"La reumatologia vive una sorta di contraddizione: i reumatologi sono concentrati negli ospedali, dove però dovrebbero essere curate solo le malattie più gravi e rare. Viceversa nel territorio ci sono le malattie ematologiche più ad impatto epidemiologico, come l'artrosi, l'osteoporosi, la fibromialgia, ma ci sono pochi reumatologi . Una maggior presenza di reumatologi nel territorio porta a una diagnosi precoce e dunque ad un riferimento precoce ai centri specialistici. Questi ultimi, a loro volta, verrebbero così sgravati da tutta quella mole di pazienti che potrebbero essere seguiti nel territorio, a grande vantaggio dei pazienti e anche dei reumatologi". Lo dice Andrea Doria, presidente Sir - Società italiana di reumatologia e professore di Reumatologia all'università degli studi di Padova, alla conferenza stampa organizzata oggi a Milano per presentare il Congresso Sir 2025, in svolgimento a Rimini dal 26 al 29 novembre.