L’attrice interpreta Adelina Tattilo, la direttrice della prima rivista erotica italiana, 'Playmen', nella serie nuova Netflix: "È una storia di più di cinquant’anni eppure sembriamo fermi alle stesse dinamiche"
												"A quanto pare il sesso è ancora un tabù, soprattutto se a parlarne sono le donne. Ce lo dimostrano i fatti di cronaca o ciò che viene detto nei programmi televisivi. Quindi, bisogna parlarne e specificare che il desiderio non appartiene solo agli uomini". A parlare così all'Adnkronos è l'attrice Carolina Crescentini, che torna sullo schermo nei panni di Adelina Tattilo, la direttrice della prima rivista erotica italiana, 'Playmen', nella serie Netflix 'Mrs Playmen' (disponibile dal 12 novembre). Nel ricostruire la figura di Tattilo, Crescentini si è immersa in libri, interviste, immagini e podcast dedicati all'editrice di Playmen, rimanendo colpita dalla sua modernità.
"Mi ha turbato il fatto che raccontiamo una storia di più di cinquant’anni fa eppure sembriamo fermi alle stesse dinamiche. Adelina era una donna forte, ma doveva prenderne consapevolezza. Doveva trovare il coraggio di trasformarsi, di uscire dal ruolo che la società le aveva imposto: la moglie che aspetta a casa e al massimo può fare la contabile. Nel momento in cui si rimbocca le maniche per necessità, scopre di essere anche talentuosa. Ed è lì che inizia a turbare il contesto dominato dal maschile. Adelina mina il campo e, piano piano, insegna".
Per Crescentini, la forza del personaggio sta proprio nella sua capacità di infrangere i limiti, non attraverso gesti eclatanti ma vivendo liberamente. "Lei parla di tabù erotici, ma ce ne sono tanti altri nella nostra società che vanno ancora abbattuti. E Adelina, semplicemente vivendo, lo ha fatto". L'attrice sottolinea poi il contesto sociale in cui la Tattilo si mosse: "Anche essere una donna divorziata era considerato un problema. Io me lo ricordo perfettamente quando ero bambina cosa diceva mia mamma sulle signore divorziate, che erano strane". Oggi in un mondo dove tutto si mostra e dove sembra che non ci sia spazio per il proibito, Crescentini osserva: "Oggi i sentimenti sono diventati proibiti. Forse è arrivato il momento di non aver paura di quelli".
Il suo messaggio alle nuove generazioni è chiaro e diretto: "Ai giovani direi 'prendetevi tutto', mentre ai più grandi 'prendetevi tutto quello che non vi siete ancora presi'". Con 'Mrs Playmen', Carolina Crescentini dà voce a una donna che, nella Roma conservatrice e moralista degli Anni 70, ha aperto la strada a una nuova idea di libertà. Una pioniera in un'epoca in cui le donne erano relegate al ruolo di madri e casalinghe, una cattolica devota, ma anche un’audace anticonformista, in prima linea nelle battaglie per il divorzio, il diritto all’aborto e l’emancipazione femminile. E, raccontandola, ricorda che quella battaglia - tra desiderio, autonomia e identità - non è ancora finita. (di Lucrezia Leombruni)