
"Mi scuso e mi vergogno con i miei amici, con i miei vicini in Canada, in Messico o in tutti i Paesi dell’Unione Europea e della Nato"
"La delusione più grande della mia vita? L'ultima elezione nel nostro Paese". Michael Douglas chiama in causa Donald Trump e le elezioni presidenziali 2024 negli Stati Uniti rispondendo alle domande in un incontro ristretto con i giornalisti alla 71ma edizione del Taormina Film Fest, dove l’attore è ospite della serata inaugurale per ricevere il Taormina Excellence Award. "Si tratta probabilmente della più grande illusione con cui mi sono scontrato", ha aggiunto l’attore e produttore. Douglas, figlio di Kirk Douglas e marito dell’attrice Catherine Zeta Jones, ha vinto due Premi Oscar nella sua carriera: nel 1976 per 'Qualcuno volò sul nido del cuculo' e nel 1988 per 'Wall Street', dove ha dato vita all’indimenticabile personaggio di Gordon Gekko diretto da Oliver Stone.
"Mi scuso e mi vergogno con i miei amici, con i miei vicini in Canada, in Messico o in tutti i Paesi dell’Unione Europea e della Nato. Mi rendo conto che il mio Paese è responsabile del caos che regna nel mondo. Sono imbarazzato e mi scuso", ha aggiunto.
"Questo è un festival cinematografico ed è molto difficile passare cinque minuti senza parlare della ‘grande T’, ma preferisco non entrare nel merito - ha detto Douglas -. Sono nato nel 1944, e penso che questo sia il periodo peggiore che io ricordi. Sono nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale ma nella mia vita questo è il periodo peggiore".