"Mai legami con la mafia per Berlusconi e Dell'Utri", la sentenza della Cassazione

Tajani: "Chiarito definitivamente ciò che era ovvio per tutti". Barelli: "Spazzati via ombre e fango". Gasparri: "Smentite ricostruzioni fantasiose e strumentali"

Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri - Fotogramma
Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri - Fotogramma
22 ottobre 2025 | 14.05
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La Corte di Cassazione ha escluso qualsiasi legame tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cosa nostra. Con la sentenza, la cui notizia era stata anticipata ieri dal Foglio, i giudici supremi hanno "definitivamente chiarito ciò che era ovvio per noi e per tutti gli italiani in buona fede: non è mai esistito alcun legame tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa nostra. Per anni abbiamo assistito ad un accanimento giudiziario nei confronti del presidente Berlusconi, strumentalizzato cinicamente da molti avversari politici per sconfiggere attraverso la magistratura il leader scelto da milioni di italiani. Oggi si cancellano anni di menzogne e calunnie, mettiamo la parola fine a una storia vergognosa e rendiamo giustizia alla memoria di un grande italiano", il commento del vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani.

La sentenza "spazza via una volta per tutte il fango e le ombre infamanti che per anni sono stati gettati sulla figura di un grande leader, Silvio Berlusconi, per essere utilizzati come una clava dagli avversari politici. Rimane l’amarezza per una verità che arriva tardivamente, ma che comunque emerge oggi in tutta la sua chiarezza. Per quanto ci riguarda, per noi è sempre stata tale, le parole in una nota di Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.

E ancora il senatore il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Leggo sul quotidiano 'Il Foglio' che una recente sentenza della Corte di Cassazione ha escluso ogni legame tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cosa nostra. Si tratta di una pronuncia netta, che conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto e ribadito da anni, dentro e fuori il parlamento".

"La decisione della Suprema Corte smentisce ricostruzioni fantasiose e strumentali che per troppo tempo hanno alimentato una narrazione faziosa, costruita ad arte per gettare discredito su Forza Italia e sul suo fondatore. Questa sentenza toglie ogni alibi a chi, quotidianamente, utilizza queste tesi assurde come arma di propaganda politica, giornalistica e giudiziaria", conclude.

Per la ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, "la Cassazione chiude trent’anni di mistificazioni, congetture e attacchi strumentali: Silvio Berlusconi non ha mai avuto legami con Cosa Nostra, l’ha sempre combattuta con provvedimenti esemplari da premier e da uomo delle istituzioni. Oggi la Suprema Corte ristabilisce ciò che tutti noi già sapevamo: l’estraneità di Berlusconi a ogni contaminazione con la mafia. Finalmente è emersa , pur tardivamente, la verità".

"La Corte di Cassazione demolisce quell’insopportabile teorema mediatico-giudiziario costruito intorno alla figura di Silvio Berlusconi e che per un trentennio ha inquinato il nostro confronto pubblico. Berlusconi la mafia l’ha soltanto combattuta, da leader di governo, attraverso leggi efficaci e l’appoggio al lavoro degli inquirenti per la ricerca e l’arresto dei latitanti". Così Deborah Bergamini, vice segretario nazionale di Forza Italia. "Per decenni, gli inflessibili alfieri del moralismo giudiziario si sono abbeverati e hanno costruito le loro carriere su palesi mistificazioni. Purtroppo, il nostro fondatore non può assistere al definitivo trionfo della verità, ma la grandezza del suo lascito giganteggia sulla meschinità di tanti che scelsero di stare dalla parte sbagliata", conclude.

"Non avevo dubbi, non c'era alcun dubbio; eppure, è stato sperperato denaro pubblico per un altro castello accusatorio rivelatosi totalmente infondato. Berlusconi è stato tormentato in vita da una giustizia ingiusta, si è cercato di infangarlo anche da morto, apice della mala giustizia. Fortunatamente, pur postuma, c'è una giustizia alla fine, grazie alla Corte di Cassazione", le parole in una nota della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti. "Berlusconi è stato un grande italiano e, alla fine, la verità emerge limpida oltre l'odio e le menzogne. Purtroppo, la gogna giudiziaria prosegue a danno di Dell'Utri, con quello che sembra essere l'ennesimo castello di accuse, tanto tardive quanto infamanti", conclude.

“Sono felice per il mio fraterno amico Marcello Dell'Utri. La Cassazione finalmente ha messo la parola fine ad un massacro durato una vita. Provo una gioia immensa . Sono stato uno dei pochi veri amici che ha sempre urlato l'innocenza di Marcello Dell'Utri. Purtroppo Berlusconi non ha potuto vivere questo momento storico”, la dichiarazione in una nota di Amedeo Laboccetta, Presidente di Polo Sud.

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