Thailandia-Cambogia, Phnom Penh accusa: "Ancora bombe". Bangkok: "Avanti fino a fine minacce"

Non c'è fine alla nuova escalation nel sud-est asiatico, nonostante le parole di Donald Trump

Militari della Cambogia - Ipa/Fotogramma
Militari della Cambogia - Ipa/Fotogramma
13 dicembre 2025 | 07.36
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Non c'è fine per la nuova escalation, e lo scambio di accuse, tra Thailandia e Cambogia nonostante le ultime dichiarazioni di Donald Trump. Su X il ministero cambogiano della Difesa ha accusato i militari thailandesi di nuovi attacchi nelle ultime ore. "Il 13 dicembre le forze thailandesi hanno usato due F16 per sganciare sette bombe" su diversi obiettivi, hanno tra l'altro denunciato.

La Thailandia ha fatto sapere che "continuerà a condurre azioni militari fin quando non riterremo non ci siano più danni e minacce per il nostro territorio e la nostra popolazione", come ha scritto su Facebook il premier Anutin Charnviraku, che ha sciolto il Parlamento aprendo la strada a elezioni anticipate passati tre mesi da quando è arrivato al potere sostituendo Paetongtarn Shinawatra dopo la destituzione.

Per l'ultima escalation si contano, in entrambi i Paesi, almeno 21 morti e 700.000 sfollati, riporta la Bbc. Nelle scorse ore su Truth Trump aveva riferito di un colloquio con i premier di Thailandia e Cambogia, aggiungendo che "hanno concordato di cessare tutti gli scontri a fuoco a partire da questa sera" e di "tornare all'accordo di pace originario firmato con me, con l'aiuto del grande primo ministro della Malaysia, Anwar Ibrahim".

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