Teatro La Fenice, i lavoratori proclamano stato di agitazione dopo la nomina di Beatrice Venezi

Chiedono l'immediata revoca dell'incarico, giudicato "imposto" e "non all'altezza della tradizione del Teatro"

Beatrice Venezi - Ipa
Beatrice Venezi - Ipa
26 settembre 2025 | 14.26
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I lavoratori del Teatro La Fenice di Venezia hanno proclamato "lo stato di agitazione permanente" contro la nomina del direttore musicale stabile, Beatrice Venezi, che sarà in carica dall'ottobre 2026. La decisione è stata presa questa mattina al termine di un'assemblea. I lavoratori chiedono l'immediata revoca dell'incarico, giudicato "imposto" e "non all'altezza della tradizione del Teatro". La nomina della Venezi è stata annunciata lunedì 22 settembre dal sovrintendente Nicola Colabianchi dopo aver informato il consiglio d'indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica veneziana, che aveva approvata in maniera unanime la decisione.

L'assemblea generale dei lavoratori della Fenice, si legge nel documento finale, di cui l'Adnkronos ha preso visione "ha espresso unanime solidarietà alla presa di posizione chiara e coraggiosa resa pubblica il 25 settembre dai professori d'orchestra. Con altrettanta fermezza le maestranze del Teatro La Fenice chiedono l’immediata revoca della nomina a direttore musicale del maestro Beatrice Venezi, avvenuta con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza".

I lavoratori del Teatro "dichiarano pertanto lo stato di agitazione permanente e si riservano di intraprendere tutte le azioni di lotta sindacale necessarie - compresi scioperi, manifestazioni e sit-in - al fine di difendere la professionalità dei suoi artisti e il rispetto delle regole democratiche nella gestione della Fondazione".

Nel documento, l'assemblea dei lavoratori ricorda che è "doveroso sottolineare - come già evidenziato nella lettera dell'Orchestra - che il curriculum del maestro Venezi non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice. Il sovrintendente e il Consiglio di indirizzo e il sindaco sono ora chiamati ad assumersi pienamente le proprie responsabilità davanti ai lavoratori, alla città e all'intero mondo della cultura".

Il primo atto dello stato di agitazione avverrà domani sera, sabato 27 settembre, prima del concerto dedicato alla Quarta Sinfonia di Gustav Mahler con la direzione del maestro Giuseppe Mengoli. I lavoratori chiederanno al sovrintendente la lettura di un comunicato e nel caso di un rifiuto preannunciano un volantinaggio.

Il sovrintendente ai lavoratori del Teatro: "Guardiamo avanti con fiducia e coraggio"

Dopo aver appreso del comunicato dell'assemblea dei lavoratori della Fondazione lirico-sinfonica, il sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia, Nicola Colabianchi, ha voluto "rinnovare la mia stima e fiducia nelle qualità del maestro Beatrice Venezi, che conosco da tempo e che ho scritturato in altri teatri, dove ha fatto benissimo, ottenendo peraltro eccellenti riscontri da parte del pubblico. La scelta di Venezi va in più direzioni e invito a riconsiderare la proposta da me formulata con la sua nomina a direttore musicale stabile proprio sotto questo profilo: non solo è garantito l'aspetto musicale, di alto livello, ma viene proposta un'immagine aggiornata della nostra attività artistica".

"Invito a non restare legati solo a immagini del passato, pur importanti - ha dichiarato all'Adnkronos Colabianchi - . Io ho l'ambizione di scommettere su un direttore bravo, donna e giovane, tutte caratteristiche che rappresentano nell'insieme un'immagine di futuro, quel futuro che è importante coltivare per le nostre fondazioni lirico-sinfoniche e che la Fenice sono sicuro sarà in grado di tratteggiare nel migliore dei modi sulla scia della sua gloriosa storia, Noi vogliamo e dobbiamo dare spazio all'innovazione".

Il sovrintendete Nicola Colabianchi ha poi sottolineato come proprio gli spettacoli dedicati alle nuove generazioni stanno incontrando un sorprendente successo da parte del pubblico. Le prenotazioni dell'opera 'Piccolo orso e la montagna' di Giovanni Sollima "in dieci minuti hanno raccolto oltre 8mila richieste", ha precisato.

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