Poliziotti scortano papà che porta figlia in ospedale. Meloni: "Eroi!"

Il padre era rimasto bloccato nel traffico, mentre la piccola stava avendo una crisi respiratoria

Dal post su Facebook della presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Dal post su Facebook della presidente del Consiglio Giorgia Meloni
26 ottobre 2025 | 18.23
LETTURA: 2 minuti

"Una bimba di 14 mesi rischia di soffocare per una grave crisi respiratoria. Il papà, nel panico, cerca di raggiungere l'ospedale ma resta bloccato nel traffico". E' quanto scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni raccontando quanto accaduto. "È in questo momento che lo notano Jacopo e Gaia, due agenti del commissariato Sant'Ippolito, durante il loro servizio di pattuglia. Capiscono subito la gravità della situazione e, senza perdere un secondo, accendono sirene e lampeggianti e aprono un varco nel traffico scortando l'auto del papà. In meno di tre minuti la bimba è nelle mani dei medici che riescono a liberarle le vie respiratorie. La bimba si salva e i genitori, tra le lacrime, ringraziano Gaia e Jacopo con un abbraccio pieno di gratitudine'. Eroi!".

La vicenda

Una bimba di 14 mesi, colta da una grave crisi respiratoria, è stata salvata ieri grazie all'intervento di due agenti della Polizia di Stato, Jacopo e Gaia, in servizio al Commissariato di Sant’Ippolito a Roma. Lungo via Tiburtina, nel cuore della notte, i due hanno notato una macchina ferma al semaforo, con il clacson che suonava disperatamente e il traffico bloccato. Avvicinandosi, hanno trovato il padre in preda al panico: la sua bambina, sul seggiolino, respirava a fatica e stava perdendo conoscenza. Senza esitazione, Jacopo e Gaia hanno allertato la Sala Operativa e ottenuto l’autorizzazione per l’uso di sirene lampeggianti.

È iniziata così una corsa contro il tempo tra le vie della Capitale: la pattuglia della Polizia di Stato davanti e l’auto del padre subito dietro con le altre macchine che si spostavano per lasciare passare il convoglio. Grazie alla prontezza e alla lucidità dei due agenti, l’auto è arrivata in pochi minuti al Policlinico Umberto I, dove la bambina ha ricevuto immediatamente le cure necessarie. Dopo momenti di grande tensione, finalmente il respiro di Alice è tornato regolare e il padre, con le lacrime agli occhi, ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

Nei giorni successivi, Jacopo e Gaia hanno avuto la gioia di incontrare nuovamente la piccola Alice e i suoi genitori. È stato un momento di profonda emozione: appena la bambina ha rivisto Gaia, ha allungato le braccia verso di lei e si è stretta forte al suo collo, come se avesse riconosciuto il suo angelo custode in divisa e come se sapesse che proprio quelle braccia, poche notti prima, l’avevano guidata verso la salvezza. Quel momento ha emozionato tutti: i genitori con le lacrime agli occhi hanno ringraziato Jacopo e Gaia per aver salvato la vita della piccola e gli agenti, stringendola tra le braccia, hanno rivissuto l’intensità di quella corsa contro il tempo.

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