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Von der Leyen avverte: "Europa in pericolo". Zelensky a Bruxelles: "Sentiamo di non essere soli"

Il sostegno a Kiev e la difesa comune europea i due temi cardine al centro del Consiglio europeo convocato per oggi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a fianco di Ursula von der Leyen e Antonio Costa - (Afp)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a fianco di Ursula von der Leyen e Antonio Costa - (Afp)
06 marzo 2025 | 13.09
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L'Europa è in pericolo e deve essere in grado di difendersi. Questo l'avvertimento lanciato oggi dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen poco prima del vertice straordinario del Consiglio europeo dedicato alla difesa europea e alla guerra in Ucraina.

Accogliendo all'Europa Building il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme al presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, von der Leyen sottolinea che "questo è un momento di svolta per l’Europa e l’Ucraina come parte della nostra famiglia europea. È anche un momento spartiacque per l'Ucraina. L’Europa si trova di fronte a un pericolo chiaro e attuale, quindi deve essere in grado di proteggersi, di difendersi, così come dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione di proteggersi e di spingere per una pace duratura e giusta".

"Vogliamo una forza pacifica - aggiunge - è per questo motivo che presento oggi ai leader il piano ReArmEu, che prevede fino a 800 miliardi di euro per investimenti nella difesa. Offre agli Stati membri uno spazio fiscale per investire nella difesa, la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di acquisire capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina".

Quindi, prosegue, "è a vantaggio del riarmo dell’Unione Europea, ma anche dell’Ucraina nella sua lotta esistenziale, per la sua sovranità e integrità territoriale. Quindi oggi, Volodymyr, grazie per essere venuto. È un momento molto importante, per dimostrare che staremo al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario", conclude.

Zelensky a Bruxelles: "Sentiamo di non essere soli"

"Voglio ringraziare tutti i leader europei per il forte sostegno" dato all'Ucraina "dall'inizio della guerra. In tutto questo periodo, nelle ultime settimane siete stati con noi e lo apprezziamo molto. Sentiamo che non siamo soli: non sono solo parole, è molto importante", ha detto dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando a fianco di von der Leyen e Costa che ha sottolineato come il presidente ucraino sia "sempre il benvenuto a Bruxelles".

Tusk: "Ue deve vincere corsa riarmo, Russia perderà come Urss"

"Non c'è dubbio che la guerra in Ucraina, il nuovo approccio dell'amministrazione americana verso l'Europa e, soprattutto, la corsa agli armamenti iniziata dalla Russia, che deve essere chiara per tutti, ci pongano di fronte a sfide completamente nuove. L’Europa deve accettare questa sfida, questa corsa agli armamenti. E deve vincerla", afferma il primo ministro polacco, Donald Tusk, dicendosi "convinto che la Russia perderà questa corsa agli armamenti, così come l’Unione Sovietica perse una simile sfida 40 anni fa".

Tusk sottolinea che il riarmo è anche "l'unico modo per evitare un conflitto su larga scala. Non si tratta solo di fondi europei". Il piano proposto dalla Commissione europeo e le mosse della Banca europea per gli investimenti "rappresentano solo il primo passo, ma è un passo fondamentale, perché le parole finalmente si trasformano in azioni", aggiunge il premier della Polonia, che detiene la presidenza di turno dell'Ue.

"Naturalmente questo non esime gli Stati membri dal dover aumentare il proprio budget per la difesa, come sta facendo la Polonia. Ma, come ho detto, oggi l'Europa è pronta a intraprendere questa strada per la sicurezza, e lo è nel senso che riusciremo a riarmarci più rapidamente, con maggiore intelligenza ed efficienza rispetto alla Russia. Non è solo una condizione necessaria per essere sicuri, è qualcosa che sta realmente accadendo sotto i nostri occhi", continua. "Non c'è spazio per un facile ottimismo, la situazione è ovviamente molto complicata e difficile, ma sono convinto che questo sia il momento di svolta in cui l'Europa ha capito la responsabilità che ha sulle proprie spalle".

Premier Lettonia: "ReArmEu solo primo passo"

Per la premier lettone Evika Silina, il piano ReArmEu presentato da Ursula von der Leyen contiene "buone proposte", ma "vediamo che è solo un passo". Serviranno "ulteriori passi avanti". "Mi aspetto oggi - continua - azioni rapide e decisioni chiare. Sono lieta che la Commissione Europea abbia proposto cinque punti per la spesa per la difesa, perché come Lettonia chiediamo queste decisioni già da molto tempo". Riga, ricorda, sostiene l’Ucraina con somme pari allo "0,25% del Pil".

Quindi, aggiunge Silina, "è molto importante per noi poter agire come Europa unita e potenziare la nostra industria militare, inviare un segnale forte alla nostra industria militare. E' molto importante che l’Europa possa aumentare la spesa per la difesa". Per i Paesi europei spendere per la difesa una somma pari al 2% del Pil è "il minimo, perché noi lettoni spendiamo il 2,45%. Forse la situazione non è la stessa per tutti gli Stati europei, ma abbiamo bisogno di maggiore flessibilità" per le spese nella difesa, conclude.

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