
Dalla cena di gala per l'Unicef con Julia Roberts al party stellare all'Arsenale: Re Giorgio celebra 50 anni di moda con il lancio di Armani/Archivio
Nella magica cornice della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, Giorgio Armani ha firmato l'evento più scintillante di questa 82esima edizione. Tra luci rarefatte, abiti impeccabili e motoscafi sfreccianti tra i canali, la serata di sabato 30 agosto si è trasformata in un momento irripetibile che ha unito moda e cinema.
La serata si è aperta con una cena per 50 vip sull'isola di Mazzorbo, nel raffinato Wine Resort Venissa, location scelta da Armani per ospitare un'esclusiva charity dinner in collaborazione con l'Unicef: tra loro, stelle internazionali come Julia Roberts e Cate Blanchett - muse contemporanee dello stile Armani - sedute ai tavoli per una causa importante. I fondi raccolti sosterranno il Global Humanitarian Thematic Fund, lo strumento dell'Unicef che garantisce interventi tempestivi in caso di emergenze globali, con particolare attenzione all’infanzia.
È stato però all'Arsenale che Armani ha svelato ufficialmente Armani/Archivio, la nuova piattaforma digitale che celebra i cinquant'anni della maison. Un progetto visionario che custodisce migliaia di look originali delle collezioni uomo e donna e che sarà consultabile dal pubblico su archivio.armani.com, con una prima selezione di 57 pezzi d'archivio.
Quando il sipario si è aperto a tarda notte sulla Tesa 113 dell'Arsenale, trasformata per l'occasione in un tempio dello stile contemporaneo, l'atmosfera è esplosa: oltre 500 ospiti hanno varcato la soglia tra giochi di luce avvolgenti, dj set travolgenti e cocktail d'autore. Il dress code? Inevitabilmente Armani, declinato in ogni possibile forma di minimalismo sofisticato.
Tra le presenze più acclamate, il ritorno in pubblico di Rocío Muñoz Morales, splendida e sorridente, dopo la sua separazione dall'attore Raoul Bova e una parata di star internazionali tra cui Aaron Taylor-Johnson e Sofia Carson. A dare un tocco tutto italiano, la presenza ironica e brillante di Emanuela Fanelli, conduttrice della 82esima edizione della Mostra del Cinema, accanto a Sveva Alviti, madrina dell'edizione 2024 del festival, destinata, sembra, a essere l'ultima in questo ruolo simbolico. Alviti, accompagnata da neo marito, l'imprenditore Andrea Bruno, ha raccontato all'Adnkronos che a gennaio si cimenterà nella sua prima prova da regista con un film dedicato all vita delle donne miliari in Italia.
Non è un caso che Giorgio Armani - assente tuttavia alla serata - abbia scelto proprio Venezia e il suo festival per celebrare questo traguardo. Il legame tra Re Giorgio e il grande schermo è profondo: oltre 200 film hanno beneficiato della sua mano sartoriale, da American Gigolo a The Wolf of Wall Street. Non solo sponsor della Mostra con Armani Beauty, ma anche artefice, due anni fa, di una memorabile One Night Only sempre all'Arsenale, con Sophia Loren e Jessica Chastain in prima fila.
A 91 anni, Giorgio Armani è ancora l'architetto instancabile del suo impero. In una intervista di questa settimana al "Financial Times", lo stilista ha dichiarato: "Vorrei che la successione fosse organica, e non un momento di rottura". Parole che raccontano la sua visione: un’evoluzione naturale, mai spettacolare, nel pieno rispetto della sua estetica senza tempo.
Venezia, città sospesa tra acqua e sogno, si è rivelata ancora una volta teatro ideale per un racconto di eleganza, arte e memoria. Armani/Archivio non è solo una piattaforma, ma un manifesto di stile e di continuità. E nella notte stellata del 30 agosto, tra i riflessi dei canali e i brindisi dorati, Giorgio Armani ha dimostrato - ancora una volta - che l’eleganza, quella vera, sa essere tanto silenziosa quanto eterna. (di Paolo Martini)