Consiglio europeo, al centro i dossier difesa e dazi. Meloni al prevertice sul tema migranti

30 giugno 2025 | 12.53
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I leader dei 27 Paesi membri dell’Unione europea hanno preso parte al Consiglio europeo riunito a Bruxelles. Tra le prime decisioni sottoscritte, in tema di sicurezza dei confini europei, contrasto al terrorismo e al traffico di esseri umani, è stato rinnovato il mandato della missione europea Eubam Libia di assistenza alla gestione integrata delle frontiere in Libia. Sul tema della difesa, uno dei nodi da sciogliere è come finanziare l’aumento per le spese militari al 5% del Pil entro 10 anni, sancito dal recente vertice NATO. Sul tema dei finanziamenti, il debito comune non è stato citato dal Consiglio e solo in via informale è emersa la richiesta da parte dei leader di avere una tabella di marcia sul piano di riarmo prima della prossima riunione di ottobre. I leader hanno quindi discusso di competitività e commerci, con particolare riguardo alla necessità di trattative con gli USA per giungere a un’intesa rapida per evitare l’imposizione duratura di pesanti dazi che dovrebbero tornare in vigore dal 9 luglio, salvo nuove proroghe. In merito alla situazione in Medioriente, gli Stati membri sono divisi sulla possibile sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele: l’Italia su questo argomento ritiene possa essere una decisione controproducente, in quanto potrebbe irrigidire ulteriormente la posizione di Israele. Infine, sul dossier Ucraina, è in via di definizione un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre sull’adesione dell’Ucraina all’UE l’Ungheria si è opposta fermamente. Prima della riunione del Consiglio, si è svolta una riunione informale di coordinamento sul tema delle migrazioni tra alcuni dei leader degli Stati membri più interessati dalle soluzioni innovative per la gestione del fenomeno, tra cui Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania e vertici dell’UE. Durante l’incontro, Ursula von der Leyen ha illustrato le principali direttrici dei lavori della Commissione in ambito migratorio a partire dal nuovo Regolamento sui rimpatri. Il Presidente Meloni, dopo aver espresso soddisfazione per i risultati raggiunti sinora dal gruppo informale dei Paesi interessati alle nuove politiche migratorie, ha indicato alcuni nuovi filoni di lavoro, a partire dalla possibilità di revisione delle convenzioni internazionali per poter affrontare meglio la sfida della migrazione irregolare.

Link: Comunicati sul sito del Governo

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