"Lettera oscena di Trump a Epstein", tycoon farà causa al Wall Street Journal

Il presidente Usa ha chiesto al procuratore generale Pam Bondi di divulgare i file sul caso: "Questa truffa deve finire ora"

Il deputato dem Jared Moskowitz mostra in aula la foto di Donald Trump e Jeffrey Epstein - Fotogramma /Ipa
Il deputato dem Jared Moskowitz mostra in aula la foto di Donald Trump e Jeffrey Epstein - Fotogramma /Ipa
18 luglio 2025 | 07.27
LETTURA: 2 minuti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di citare in giudizio il Wall Street Journal dopo la pubblicazione di un articolo su una presunta lettera dai contenuti volgari da lui scritta al defunto finanziere Jeffrey Epstein, contenente un disegno di una donna nuda. '

'Non ho mai disegnato in vita mia. Non ho mai disegnato l'immagine di una donna. Non è il mio linguaggio, non sono le mie parole'', ha commentato Trump, che "farà causa al Wall Street Journal, a NewsCorp e al signor Murdoch a breve", si legge su Truth social.

La lettera e il disegno

L'articolo del Wall Street Journal afferma che la lettera indirizzata a Epstein e firmata da Trump faceva parte di una raccolta di messaggi per il 50esimo compleanno del finanziere nel 2003. Il quotidiano afferma di aver esaminato la lettera, ma di non averne pubblicato un'immagine.

Secondo la testata il disegno, raffigurante il seno di una donna e la firma 'Donald' al posto dei peli pubici, circondava diverse righe di testo dattiloscritto e si concludeva con la frase: "Buon compleanno, e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto".

Trump chiede divulgazione dei file su Epstein

Trump ha quindi chiesto al procuratore generale, Pam Bondi, di pubblicare una serie di documenti relativi all'indagine sul defunto finanziere.

"In base all'assurda quantità di pubblicità data a Jeffrey Epstein - ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social - ho chiesto al procuratore generale Pam Bondi di produrre ogni testimonianza pertinente alla giuria, previa approvazione della Corte". In questo modo, sostiene il presidente, si porrebbe fine alla controversia sul fatto che la sua amministrazione sia tornata sulla parola data per pubblicare tutti i file.

"Questa truffa, perpetrata dai Democratici, dovrebbe finire, subito!" ha poi aggiunto Trump. Due minuti dopo la pubblicazione del post di Trump, il procuratore generale Bondi ha risposto su X con il commento: "Presidente Trump, siamo pronti a chiedere alla corte domani di desecretare le trascrizioni della giuria".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza