
Torna a Bologna la rassegna di Ateneo che attraverso il contributo dei classici, in cui la società contemporanea affonda le proprie radici storiche e concettuali, offrirà al pubblico una visione d'insieme del valore della conoscenza, coinvolgendo molteplici discipline, dalla filosofia alla letteratura, dalla chimica alla musica
Al via a Bologna l’edizione 2025 de “Classici antichi e nuovi: i saperi dell’Alma Mater”, la rassegna di eventi organizzata dall’Ateneo che, dall’8 maggio all’11 dicembre, farà dialogare tradizione e innovazione. Dibattiti, seminari, spettacoli teatrali e musicali animeranno gli appuntamenti in calendario, durante i quali saranno affrontati, attraverso il contributo dei classici, temi universali che connettono le epoche, ispirano creatività e innovazione e permettono di apprezzare la bellezza e la maestria artistica che resistono alla prova del tempo.
“Umana cosa. Boccaccio 2025” è il primo appuntamento della rassegna, previsto per giovedì 8 maggio, a cura del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica: dopo lo spettacolo “Musiche e madrigali del tempo di Boccaccio”, è in programma l’incontro “Boccaccio per narrare” con lo scrittore Paolo Di Paolo. Al dialogo di studiosi con lo scrittore si affiancheranno la lettura di testi di Boccaccio, interventi di poeti del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e l’esecuzione di brani di musica medievale e rinascimentale.
Il mito di Antigone è al centro dell’evento “Rinuncia alla tua rabbia, mostra che sai cambiare. Domande e conflitti d’Antigone”, curato dai Dipartimenti delle Arti e di Filologia Classica e Italianistica, con la collaborazione dei Dipartimenti di Scienze giuridiche, Storia Culture e Civiltà, Informatica, Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin”, Lingue, Letterature e Culture moderne, di DAMSlab /La Soffitta e di UFO - Università Fuori Orario. Due i momenti previsti: un seminario pubblico mercoledì 21 maggio e, a seguire, giovedì 22 lo spettacolo di teatro-carcere “Antigone di Puntozero Teatro - IPM Cesare Beccaria di Milano”, che vedrà sul palco gli attori detenuti della compagnia Puntozero, diretti dall’attore e regista Giuseppe Scutellà e dall’attrice Lisa Mazoni.
All’interazione tra uomo e macchina è dedicato “Ritorno al futuro: dialoghi virtuali con personaggi storici”, in scena giovedì 23 ottobre, curato dai Dipartimenti di Psicologia, Informatica Scienza e Ingegneria, Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" e Ingegneria industriale. Attori, studentesse e studenti universitari faranno rivivere personaggi famosi della storia delle discipline relative a questo tema.
Come si è evoluto il rapporto tra medico e paziente? Se ne parlerà giovedì 6 novembre durante lo spettacolo teatrale “La visita medica attraverso i secoli”, a cura del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche e del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione. Un viaggio storico in chiave ironica per esplorare l'evoluzione della scienza medica e i cambiamenti filosofici-concettuali legati alla figura del medico, alla visione della malattia e al rapporto medico-paziente attraverso i secoli.
“Oltre i Classici: miti e cosmogonie nelle culture dei nativi americani” è l’appuntamento in programma giovedì 20 novembre. Curato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne, l'evento trae origine dalle tradizioni indigene, a lungo negate e oggi al centro di una vera e propria “risorgenza indigena”. La messa in scena teatrale intende aprire una riflessione sulle origini orali dei miti, ricordando che essi non sono fissi, bensì fluidi, e che rispondono all’hic et nunc del narratore, dell’ascoltatore e del luogo in cui sono rievocati.
“Tra sinapsi e pensiero: come l’io controlla il suo cervello” è il titolo del penultimo appuntamento, a cura del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie e del Dipartimento di Filosofia, in calendario giovedì 27 novembre. Attori professionisti interpreteranno i principali sintomi di alcune patologie mentali, che saranno inoltre approfondite attraverso la lettura e il commento di brani classici della letteratura filosofica e medica.
A concludere la rassegna, giovedì 11 dicembre, lo spettacolo “Frankenstein 2.0 Plasmare la vita tra imprevisti e probabilità”, curato dai Dipartimenti di Chimica e di Farmacia e Biotecnologie. Partendo dall’opera di Mary Shelley, attraverso il teatro e il dialogo interdisciplinare, saranno esplorati i temi della manipolazione e modifica della vita attraverso la scienza e i derivanti progressi, le possibili conseguenze, gli eventuali rischi per gli esseri umani e l’ambiente.