Festival di Emergency, oltre 5mila persone per la prima giornata

La tre giorni ha preso il via ieri pomeriggio a Reggio Emilia, in un clima festoso e partecipato

Festival di Emergency, oltre 5mila persone per la prima giornata
06 settembre 2025 | 11.49
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Un pubblico di quasi 5mila persone ha partecipato agli appuntamenti della giornata di apertura della quinta edizione del Festival di Emergency, che ha preso il via ieri pomeriggio a Reggio Emilia in un clima festoso e partecipato. Tra gli ospiti della prima giornata: Vanessa Roghi, storica e ricercatrice; Paolo Maggioni, giornalista Rai e presidente Premio AltroPallone; Benedetta Tobagi, scrittrice e storica; Riccardo Staglianò, inviato del Venerdì di Repubblica; lo storico Paolo Colombo; la giornalista Simonetta Sciandivasci; la giornalista palestinese Shuruq As’ad; lo scrittore Gianrico Carofiglio; Lucia Goracci, inviata del TG3; Tonia Cartolano, caporedattrice di SkyTG24; la fumettista e artista Takoua Ben Mohammed (in collegamento); Chiara Piotto, giornalista di SkyTG24. La serata si è conclusa infine con una grande platea in Piazza Prampolini che ha imparato a cantare in coro polifonico la canzone Viva la Vida dei Colplay sotto la guida esperta del “non maestro” di HardKoro.

Domenica 7 settembre, tra gli ospiti dell’ultima giornata: la giornalista Marianna Aprile; il regista Paul Jay; l’attrice e scrittrice Tezetà Abraham; il fotografo Lorenzo Tugnoli; il giornalista Nico Piro; Mahdia Sharifi, atleta di Taekwondo; l’attrice e documentarista Laura Silvia Battaglia al-Jalal; la giornalista e femminista Giulia Siviero; la biotecnologa e divulgatrice scientifica Beatrice Mautino; Remon Karam, attivista per i diritti umani; Fabrizio Acanfora scrittore, attivista e musicista e molti altri. La chiusura ufficiale del festival è affidata a Fabio Tonacci e al suo spettacolo Gaza, cronache di guerra con le musiche di Ziad Trabelsi che accompagneranno una performance live paste-up di Laika. Sul palco prende vita il racconto del primo giornalista italiano entrato a Gaza e, grazie alla musica e all’immagine dei due artisti, le storie vere di chi a Gaza vive o muore.

Dalle 10 alle 14 ultima occasione per provare l’esperienza interattiva “Se telefonando, io potessi…”, a Piazza Frumentaria. Si potrà dialogare con personaggi venuti dal passato e dal futuro, per comprendere meglio il presente. Al Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1) è ancora visitabile la mostra “Contro la guerra - sguardi e immaginari”: un percorso immersivo sul tema della guerra nei suoi effetti fisici, psicologici, sociali e politici che si struttura attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento. L’esposizione, un progetto di Emergency a cura di Cheap, è aperta gratuitamente, dalle 10 alle 20. Molti appuntamenti del festival sono già sold out, ma sul sito e presso l’info-point di piazza Prampolini sono ancora disponibili biglietti per alcuni appuntamenti. In caso di posti liberi, inoltre, sarà possibile accedere agli incontri mettendosi in fila poco prima degli eventi.

La giornata conclusiva del Festival si aprirà in Piazza San Prospero alle 7:30 con “Al risveglio” – Musica all’alba, un momento di raccoglimento con le note del violoncello di Simone De Sena. L’incontro sarà dedicato alla memoria di Valentina Del Re, violinista e amica di Emergency, scomparsa nell’aprile scorso, che ha messo la sua arte e il suo impegno al servizio della solidarietà. Alle 9:30 “Un caffè con…” all’Infopoint di Piazza Prampolini ospiterà il giornalista de Il Post Nicola Ghittoni. Si tratterà di un’occasione per riflettere sul ruolo dell’informazione, sul diritto a una narrazione libera e sull’impatto che le parole possono avere nel costruire consapevolezza e partecipazione. In Piazza Prampolini, alle ore 10:00 Curarsi o armarsi: la voce del nostro Paese, uno degli incontri centrali della giornata. Il dibattito si concentrerà sul rapporto tra spesa sanitaria e spesa militare, ponendo al centro una domanda urgente: quale spazio occupa oggi il diritto alla cura nell’agenda politica italiana? A rispondere saranno Silvia Bencivelli, giornalista scientifica, Rossella Miccio, presidente di Emergency, e Francesca Farruggia, Segretaria Generale di Archivio Disarmo, con la moderazione di Marianna Aprile, giornalista. L’evento sarà accessibile con traduzione simultanea in Lis.

La prima delle “Domande per pensare” dell’ultima giornata sarà "Esistono voci diverse?": una riflessione sul significato di “diversità” e sulla forza trasformativa dell’espressione individuale. Fabrizio Acanfora, scrittore, attivista e musicista, analizzerà come la cultura dominante tenda a escludere chi non si conforma, e come la voce di chi rompe gli schemi diventi un atto politico. Alle 11:00 in Piazza Casotti. Alle 11:15, in Piazza dei Martiri, “Un caffè con…”, con Marianna Aprile, giornalista, e Remon Karam, speaker e attivista per i diritti umani. Un dialogo su migrazioni e seconde generazioni in Italia, con un focus su quanto accade nel Mar Mediterraneo. Alle 11:30, nel Cortile di Palazzo Ancini, Amalia De Simone, giornalista di Rai3 modera l’incontro “A lezione con Emergency”, con un focus sulle cure chirurgiche in ambito internazionale e su come questo diritto sia negato a oltre 5 miliardi di persone: con Antonio Pesenti, Consulente medico Emergency, Gina Portella, direttrice Divisione medica Emergency, Francesca Bocchini, referente advocacy Emergency e Zabihullah Kashefee, capo infermieri Emergency a Kabul.

Sempre alle 11:30 al Teatro San Prospero “Voci in scena” – Cortometraggi con una doppia proiezione: prima Upshot, diretto da Maha Haj, e a seguire Yuri, diretto da Ryan William Harris, nato dal soggetto vincitore della quarta edizione di Una storia per Emergency. Alle 12:15, a Piazza Casotti, sarà il momento di How to Stop a Nuclear War?, incontro in lingua inglese con il regista e giornalista Paul Jay, che presenterà il suo lavoro omonimo. Attraverso un’analisi delle strategie di disinformazione e delle retoriche ereditate dalla Guerra Fredda, Jay esplorerà i pericoli attuali della politica nucleare statunitense e la possibilità di ridurre davvero il rischio di un conflitto globale. Nel cortile di Palazzo Ancini, alle 14:15 si parlerà di antimilitarismo e narrazione con “Make art, not war” – Podcast, dedicato alla presentazione del “peace-cast” Ho detto R1PUD1A, prodotto da Emergency. Claudio Jampaglia, giornalista di Radio Popolare, e Laëtitia Sédou, project manager dell’European Network Against Arms Trade, affronteranno il tema della guerra come scelta politica, smontando le retoriche che la presentano come inevitabile. Un incontro per ribadire il valore dell’articolo 11 della Costituzione e la forza delle parole nel costruire una cultura di pace. Alle 11:00 tornerà “Un caffè con…” in Piazza San Prospero con un dialogo intimo con Tezetà Abraham, attrice e scrittrice, a partire dal suo ultimo libro Nostalgia (HarperCollins, 2024).

Alle 14:45, in collaborazione con Il Post, nel cortile di Palazzo Dossetti avrà luogo “Voci da ascoltare” – Ci caschiamo tutti, un dialogo che affronterà il complicato intreccio tra medicina, disinformazione e speranze individuali. Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ed Emanuele Menietti, giornalista de Il Post, esploreranno i rischi legati ai rimedi miracolosi, alla retorica dei guru del benessere e alle narrazioni seducenti che promettono soluzioni facili a problemi complessi. Al Teatro San Prospero alle ore 15:00, sarà invece proiettato il lungometraggio La storia di Souleymane, diretto da Boris Lojkine. Alle 15:15, a Piazza Casotti, torna Tezetà Abraham, attrice e scrittrice, per condividere la propria esperienza personale e per riflettere sul valore delle voci marginalizzate nell’incontro “Domande per pensare” - Una voce può portare cambiamento? Ancora in Piazza Casotti, alle ore 16:00 l’attenzione si sposterà su uno scenario dimenticato grazie all’incontro Perché non sentiamo la voce del Sudan? durante il quale Giovanni Tozzi, coordinatore della logistica per Emergency, racconterà il lavoro della ONG in un paese colpito da una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi decenni.

Alle 16:00, in collaborazione con Il Post, nel cortile di Palazzo Dossetti e nell’ambito di “Voci da ascoltare”, Giulia Siviero, femminista e giornalista de Il Post, proporrà un intervento dedicato alla storia dei femminismi: La differenza del femminismo, da Virginia Woolf a Carla Lonzi. Alle 16:30, nel cortile di Palazzo Ancini, “Make art, not war - Fotografia” proseguirà con la presentazione del libro fotografico Non è mai lo stesso di Lorenzo Tugnoli, sull’etica della rappresentazione nei contesti di guerra. In dialogo con lui Michela Paschetto, direttrice delle professioni sanitarie di Emergency, e il giornalista Giuliano Battiston, che modererà l’incontro. Alle 17:15, nel cortile di Palazzo Dossetti, si chiuderà il ciclo “Voci che ispirano. Storie di diritti che uniscono”, con le testimonianze di Madhia Sharifi, atleta di Taekwondo e gli approfondimenti proposti dalla giornalista Laura Silvia Battaglia e dal coordinatore medico di Emergency Giorgio Monti in collegamento dalla Striscia di Gaza; un racconto di coraggio, autodeterminazione e sfida ai confini imposti, moderato da Giampaolo Musumeci, conduttore di “Radio24”.

In Piazza Casotti, alle ore 17:30, in programma La voce della Casa Bianca: gli Usa verso l’autocrazia? con l’inviato del TG3 e scrittore Nico Piro che traccerà un’analisi del presente politico americano. La quinta edizione del Festival di Emergency si chiude alle 18:15 in Piazza Prampolini con Gaza, cronache di guerra, con Fabio Tonacci e le musiche di Ziad Trabelsi che accompagneranno una performance live paste-up di Laika. Uno spettacolo che parte dal racconto del primo giornalista italiano entrato a Gaza e passa per la musica e l’immagine di due artisti per portare sul palco storie vere di chi a Gaza vive o muore.

Tanti, infine, anche gli appuntamenti dedicati ai bambini e ragazzi, ma anche alle famiglie, agli insegnanti, agli educatori: il laboratorio con Uovonero per scoprire la lettura attraverso i Pcs (Picture Communication Symbols); il laboratorio di Eduiren per sfidarsi alla ricerca di soluzioni ecologiche per migliorare il futuro; Il jukebox delle storie con Laura Chieregato.

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