palestinesi per consegnare aiuti umanitari. "Elogiamo i coraggiosi partecipanti per la loro determinazione a rompere l'assedio di Israele e porre fine alle sue azioni genocide e chiediamo alla comunità internazionale di fornire loro protezione", conclude la nota.

Flotilla: "Ora tocca all'equipaggio di terra inondare le città"

"Ora tocca all'equipaggio di terra: inondare le città e navigare ostinatamente contro i venti di guerra agitati dai nostri governi". Lo dicono sui loro canali social gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Da quando ieri sera le barche della flotta internazionale sono state intercettate dalle navi della marina militare israeliana, in diverse città italiane si sono organizzate manifestazioni e presidi a sostegno della missione. L'invito degli attivisti è quello di riempire le piazze fino a sabato, quando si terrà la manifestazione nazionale.

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