
Alcuni attivisti hanno fronteggiato apertamente i poliziotti presenti nella città in cui si gioca la partita tra Italia e Israele
Momenti di tensione a Udine, dove si gioca la partita Italia-Israele per le qualificazioni ai Mondiali 2026, con scontri tra manifestanti pro-Pal e polizia, che ha dovuto far ricorso a lacrimogeni e idranti. In Piazza Primo Maggio, punto finale del corteo partito alle 18.15, con tre quarti d'ora di ritardo sulla tabella di marcia, alcuni partecipanti al corteo hanno sfondato il cordone di sicurezza del servizio d'ordine del Comitato per la Palestina di Udine, cercando il contatto fisico con il cordone di poliziotti schierato.
Lungo il percorso del corteo e in altri punti della città la polizia sta intervenendo con qualche lacrimogeno d'avvertimento e sparando con le lance ad acqua contro quei manifestanti che hanno divelto le barriere di protezione e apertamente fronteggiano gli schieramenti a distanza ravvicinata.
Un piccolo gruppo di manifestanti, vestiti di nero in stile Black Bloc e col volto coperto da fazzoletti e maschere, che partecipava al corteo proPal di Udine, è stato allontanato dal servizio d'ordine del Comitato per la Palestina da piazza Primo Maggio, dove stava cercando di entrare in contatto con lo schieramento della polizia in tenuta antisommossa. Il loro allontanamento dalla piazza è stato sottolineato da numerosi applausi.
A corteo finito, per le vie di Udine non si sono fermati gli scontri a distanza tra alcuni gruppi di manifestanti pro-Pal e la polizia. Transenne e barriere artificiali sono state spostate in mezzo alle strade con lanci di sassi, di bottiglie, di pezzi di grondaie divelti da alcune case. La polizia ha risposto con un intenso lanci di lacrimogeni e con gli idranti dei propri mezzi antisommossa e quelli dei vigili del fuoco e sta seguendo l'evolversi della situazione anche dall'alto con gli elicotteri.