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Gaza, Israele dirotta nave Flotilla con a bordo Greta Thunberg

L'attivista: "Siamo stati intercettati e rapiti in acque internazionali". Katz ordina alle Idf di far vedere filmato 7/10 agli attivisti. Hamas: "Sequestro nave Madleen è terrorismo di Stato"

Il veliero della Freedom Flotilla Coalition con a bordo Greta Thunberg
Il veliero della Freedom Flotilla Coalition con a bordo Greta Thunberg
09 giugno 2025 | 08.23
LETTURA: 4 minuti

La nave Madleen, il veliero della Freedom Flotilla Coalition adibito al trasporto di aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza con a bordo Greta Thunberg e altri attivisti, è stata intercettata e dirottata verso il porto di Ashdod, città costiera meridionale israeliana, con i passeggeri pronti a tornare alle loro case. Lo ha confermato il ministero degli Esteri israeliano, sottolineando che tutti i passeggeri sono sani e salvi.

"Si prevede che i passeggeri dello 'yacht da selfie' delle 'celebrità' facciano ritorno ai loro Paesi d'origine", ha scritto il ministero degli Affari Esteri israeliano sui social media. Dove è stata aggiunta la precisazione: "La piccola quantità di aiuti che si trovava sullo yacht e non è stata consumata dalle 'celebrities' verrà trasferita a Gaza attraverso canali umanitari reali". Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha inoltre ordinato alle Idf di trasmettere il filmato del 7 ottobre per gli attivisti della nave. "È giusto che l'antisemita Greta Thunberg e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente cos'è l'organizzazione terroristica Hamas, quella che sono venuti a sostenere e per conto della quale agiscono, e le atrocità che ha commesso contro donne, anziani e bambini, e contro cui Israele sta lottando per difendersi", ha affermato in una dichiarazione.

Una volta arrivati ad Ashdod, gli attivisti saranno scortati in prigione a bordo di veicoli con i vetri oscurati per ridurre al minimo l'attenzione del pubblico, riportano i media israeliani. Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha ordinato alle autorità carcerarie di preparare celle separate per gli attivisti nella prigione di Givon, a Ramla, dove saranno trattenuti prima di essere espulsi, scrive Israel Hayom.

Secondo il rapporto, Ben-Gvir ha anche ordinato ai funzionari della prigione di vietare agli attivisti di possedere simboli pro-palestinesi durante la loro detenzione e di negare loro l'accesso a dispositivi elettronici come televisori e radio nelle loro celle.

Gli attivisti: "Siamo stati attaccati"

La Freedom Flotilla Coalition, organizzazione promotrice dell'iniziativa, ha contestato la versione israeliana, accusando le autorità di "sequestro di persona" e sostenendo che la nave è stata "attaccata in acque internazionali", con le forze israeliane che avrebbero spruzzato una "sostanza irritante bianca" prima di salire "illegalmente" a bordo. La Coalizione ha inoltre segnalato la presenza di droni intorno alla Madleen, e l'attivazione degli allarmi e la preparazione dei giubbotti di salvataggio. Greta Thunberg, in un video preregistrato condiviso dalla Freedom Flotilla Coalition, ha dichiarato: "Se vedete questo video, siamo stati intercettati e rapiti in acque internazionali".

La Madleen, partita dall'Italia il 1° giugno, aveva lo scopo di evidenziare la grave crisi alimentare a Gaza, definita dalle Nazioni Unite "il luogo più affamato del mondo".

La Freedom Flotilla Coalition ha poi chiesto alla comunità internazionale di esercitare pressioni su Israele. "Sono passate 15 ore da quando abbiamo visto o sentito i nostri amici e colleghi. Non ci è stato consentito alcun contatto", ha dichiarato il gruppo in una nota, sottolineando che la "Madleen" trasportava sei volontari francesi, un olandese, un turco, una svedese, un brasiliano, una tedesca e uno spagnolo.

"Dobbiamo continuare a fare pressione sugli stati affinché fermino Israele. Ecco perché siamo qui, ora, in questo momento, per Gaza, per la Palestina", dice l'appello, accompagnato dalle fotografie delle dodici persone a bordo della Madleen, che - afferma - esortano i cittadini dei sette paesi di origine a rivolgersi alle proprie ambasciate in Israele per chiedere il rilascio degli attivisti.

Hamas: "Sequestro nave Madleen è terrorismo di Stato"

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna il sequestro da parte di Israele della nave bollandolo come "terrorismo di Stato organizzato". "Rendiamo omaggio ai coraggiosi attivisti di varie nazionalità che hanno resistito con fermezza alle minacce e hanno ribadito che Gaza non è sola", si legge nel comunicato.

Hamas ha affermato che la Madleen e altri convogli umanitari diretti a Gaza provenienti da Algeria, Tunisia e Giordania sono una "testimonianza vivente del fallimento" della "macchina propagandistica" di Israele. Ha inoltre chiesto il rilascio degli attivisti e che le Nazioni Unite condannassero il sequestro. "Il sequestro della Madleen non metterà a tacere la voce di chi è libero, né fermerà la crescente solidarietà globale con Gaza", ha affermato Hamas.

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