Papa Leone XIV incontra i media: "No a guerra di parole, pace comincia da ognuno di noi"

L'appello del Pontefice: "Chiesa solidale con i giornalisti incarcerati, liberateli". Siparietto sul tennis: "Ok a partita, ma senza Sinner"

Papa Leone XIV - (Afp)
Papa Leone XIV - (Afp)
12 maggio 2025 | 11.32
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"Disarmiamo le parole, contribuiremo a disarmare la terra". Così Leone XIV incontrando oggi i media di tutto il mondo in Aula Paolo VI, facendo suo l’invito “fatto da Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per la prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali: disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività. Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”.

Una comunicazione disarmata e disarmante - osserva Leone XIV - ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace. Grazie. Che Dio vi benedica! E arrivederci”.

E dice “no alla guerra di parole”, invitando “all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla”. “La pace - osserva - comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra”.

Leone XIV ha inoltre chiesto la scarcerazione dei giornalisti incarcerati: "Permettetemi di ribadire oggi la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato e raccontato la verità, e di chiederne la liberazione”. La Chiesa riconosce in questi testimoni – penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita – il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere. La sofferenza di questi giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle Nazioni e della comunità internazionale, richiamando tutti noi a custodire il bene prezioso della libertà di espressione e di stampa. Grazie, cari amici, per il vostro servizio alla verità”.

Leone XIV sul primo viaggio

Interpellato dai giornalisti, Leone XIV ha parlato anche del suo primo potenziale viaggio internazionale a Nicea per il 1700esimo anniversario del Concilio : "Lo stiamo preparando".

Leone XIV tornerà a casa presto? "Non presto", ha risposto poi il Pontefice. E a una giornalista peruviana che gli ha regalato una sciarpa di lana d'alpaca proveniente dalle Ande peruviane ha detto: “Aspettatevi presto notizie su di me in Perù”.

Siparietto tra tennis e rosari

Il discorso lo ha tenuto in italiano, con un incipit di grande humor in inglese per introdurre: "Buongiorno! E grazie per questa splendida accoglienza! Dicono che applaudire all'inizio non importa poi molto... Se alla fine siete ancora svegli e volete ancora applaudire... Grazie mille!"

Al termine dell'udienza in Aula Paolo VI, il Pontefice si è avvicinato a padre Leonardo Sapienza per chiedere se dovesse essere il Papa a distribuire i rosari, al che il reggente della prefettura della Casa Pontificia ha risposto negativamente. Leone XIV ha quindi risposto di rincalzo: "Sto ancora imparando".

Poi si è concesso anche qualche siparietto scherzoso, non sottraendosi a battute. Anche sulla sua grande passione, il tennis. Ad un certo punto gli è stato chiesto se si potesse fare una partita per le opere missionarie con Agassi. "È una buona idea però non portiamo Sinner", ha detto sorridendo.

Il 31 maggio messa a S. Pietro con ordinazioni presbiterali

Il Papa, il prossimo 31 maggio, in occasione della Visitazione della beata Vergine Maria, alle 10 presiederà messa nella Basilica di San Pietro, con ordinazioni presbiterali. Lo fa sapere il Vaticano che rende poi noto che Papa Prevost prenderà possesso il 20 maggio della Basilica di San Paolo fuori le mura (ore 17) con visita al Sepolcro di San Paolo. Il 25 maggio alle 17 prenderà possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano; alle 19 l’ insediamento nella Basilica di Santa Maria Maggiore con la venerazione dell’Icona della Beata Vergine Maria «Salus Populi Romani».

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