Bayram, la generazione cosmica debutta al Maxxi

80 ospiti, tre sale e un giorno intero di dialoghi tra scienza, spiritualità e tecnologia. Lo racconta all'Adnkronos l'organizzatore Sebastiano Caputo

Bayram, la generazione cosmica debutta al Maxxi
18 settembre 2025 | 14.31
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Roma chiama il futuro. Con Bayram – Il tempo della cosmopolitica, il Maxxi diventa per un giorno un “iperluogo” tra scienziati, filosofi, teologi, giornalisti, imprenditori e artisti. Per “La generazione cosmica” ci saranno circa 80 ospiti distribuiti in tre sale, “22 ore consecutive” di contenuti, il 4 ottobre 2025 dalle 10 alle 21.

“Questa prima edizione vuole essere un’edizione manifesto, ma senza produrre alcun manifesto”, spiega all’Adnkronos l’ideatore e direttore artistico, Sebastiano Caputo. “L’idea è lanciare il concetto Bayram e creare una piattaforma culturale generazionale interdisciplinare, capace di far dialogare tante anime e background diversi”.

Bayram in turco significa festa o celebrazione e rimanda, in italiano, alla radice di “bailamme”, cioè movimento e fermento creativo. Il riferimento al “kosmos” greco introduce l’altra faccia: ordine e armonia contrapposti al caos. L’evento mette insieme queste due tensioni - energia e struttura - per diventare una piattaforma di dialogo e passaggio generazionale delle idee.

Sul palco e nelle sale, i temi corrono dal “sottosuolo” al “mondo celeste”: cybersicurezza e monete digitali da una parte, astrofisica e teologia dall’altra, in un intreccio che cerca ponti tra fisici e matematici, teologi e scrittori. “Vogliamo unire due mondi che sembrano lontanissimi, ma in realtà sono comunicanti: il sottosuolo della politica, della finanza e del cyber, e l’ultraceleste, teologico e spaziale”, aggiunge Caputo.

Il format: tre sale, tanti linguaggi

All’Auditorium del Maxxi saranno “Viaggi nel futuro”, con monologhi e una grande intervista finale. Tra gli appuntamenti: “Un vecchio e un nuovo patto generazionale” con Luca Josi, Guido Maria Brera, Antonio Funiciello, Barbara Alberti, Guidalberto Bormolini e Alessandro Tommasi. Josi nel 2007 lanciò il "suo" patto generazionale all'Ara Pacis,: ogni firmatario si impegnava, raggiunti i 60 anni, "a lasciare o non accettare un ruolo di leadership (cariche primarie della politica e dell’economia) continuando a offrire il suo impegno nei ruoli di vice, di numero due, di saggio, di consulente o di qualsiasi altra posizione che consenta alla società di avvantaggiarsi e non disperdere la sua esperienza". Da segnalare, tra le firme, quella di Giorgia Meloni, all'epoca trentenne, oggi 48enne.

Nella "generazione cosmica” troviamo, tra gli altri, Dario Fabbri, Gianni Cuozzo, Paolo Barletta, Luigi Maria Epicoco, Edwige Pezzulli, Benedetto Levi ed Ernesto Fustenberg Fassio; quindi “Un mondo lontanissimo” con l'astronauta Roberto Vittori, Bruno Frattasi, Manuela Cacciamani, Chantal Delsol, Francesca Cipollini e Corrado Giustozzi; chiusura con il Cardinale José Tolentino de Mendonça, intervistato da Fabrizia Sabbatini e Guglielmo Gallone, tra i più giovani sul palco, giornalista dell''Osservatore Romano' classe 1999. "C'è anche Ranpo Fahrenheit, nato nel 2001 e animatore del collettivo "Blast!", indica Caputo.

In Sala Carlo Scarpa i “Dialoghi sul futuro”: dal giornalismo (“Passato prossimo dell’infosfera”, con Riccardo Haupt, Alice Mentana, Giulio Gambino, Giorgio Rutelli, Marco Scioli, Antonio Rapisarda) alla “civiltà degli algoritmi” con i rappresentanti delle principali piattaforme, fino alla “via italiana all’Ai” e al progetto artistico-musicale “Le macchine non possono pregare” di Anastasio.

La Sala Graziella Lonardo Bontempo sarà dedicata a “Leggere il futuro”, con una selezione di novità editoriali: da “Il mondo che verrà. Gli italiani e il futuro 1851-1945” di Lorenzo Benadusi a “Sono libero, o non sono” di Riccardo Manzotti, fino a “La gaia incoscienza” di Guerino Nuccio Bovalino, “L’impero delle ombre” di Lorenzo Castellani e Gilles Gressani, “Geopolitica dell’intelligenza artificiale: da Jensen Huang a Wang Huning” di Alessandro Aresu e “Rapsodia marziana” di Silvia Kuna Ballero.

“Una generazione che si conta”: under 42 in maggioranza

“La partecipazione degli ospiti è già un segno: circa il 65% ha meno di 42 anni”, sottolinea Caputo. “Vogliamo dare un appuntamento a una generazione, per contarsi e mettersi insieme, senza pregiudizi e senza giovanilismi. Il restante 35% è over 42: allievi e maestri, perché la trasmissione di esperienza e conoscenza è fondamentale”.

Sponsor, partner e istituzioni

L’iniziativa è del Gruppo Editoriale Magog in collaborazione con Dissipatio, entrambe creature di Caputo, con il patrocinio di Mic, Regione Lazio, Comune di Roma, Acn e Esa, e con il sostegno di sponsor come Enel, Ifis Art, Iliad, Intesa Sanpaolo e Poste Italiane.

Come partecipare

La partecipazione è gratuita, ma bisogna registrarsi su Eventbrite; all’ingresso sarà richiesto il ticket. Il programma completo, e i link per iscriversi, si trovano sul sito di Bayram: https://bayramcosmopolitica.it/

“Stiamo riadattando le sale perché abbiamo già molti iscritti e alcuni eventi sono già sold-out. L’obiettivo è creare un appuntamento imprescindibile, nazionale, in cui si sappia che in quel luogo, in quel tempo e in quello spazio succede qualcosa”, conclude Caputo. “È un esperimento, ma contiamo che da qui nasca una piattaforma che vada oltre l’appuntamento annuale”.

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