Roma, 15 mag. (Labitalia) - Il premier Matteo Renzi ha firmato a palazzo Chigi l'accordo sulla Electrolux. A sottoscrivere l'intesa anche i ministri Poletti e Guidi e poi enti locali e sindacati. Per Guidi "l'accordo sull'Electrolux propone un modello di relazioni industriali moderne e positive".
"L'accordo preserva tutti i posti di lavoro -spiega- non ci sarà nessun licenziamento, nessun esubero. Avevamo chiesto un piano serio e credibile e infatti l'azienda ha messo sul piatto 150 mln per garantire le produzione in tutti gli stabilimenti", dice ricordando come si sia trattato di una vertenza "lunga e difficile, con momenti quasi drammatici ma l'accordo dimostra che con senso responsabilità si puo' fare occupazione e mantenere le aziende nel Paese". "Sarò comunque ancora più contenta quando firmeremo per porre le prime pietre di nuovi stabilimenti", prosegue Guidi ribadendo come l'accordo sia "importante".
"L'azienda era partita con una richiesta di riduzione dei costi per ora lavorata molto severa, perché confrontata con le condizioni del mercato del lavoro polacco. Il governo, sul prerequisito di un piano serio, si è impegnato quindi alla decontribuzione dei contratti di solidarietà e ad un sostegno molto forte e importante sulla quota di innovazione relativi ai 150 mln euro che l'azienda si impegna ad investire. Le regioni hanno poi innestato ulteriori contributi e grazie all'impegno costante di tutti siamo arrivati a colmare sensibilmente quel gap tra azienda e sindacati. Ma il grosso l'ha fatto il senso di responsabilità di tutti", conclude Guidi.
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