Ilaria Salis, Commissione del Parlamento Ue rigetta revoca immunità per un voto. L'europarlamentare: "Ho fiducia nella plenaria"

Salis: "Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán". Portavoce del primo ministro ungherese: "Criminale pericolosa, merita il carcere". Salvini: "Chi sbaglia, non paga"

Ilaria Salis (Ipa)
Ilaria Salis (Ipa)
23 settembre 2025 | 10.52
LETTURA: 4 minuti

La Commissione per gli Affari giuridici del Parlamento europeo ha votato contro la revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis. Stando a fonti parlamentari, il Partito popolare europeo (Ppe) ha votato diviso. Ora starà alla plenaria di ottobre confermare il verdetto.

Una fonte interna al Ppe conferma che 13 membri della Commissione Juri contro 12 hanno votato per confermare l'immunità. Lo scrutinio era segreto, ma il voto definitivo sulla raccomandazione a favore del mantenimento dell'immunità, il prodotto del voto odierno, avverrà per alzata di mano all'Eurocamera, probabilmente martedì 7 ottobre, a meno che almeno un quinto degli eurodeputati decida di renderlo segreto.

Stando a quanto si apprende, il relatore della richiesta, l'eurodeputato spagnolo del Ppe Adrián Vázquez Lázar, aveva raccomandato di votare a favore della revoca dell'immunità. La linea generale del gruppo in merito alle questioni di immunità è che andrebbe sempre revocata, tranne nel caso in cui i singoli eurodeputati, secondo la loro sensibilità, non ravvisino l'esistenza di una chiara persecuzione a mezzo giustizia e decidano di votare di conseguenza, spiega la fonte interna al gruppo, ricordando che oggi al voto in Commissione Juri non erano presenti eurodeputati italiani del Ppe.

Salis: "Immunità mi protegge da persecuzione politica del regime di Orban"

"Oggi la Commissione Juri ha deciso di difendere la mia immunità e l’indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo", scrive sui social Ilaria Salis.

"Ho piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche. Ribadisco: difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza".

Legali Salis: "Primo passo, Ungheria non garantisce processo giusto"

La Commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare”, commenta Mauro Straini, legale di Ilaria Salis.

“Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello stato di diritto. Non può essere garantito in un caso così politico, dove ci sono pressioni da parte del governo, un processo equo in Ungheria”, aggiunge l’altro difensore, il legale Eugenio Losco. “Sono questioni fondamentali ed è giusto che la Commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall’assemblea plenaria il 7 ottobre", prosegue.

“Ilaria Salis ha chiesto un processo equo e per alcune questioni non poteva svolgersi in Ungheria”, conclude l’avvocato Losco. E il collega Straini ricorda che “la Germania sta giudicando i cittadini tedeschi imputati nei fatti di Budapest, mi chiedo cosa impedisca all’Italia di portare qui un processo a una cittadina italiana”.

Portavoce Orban: "Criminale pericolosa, merita il carcere"

Ma l'Ungheria torna all'attacco. "Noi non dimenticheremo e non ci arrenderemo. Ilaria Salis è una criminale pericolosa che merita di stare in carcere", dichiara su X Zoltan Kovacs, portavoce di Orbán.

"È incomprensibile e scandaloso che il Parlamento europeo legittimi il terrorismo di estrema sinistra", prosegue Kovacs, sottolineando che "Ilaria Salis e i suoi compagni si sono recati in Ungheria con l'obiettivo premeditato di picchiare a caso le persone per strada, puramente per convinzione politica. Questa non è una questione politica, ma terrorismo".

"Eppure i compagni di Bruxelles stanno facendo di tutto per farla sfuggire alle sue responsabilità - insiste il portavoce di Orbán - Difendendo la sua immunità, non solo stanno giustificando una criminale, ma di fatto stanno dando rifugio a una terrorista nazionale".

Le reazioni

Immediate le reazioni. "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga", scrive Matteo Salvini sui social.

Mentre per la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, quella della commissione Juri del Parlamento Ue è "una decisione auspicata e importante, in difesa dello stato di diritto e del giusto processo".

"Ringraziamo i parlamentari della commissione Juri del Parlamento Europeo che hanno bocciato la revoca della richiesta dell’immunità per Ilaria Salis", affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs. "Ilaria ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di volere un giusto processo che non può essere garantito in Ungheria dove Orbán ha già scritto la sentenza di condanna come dimostra il post del suo portavoce che ha mandato a Ilaria le coordinate del carcere in Ungheria. Per noi quella di Ilaria è stata ed è una battaglia per lo stato di diritto e la democrazia in Europa".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza