
La giovane artista si affaccia sulla scena musicale e racconta il suo percorso artistico: "Ho provato con il talent ma ora non lo farei"
Dalla formazione classica al suono elettronico internazionale, passando per l'influenza di Pino Daniele e l'amore per la sua città: Florinda, giovane artista napoletana, si affaccia sulla scena musicale con un contratto con la major Emi Records Italy (Universal Music Italia) e due singoli all'attivo, ‘Ma che vuò’ e ‘Vorrei odiarti’. "Appartengo a una Napoli sognante, romantica, colorata, quella del lungomare e della sua gente vivace. Voglio rappresentare una Napoli diversa dai soliti cliché", racconta Florinda in un'intervista all'Adnkronos dove svela il suo percorso artistico e i suoi progetti futuri.
"Ho sempre amato la musica, e i miei genitori hanno incentivato questa passione fin da piccola. A sei anni sono entrata nel coro di voci bianche del Teatro San Carlo, iniziando con la lirica. Crescendo, mi sono appassionata al pianoforte, e ho iniziato a studiarlo privatamente alle medie. Canto e pianoforte si sono uniti spontaneamente, e ho iniziato a fare cover delle mie pop star preferite, come Christina Aguilera, Alicia Keys e Beyoncé. Dopo il liceo, ho approfondito gli studi al conservatorio, un'esperienza formativa che mi ha permesso di conoscere a fondo i grandi classici. Ma sentivo che mi mancava qualcosa. Volevo scrivere, esprimere la mia musica”.
E così Florinda ha iniziato a scrivere, prima in italiano e poi in napoletano: "È stato un processo graduale. Sono cresciuta con la musica di Pino Daniele, ma all'inizio non mi sentivo pronta a scrivere nella mia lingua". Ma il processo è stato poi naturale: "Molti mi dicono di sentire qualcosa di nuovo, un suono più internazionale, che si fonde con la lingua napoletana. È un connubio che mi piace e che mi rappresenta”, continua Florinda che ha attirato l’attenzione anche del dj di fama mondiale, Adam Port, che ha mostrato il suo apprezzamento sui social. I suoi testi, ancorati alla realtà, trattano esperienze universali: "Quando scrivo, lascio lavorare l'istinto, prendendo spunto dalla vita quotidiana”.
Nonostante il percorso indipendente, Florinda ha anche considerato la strada del talent: “Ho provato con Amici nel 2019 ma ancora non scrivevo e non sapevo bene chi fossi. Cercavo forse un'approvazione esterna, qualcuno che mi 'scoprisse' e mi 'cucisse addosso' un'identità. Oggi non lo farei. Conosco la strada che voglio percorrere, anche se so che a volte sarà più lenta. Un talent è una vetrina enorme, ma provengo da un percorso di studio, ho bisogno dei miei tempi, della serenità di scrivere, di lavorare in studio con i miei produttori”.
Diverso il discorso per Sanremo Giovani: “Mi piacerebbe molto. Non lo considero un talent, ma una vetrina importante per gli artisti emergenti”. Firmare con Emi Records è stato un traguardo enorme per l’artista: “Un sogno. Vengo da internet, dai social. Credo nella legge di attrazione, e ho sempre desiderato firmare con una major". A proposito dei social, Florinda afferma: "Li uso come vetrina, sono fondamentali. Ma per me è importante mostrare che suono, canto, scrivo. L'immagine è importante, ma deve accompagnare la musica".
Per Florinda, la gavetta resta fondamentale anche per chi emerge dal web: “La curiosità e lo studio sono fondamentali. Suonare uno strumento apre la mente, offre infinite possibilità espressive. Al conservatorio mi sentivo limitata, ma quell'esperienza è stata comunque fondamentale per la mia formazione. Incoraggio i giovani artisti a studiare, a conoscere la musica a 360 gradi”. E tra gli artisti della scena napoletana le piacerebbe duettare con Tropico: “Adoro il progetto di Davide Petrella. Mi piace il suo modo di scrivere, le immagini che crea, la sua Napoli sognante e romantica”. Ma le piacciono anche Geolier e La Niña. Intanto, Florinda lavora al suo Ep, previsto per il prossimo anno: "Ci stiamo lavorando. Stiamo scrivendo molto, e non vedo l'ora di far uscire nuovi brani”. di Loredana Errico