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Immigrati: Alfano, equa distribuzione anche in Italia non solo in Ue

13 maggio 2015 | 08.32
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"Oggi il problema dell'equa distribuzione c'è anche in Italia, non è possibile che una regione come la Sicilia si occupi del 90 per cento dell'accoglienza dei migranti. Ecco perchè ho incontrato i sindaci italiani e insieme abbiamo stiamo pensando a come applicare la redistribuzione tra le regioni. Non è possibile che la redistribuzioni si debba attuare in Europa e non Italia". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano al Gr Rai, Voci del Mattino, intervistato da Paolo Salerno sull'immigrazione.

Quanto alle ipotesi di infiltrazione di terroristi, il ministro ha ribadito che "non abbiamo tracce di terroristi tra i migranti. Ma non possiamo escludere radicalmente che questo possa accadere. Ecco perché abbiamo messo in campo le nostre migliori energie per arginare ogni eventualità di infiltrazione".

La questione libica "è diventata una priorità mondiale" grazie all'Italia, spiega il ministro Alfano. "Ora tocca all'Onu decidere azioni mirate in Libia", ma "se non c'è la stabilizzazione della Libia non può esserci il blocco delle partenze".

Alfano è tornato poi sulla realizzazione dei campi profughi direttamente in Africa che "consentano di fare uno screening su chi ha diritto all'asilo politico e chi non lo ha. Chi non ha diritto non deve nemmeno partire da lì", sottolinea il ministro. La gestione dei campi potrebbe essere affidata alle agenzie internazionali con le quali si può collaborare ma, chiarisce Alfano, se chi dovrà occuparsene saranno "funzionari europei che non appartengono alle agenzie e vengono a controllare quello che facciamo noi allora non va bene". Comunque "si tratta prima di vedere se verrà rispettata l'equa distribuzione in Europa e poi pensare al resto".

"I trafficanti di esseri umani sono degli assassini e dobbiamo contrastarli con tutti i mezzi -ribadisce Alfano- Dobbiamo stroncargli il business non dandogli la possibilità di utilizzare le imbarcazioni. Ho più volte proposto l'affondamento dei barconi ma le leggi sulla tutela ambientale hanno impedito di inabissare i barconi vuoti, in alto mare".

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