
Giorgia Meloni resta impegnata a fare da pontiere tra Usa e Ue dopo le recenti tensioni sul dossier ucraino. Sabato 22 febbraio, il Presidente del Consiglio è intervenuto al Conservative Political Action Conference, abbreviato in CPAC, la conferenza politica annuale a cui partecipano attivisti conservatori e politici da tutti gli Stati Uniti e dal mondo. "La propaganda diceva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia. Invece l'Italia sta meglio: occupazione record, l'economia cresce, il flusso degli immigrati si è ridotto del 60%. Stiamo facendo aumentare le libertà in tutti quanti gli aspetti della vita del paese", ha detto la presidente del Consiglio in un videomessaggio. Poi ha ricordato come "i nostri avversari sperano che Trump si allontani" dall'Europa. Non succederà, promette Meloni: "Io lo conosco, è forte e efficace, scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana, persa, io vi dico che non è così. Con la vittoria di Trump l'irritazione della sinistra è diventata isteria". Sul palco poi è arrivato lo stesso Trump: "Ci siamo ripresi il Paese e probabilmente stiamo facendo qualcosa di buono perché i sondaggi sono alle stelle. Stiamo mantenendo le nostre promesse: diventeremo sempre più grandi. Noi conservatori siamo il partito del buon senso". Meloni ha ringraziato i conservatori americani del Cpac "perché non avete mai smesso di lottare anche nei momenti più difficili", creando "una rete globale che dà voce a milioni di persone che non potevano parlare". Il Cpac, ha aggiunto, "ha capito prima ancora di tanti altri che la battaglia politica per i valori di noi conservatori non si combatte solo negli Stati Uniti è battaglia del mondo occidentale". La premier dice di credere "ancora nel mondo occidentale", non solo nei confini geografici ma "come civiltà". Un passaggio dell'intervento di Meloni si è concentrato sulla guerra in Ucraina. Il popolo di Kiev, ha detto la premier, è "un popolo orgoglioso, che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale: bisogna andare avanti per costruire una pace giusta e duratura". Pace, ha precisato, "che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con leadership forti". Con Donald Trump alla Casa Bianca, ha aggiunto, "non vedremo mai più il disastro visto in Afghanistan". Sono però controverse le dichiarazioni di Trump che sono seguite poco dopo a quelle di Meloni. "Ho parlato con Putin e Zelensky" sulla guerra, "e sto cercando di riprendere i nostri soldi indietro. L'Europa ha dato 100 miliardi all'Ucraina sotto forma di prestito. Noi abbiamo messo 300 miliardi. Chiediamo quindi le terre rare e il petrolio e qualsiasi altra cosa", ha detto. Toccato anche lo spinoso tema dei dazi annunciati da Trump sulle merci estere, Ue (e quindi Italia) inclusa. "Ognuno difenderà i propri interessi, preservando la nostra amicizia. Non abbiamo bisogno di sottolineare quanto siano interconnesse le nostre economie e quanto gli imprevedibili risultati di uno scontro commerciale farebbero il gioco di altre grandi potenze", ha sottolineato la presidente del Consiglio.
Il link per vedere l’intervento integrale: Giorgia Meloni al CPAC 2025