Ucraina, blogger militari russi criticano vertice Alaska: "A casa del diavolo un'umiliazione"

Ucraina, blogger militari russi criticano vertice Alaska:
18 agosto 2025 | 18.56
LETTURA: 3 minuti

Smentisce chi continua a sostenere che il vertice in Alaska con Donald Trump è stato un successo per Vladimir Putin la reazione dei blogger militari russi all'esito dell'incontro e il loro malcelato disagio per un accordo sull'Ucraina al ribasso sulle aspettative, loro e dei milioni di follower che seguono sui loro account su Telegram gli aggiornamenti, non ufficiali, frutto di testimonianze dirette dal fronte, sull'andamento dei combattimenti. E la mancanza di entusiasmo per la possibilità di una pace, o quantomeno di un congelamento dei combattimenti, è speculare al timore che anche le loro voci, fino a ora al sicuro, contrariamente a quelle di chiunque altro in Russia dall'inizio della guerra, inizino a essere perseguite.

"Quello che fa davvero male è che tutti i ragazzi che sono morti sul campo di battaglia non possano vedere i volti felici dei nostri politici in Alaska o apprendere che gli Stati Uniti non sembrano più essere il nostro nemico giurato, che vuole la nostra morte, ma piuttosto un nostro amico con cui è necessario fare la pace. Non possono essere riportati a casa", si legge su Call Sign OSETIN.

Non solo non si deve procedere allo scambio di territori, ma neanche congelare la linea del fronte, riassume Ivan Filippov, analista dell'ecosistema Z, in una intervista a Moscow Times.

Ha generato sconcerto anche l'approvazione, da parte del Cremlino, della scelta, da parte degli americani, dell'Alaska: "Difficile immaginare una umiliazione più grande. Non in territorio neutrale, ma negli Stati Uniti, e non a Washington ma a casa del diavolo, dove vivono orsi e 'redneck' (zotici, ndr). Un luogo che era nostro un tempo e che abbiamo svenduto per poche lire e su cui ci sentiamo ancora incerti", ha scritto Aleksei Larkin, denunciando che Trump costringerà la Russia a porre fine alla guerra o altrimenti ne descriverà la leadership come non disponibile al negoziato.

Un cessate il fuoco prematuro o uno scambio di territori "tradisce gli interessi russi". "In cambio del Donetsk un Putin senza vergogna sembra pronto a cedere posizioni nel Sumy e nel Kharkiv, la centrale nucleare di Zapoorizhzhia, la penisola di Kinburn (sul Dnipro, ndr), e anche Nova Kakhova (nel Kherson, ndr). Questo è il motivo per cui Trump considera questa proposta molto favorevole per gli ucraini", ha denunciato Aleks Parker, sottolineando che i media ufficiali hanno già cominciato a cambiare la loro narrativa per preparare il pubblico per la fine della guerra.

Verum Regnum spiega che uno scambio di territori renderebbe priva di senso la Costituzione russa (dove è stata iscritta l'annessione di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, ndr). "Ci auguriamo che questo non accada per nessuna circostanza", ha scritto.

"Sembra che stiamo parlando di congelare il conflitto lungo l'attuale linea del fronte. Il Presidente americano ha esercitato pressioni sulla nostra leadership: se volete continuare a combattere, precipiterete in una crisi economica, sociale e politica", ha commentato sprezzante Maksim Kalashnikov, accusando le forze militari di aver mostrato debolezza, e non in grado di avanzare in modo significativo.

La condanna di Igor Girkin, noto come 'Strelkov', ex comandante delle forze separatiste nel Donbass nel 2014, incarcerato per le sue critiche allo sforzo bellico, la ricordano tutti. Il blogger Trinadtsatiy (il tradicesimo), ex soldato al fronte ucraino, si è disconnesso dopo che lo scorso 5 agosto "uomini armati" erano andati a cercarlo. "Tutte le persone che non si adattano saranno colpite da purghe. Il Cremlino non ha paura dei liberali ma di chi ha armi in mano e una audience patriottica", ha scritto l'ex commissario di polizia diventato blogger, Kirill Kichur, ignorando la chiusura di tutti i media indipendenti e le condanne a diversi anni di carcere, anche solo per un post contro la guerra, che continuano a essere pronunciate dall'inizio dell'operazione militare speciale.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza