
Il suo terzo romanzo è "I Love Gym - Più forti insieme!" (Ape Junior)
Cosa succede quando la ginnastica ritmica non è solo uno sport, ma un modo di crescere, di affrontare le sfide e di imparare a credere in sé stessi? A rispondere, con parole semplici e piene di sentimento, è Claudia Mancinelli, allenatrice e autrice, che torna in libreria con il suo terzo romanzo: "I Love Gym - Più forti insieme!" (Ape Junior, 144 pagine, 12,90 euro).
Una storia che parla di ragazze, sogni, paure e resilienza. Ma soprattutto, di ginnastica come luogo dell’anima. Ambientato tra allenamenti, collegiali e gare regionali, il libro segue le vicende di Chiara, Gaia, Sole e Anna, atlete della Vivagym, alle prese con dubbi, pressioni familiari e il timore di non essere mai abbastanza. Eppure, tra un salto sbagliato e un esercizio riuscito, cresce qualcosa di più grande: la forza interiore.
"Si può cadere, concedendosi il tempo di sbagliare; basta rialzarsi senza paura, più forti di prima", scrive Claudia Mancinelli, che nel romanzo intreccia finzione e realtà. Il suo approccio educativo - già ampiamente sperimentato sul campo - diventa pagina dopo pagina una dichiarazione d’intenti: valorizzare ogni talento, ascoltare, sostenere, coltivare la fiducia e l’amore per la ritmica.
"Alla Fulmen vincono, ma hanno metodi più duri…" dice Anna, una delle protagoniste. È il confronto tra due modelli: uno competitivo fino all'estremo, l'altro umano, paziente, profondo. Quello di Claudia.
Lontano dai cliché dello sport come solo prestazione, "I Love Gym" è anche un romanzo di formazione, dove la vera vittoria non è la medaglia, ma la consapevolezza di sé. Un messaggio potente, specie in un momento storico in cui tante ragazze vivono sport e scuola con ansia e insicurezza. Mancinelli, che ha mosso i primi passi nell’accademia di Fabriano, oggi allena giovani atlete mettendo al centro disciplina e divertimento, sacrificio e ascolto. "Cerco ogni giorno di essere l’allenatrice che avrei voluto avere", confida.
"I Love Gym - Più forti insieme!" è il terzo titolo di un progetto narrativo che unisce sport e letteratura, allenamento e ispirazione. Per molte giovani lettrici sarà anche un diario aperto, dove ritrovarsi e sentirsi meno sole. Per i genitori, un invito a guardare la ginnastica – e i propri figli – con occhi nuovi. Perché la pedana, in fondo, è anche questo: un posto del cuore, un porto sicuro… è tutta vita. (di Paolo Martini)