Stadio Inter e Milan, l'accordo per San Siro: affare da 197 milioni

La giunta approva la delibera per la compravendita dell'area dello stadio

Lo stadio Meazza
Lo stadio Meazza
17 settembre 2025 | 19.28
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La telenovela per lo stadio di Inter e Milan si avvia alla conclusione, con il traguardo a San Siro dopo la delibera approvata oggi pomeriggio dalla giunta del Comune di Milano, a seguito della proposta presentata lo scorso 11 marzo dai club.

Quanto costa lo stadio

L'intesa da quasi 200 milioni di euro prevede clausole per evitare una speculazione da parte di Milan e Inter e un vincolo che prevede che metà dell'area sia destinata a verde. L'area, di circa 280mila metri quadri, potrà venire acquistata da un veicolo societario controllato da Milan e Inter, che comunque sottoscriveranno il contratto. Dei 197.075.590 euro del prezzo di vendita, 73 milioni - spiega Palazzo Marino in una nota - saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo tunnel 'Patroclo', del verde e della parziale demolizione e consolidamento del Meazza.

Clausole e condizioni

La proposta votata oggi in giunta prevede una serie di clausole a tutela dell'operazione, "volte - viene sottolineato - a impedire eventuali operazioni speculative e ad assicurare la valorizzazione e lo sviluppo del territorio in termini sociali, economici e ambientali".

Tra queste, la clausola 'earn out' che obbliga l'acquirente a versare al Comune una percentuale delle plusvalenze generate in caso di vendita a terzi nell'arco dei primi cinque anni dalla sottoscrizione del contratto. La risoluzione del contratto di vendita, con riconsegna dei beni al Comune dietro restituzione del corrispettivo versato fino a tale data, qualora non sussistano i presupposti di legge per l'avvio dei lavori, nei termini indicati dalla delibera. Il divieto di alienazione entro i termini fissati per l'eventuale avverarsi della clausola risolutiva.

Ancora, in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree a un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto, il Comune potrà esercitare il diritto di prelazione. Saranno poi in carico alle società alcuni obblighi, tra cui quello di mantenere il controllo sulla parte acquirente per un periodo di 15 anni dall'atto di vendita e di garantire i requisiti di onorabilità di eventuali nuovi soci. Il progetto prevede inoltre che il 50% dell'intero comparto resti a verde: almeno 80mila metri quadrati – di cui 50mila di verde profondo – torneranno di proprietà comunale al termine dei lavori, mentre la manutenzione resterà in carico alla parte acquirente per almeno trent'anni.

Uno stadio verde

Inoltre l'intervento complessivo di riqualificazione dell'ambito grande funzione urbana (Gfu) San Siro dovrà tendere alla neutralità carbonica: gli interventi compensativi delle emissioni residue di CO2 saranno da effettuarsi esclusivamente nel territorio di Milano.

L'impianto, la cui capienza è stata stabilita in almeno 70mila posti, e l'intero compendio "dovranno essere progettati e realizzati in modo da assicurare la piena accessibilità e fruibilità a tutte le categorie di utenti", assicura il Comune di Milano. Per quanto riguarda la rimozione dell'attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica della Gfu, l'amministrazione comunale sosterrà una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro. Dopo il via libera oggi in giunta, la delibera sarà sottoposta al Consiglio comunale, che dovrà votarla entro il 30 settembre.

"Una proposta definitiva potremo farla solo una volta che si conclude l'iter", ha detto la vicesindaca Anna Scavuzzo nella conferenza stampa convocata dopo la riunione di giunta. E allo stesso modo non c'è una risposta definitiva da parte di Milan e Inter. "Non dicono né sì né no, aspettano per vedere se quella che è stata loro illustrata è la proposta che esce dal Consiglio", ha detto Scavuzzo. A chi le chiedeva su quali punti i due club abbiano maggiormente insistito, la vice di Sala (presente alla riunione di giunta, ma assente alla conferenza stampa a causa di un impegno a Genova) ha risposto: "Giocano tutte le palle, fanno anche loro la loro partita". Da considerare poi che da parte del Milan non è venuto meno l'interesse per l'area di San Donato.

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