Mew: "Ho imparato ad accogliere il mio buio, oggi sono felice"

Arriva 'Quando nessuno ci vede', il nuovo Ep dell'artista. Sanremo Big? "Mi piacerebbe. Sogno un feat con Fabri Fibra"

Mew (Foto di Simone Biavati)
Mew (Foto di Simone Biavati)
09 ottobre 2025 | 10.11
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Sei nuovi brani e un titolo che suona come una dichiarazione d'intenti, quasi un manifesto. Esce domani 'Quando nessuno ci vede' , il nuovo Ep di Mew , all'anagrafe Valentina Turchetto, classe 1999, che all'Adnkronos racconta il suo percorso di rinascita personale e artistica: "Ho imparato ad accogliere il mio buio e a trasformarlo in forza. Oggi sono felice" . Anticipato dal singolo 'Buia', il suo Ep è un viaggio all'insegna del dark-pop, con testi che affrontano temi personali, introspettivi e riflessivi. Un progetto che nasce da una domanda esistenziale. "Il titolo si chiede proprio questo: chi siamo quando nessuno ci vede? Come siamo nel nostro spazio intimo, quali maschere togliamo?", spiega l'artista.

In un'epoca dominata dall'immagine e dall'esposizione social, Mew ricerca un equilibrio: "Spero che la libertà si possa trovare ovunque, ma è anche bello avere un contesto segreto, nostro. Penso sia importante, anche come artista, riuscire a dividere le due cose". E alla domanda su chi sia Valentina nel privato, risponde senza filtri: "Sono le mie fragilità, le mie paure e i miei mille pensieri. Ma anche la mia forza, la voglia di non cadere o, se cado, di rialzarmi. Essere fragili per me è anche una forza, non solo debolezza. È un limite che possiamo trasformare in qualcosa di potente".

L'Ep è stato anticipato da 'Buio', un brano scritto cinque anni fa. "Questo pezzo racconta la mia storia, me lo sento cucito addosso. Parla di un momento di vita intenso, in cui mi sono lasciata il buio alle spalle", confessa. Nel testo canta 'ti lascio nella parte buia', che significa "proprio lasciare le cose e le persone negative in quello spazio. È un pezzo fortissimo per me". Dopo le esperienze a Sanremo Giovani e Amici, il palco dell'Ariston resta un traguardo ambito. "Il Festival resta assolutamente un obiettivo", conferma decisa. "Mi sento decisamente più pronta a fare questo passo e mi piacerebbe portare la mia visione anche lì". E alla domanda se riproverà con i Giovani, la risposta è netta: "Non penso di volerlo rifare. Quindi spero nei Big, ma non so dire se siamo già pronti".

Riflessiva e introspettiva, Mew ha imparato a gestire il suo rapporto con le critiche e con il suo lato più oscuro. "Chiusa lo sono sempre stata, non per timidezza, ma perché studio molto ciò che mi circonda. All'inizio ho sofferto i giudizi, poi ho capito che non si può piacere a tutti. Oggi continuo a essere me stessa e la musica è il luogo dove posso esprimermi senza censura". E il suo "buio"? "Me lo porto sempre dietro, ma ho imparato ad accoglierlo. In questo momento della mia vita è molto ridotto. C'è, ma è accantonato".

Tra i sogni nel cassetto, due collaborazioni speciali: "Una cosa che sogno da bambina è un featuring con Fabri Fibra . Se un giorno dovessi farlo, potrei andare a dormire felice. A livello internazionale, invece, direi Adele". Ma oggi, intorno a Mew, non c'è solo la musica. La sua serenità è legata anche alla sfera privata e alla chiacchierata storia d'amore con un suo collega: "Sono felice. Sto vivendo un momento sereno, ho accanto una persona che mi fa stare molto bene e ho trovato il mio equilibrio. Quindi sì, sono molto, molto felice", conclude con un sorriso. (di Loredana Errico)

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