No alla barba, capelli corti e niente pancia: l'identikit del soldato di Trump

Hegseth, numero 1 del Pentagono, arringa i generali: "Farsi la barba, tagliarsi i capelli, rimettersi in forma, aggiustarsi la divisa e arrivare puntuali al lavoro"

Trump e Hegseth
Trump e Hegseth
30 settembre 2025 | 23.22
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Capelli corti, barba in ordine, niente pancia. Così dovrebbe essere il prototipo del soldato - e in particolare del generale - degli Stati Uniti. A tracciare l'identikit del militare ideale è il segretario alla Guerra, Pete Hegseth, che arringa centinaia di alti ufficiali a Quantico, in Virginia.

Il segretario parla prima dell'intervento fiume del presidente Donald Trump che 'intrattiene' la platea per oltre un'ora: "Abbiamo persone fantastiche. Abbiamo veri guerrieri. E quando non sono bravi, quando non li consideriamo i nostri guerrieri, sapete cosa succede? Diciamo sei licenziato. Vattene. Ne abbiamo avuti di davvero pessimi", l'esordio del presidente nel discorso lunghissimo.

Prima, con uno speech più sintetico, tocca a Hegseth, che affronta anche questioni estetiche. "Dire a qualcuno di farsi la barba, tagliarsi i capelli, rimettersi in forma e aggiustarsi la divisa e arrivare puntuale al lavoro, questa è la discriminazione che vogliamo", dice il segretario presentando la sua visione "dell'etica dei guerrieri" che sta riportando al Pentagono, fatta di divieti di capelli e barbe lunghe, guerra ai militari e generali definiti senza esitazione "grassi". Soprattutto, serve la "liberazione" dalla cultura delle pari opportunità e di lotta alla discriminazione di razza e genere.

!Non abbiamo più la politica di 'camminare sulle uova', noi stiamo liberando i comandanti e i sotto ufficiali, vi stiamo liberando - dice - stiamo facendo lo stesso con il ruolo dell'ispettore generale che è stato usato come un'arma. Lo stiamo facendo con le politiche di pari opportunità".

"Ovviamente, essere razzista è illegale nel nostro esercito dal 1948, e lo stesso va per le violenza sessuale, sono entrambi sbagliati e illegali" ,afferma il capo del Pentagono, sottolineando però "basta denunce inutili, anonime, ripetute, basta infangare le reputazioni, rovinare le carriere".

"Sì alle donne se sono all'altezza"

E delle donne nelle forze armate, Hegseth, che in passato si era scagliato contro la loro presenza in formazioni da combattimento, dice: "Non si vuole impedire alle donne di servire, le nostre donne militari sono le migliori del mondo, ma quando si tratta di qualsiasi incarico che richieda forza fisica in combattimento, gli standard devono essere alti e uguali per tutti, a prescindere dal genere. Se le donne ci riescono, eccellente. Se invece no, allora significa che nessuna donna si qualifica per un ruolo da combattimento".

"Basta barbe, capelli lunghi, taglieremo i vostri capelli, raseremo le vostre barbe per aderire i nostri standard", è un altro diktat lanciato da Hegseth. "Non abbiamo un esercito pieno di pagani nordici, ma sfortunatamente, abbiamo dei leader che si rifiutano di mettere fine alle assurdità e applicare gli standard- continua l'ex conduttore di Foxnews a cui Trump ha affidato l'esercito più potente del mondo, usando un termine volgare, bs abbreviazione di bullshit, per indicare le assurdità - o leader che non credono di poter applicare gli standard".

L'attacco ai militari grassi

Se qualche militare vuole la barba "vada nelle forze speciali", dice ancora il capo del Pentagono che si è poi scaglia contro i "militari grassi". "Francamente è stancante vedere formazioni di combattimento, o veramente qualsiasi formazione, con militari grassi - afferma - ed allo stesso modo è completamente inaccettabile vedere generali e ammiragli grassi nei corridoi del Pentagono. E' brutto da vedersi".

Hegseth conclude il suo discorso, incentrato quindi sulla condanna alle ideologie 'woke', ispirate da "tizi vestiti da donna", che avrebbero indebolito l'esercito Usa: chi tra i vertici militari non appoggia la sua visione e la sua ristrutturazione fa meglio a dimettersi. "Se le parole che ho pronunciato oggi non vi piacciono, allora dovreste fare la cosa onorevole e dimettervi".

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