Italfarmaco, Francesco Di Marco nuovo Group Ceo

Per il Gruppo Italfarmaco una nuova fase di sviluppo fondata su innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle persone

Italfarmaco, Francesco Di Marco nuovo Group Ceo
15 ottobre 2025 | 11.44
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Cambio al vertice per Italfarmaco. Dall’inizio di ottobre, Francesco Di Marco è ha preso il ruolo di Group Ceo Designate dell’azienda farmaceutica italiana, per la quale assumerà formalmente l’incarico di Group Ceo a partire dal 1 gennaio 2026 in sostituzione di Carlos Barallobre, al termine di un periodo di affiancamento fra i due manager. Questo ingresso segna l’avvio per il Gruppo Italfarmaco di una nuova fase di sviluppo fondata su innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle persone. "Guidare Italfarmaco è per me un onore e una grande responsabilità - dichiara Di Marco all’Adnkronos - Intendo mettere a frutto la mia esperienza internazionale per accompagnare il Gruppo in una nuova fase di crescita, mantenendo saldi i suoi valori fondanti: innovazione, responsabilità e attenzione alle persone". Biotecnologo di formazione, con oltre 25 anni di esperienza nel settore farmaceutico, il nuovo Group Ceo ha ricoperto ruoli di leadership in contesti globali complessi, maturando una profonda conoscenza delle dinamiche internazionali dell’industria.

Italfarmaco - informa l’azienda - è oggi una realtà privata italiana con una forte vocazione internazionale, presente in più di 90 Paesi e con oltre 3.800 collaboratori. "Abbiamo superato il miliardo di euro di fatturato consolidato – spiega Di Marco – e continuiamo a crescere grazie a un modello orientato al lungo termine. L’obiettivo non è solo ottenere risultati economici, ma migliorare concretamente la vita dei pazienti".

Tra i tratti distintivi della farmaceutica, l’investimento costante in ricerca e innovazione. "Con Givinostat*, il primo farmaco approvato in Europa per la distrofia muscolare di Duchenne, abbiamo posto le basi per una solida franchise nelle malattie rare", sottolinea il manager. "Parallelamente, la specialty pharma resta un pilastro strategico: vogliamo migliorare l’efficacia e l’accessibilità di trattamenti consolidati, generando valore sostenibile per i pazienti e per i sistemi sanitari". Per Di Marco, l’innovazione rappresenta la chiave del futuro: "Siamo solo all’inizio del secolo delle biotecnologie. Le opportunità per i pazienti sono immense - aggiunge - Crediamo nel modello Italia, fatto di eccellenze cliniche e di una forte collaborazione con il mondo accademico e sanitario".

Chiare le priorità della nuova leadership : consolidare i risultati raggiunti sotto la guida di Carlos Barallobre e preparare l’azienda a una nuova fase di espansione. "Stiamo elaborando un piano strategico decennale - chiarisce il Group Ceo Designate - che non misura la crescita solo in numeri, ma nella capacità di innovare, ampliare il portafoglio e valorizzare le persone, che sono il vero motore di Italfarmaco".

Radicata in Italia ma proiettata sui mercati globali, Italfarmaco si inserisce in un comparto – quello farmaceutico italiano – tra i più dinamici d’Europa. "Il settore genera circa il 2% del Pil nazionale e investe oltre 5,5 miliardi di euro in ricerca, innovazione e produzione ogni anno – ricorda Di Marco – È fondamentale che le istituzioni riconoscano che questo comparto non è un costo, ma un investimento in salute, occupazione e crescita economica". Un elemento centrale della strategia futura sarà la collaborazione con il mondo accademico, istituzionale e associativo. "La malattia è il nemico comune – evidenzia – Solo attraverso la collaborazione possiamo affrontarla. L’Italia dispone di eccellenze cliniche e scientifiche straordinarie che, insieme all’industria, possono renderla un leader mondiale".

Guardando al futuro, per Di Marco la visione del Gruppo è in tre parole: "innovazione, responsabilità, futuro. Vogliamo essere un gruppo internazionale con radici solide in Italia, capace di innovare nella ricerca e crescere in modo sostenibile. Il nostro obiettivo - conclude - è migliorare la vita dei pazienti e creare valore per tutti gli stakeholder, contribuendo al sistema Italia e all’Europa".

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