
Riconoscimenti anche per il Nobel Venki Ramakrishnan e Cesare Gerolimetto
La scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett per la Letteratura, la giornalista Cecilia Sala nella sezione Testimone del nostro tempo, lo scienziato Premio Nobel Venki Ramakrishnan nella categoria Avventura del pensiero, la scrittrice Felicia Kingsley nella sezione Lignano per il Futuro 2025 e Cesare Gerolimetto per la Fotografia/Fotolibro sono i vincitori della 41esima edizione del Premio Hemingway, ideato e promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it.
Cinque vincitori, e un cartellone di grandi incontri di scena a Lignano Sabbiadoro (Udine) da giovedì 26 a sabato 28 giugno: si rinnova così l'appuntamento con il Premio Hemingway, 41 anni dopo la sua istituzione nel ricordo della storica visita dello scrittore statunitense Ernest Hemingway a Lignano, nell'aprile 1954, pochi mesi prima del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura. Le categorie del Premio Hemingway sono ideate per restituire, approfondire e celebrare la poliedrica personalità di Ernest Hemingway, la sua capacità di leggere il proprio tempo e raccontarlo, con uno sguardo sempre attento alle pieghe più profonde dell'animo umano.
La 41esima edizione si articolerà in cinque dialoghi, cinque eventi pubblici che scandiranno il conto alla rovescia verso la serata di premiazione, come sempre il momento culminante del Premio Hemingway, in programma sabato 28 giugno, alle 20.30 al Cinecity di Lignano Sabbiadoro. I vincitori sono stati annunciati oggi, mercoledì 11 giugno, dalla Giuria presieduta da Alberto Garlini e composta da Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, lo storico della fotografia Italo Zannier e il vicepresidente e assessore alla Cultura e Sport della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil su delega del presidente Massimiliano Fedriga.
Il Premio Hemingway 2025 per la Letteratura va alla scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett "per aver saputo trasformare il genere poliziesco in uno strumento di esplorazione sociale e psicologica, capace di interrogare con lucidità e ironia le contraddizioni del nostro tempo". Attraverso la voce della sua indimenticabile protagonista Petra Delicado, l’autrice ci ha regalato una detective non convenzionale, donna concreta e appassionata, che affronta il crimine ma anche i nodi del potere, della giustizia e delle relazioni umane. "Nei romanzi di Giménez-Bartlett - spiegano le motivazioni - il mistero non è mai solo un enigma da risolvere, ma un’occasione per mettere in scena la complessità dell’animo umano e i mutamenti di una società in perenne trasformazione. Con uno stile limpido, incisivo e profondamente umano, Giménez-Bartlett ha elevato il giallo al rango di grande letteratura contemporanea, facendone un luogo privilegiato per riflettere sul nostro modo di vivere, amare, sbagliare. E tutto questo con un grande divertimento per i lettori". Sabato 28 giugno, alle ore 11, al Centro Congressi Kursaal, Alicia Giménez-Bartlett si racconterà nell'incontro "La donna che fugge", in dialogo con lo scrittore Gian Mario Villalta.
Va alla giornalista Cecilia Sala il Premio Hemingway nella sezione Testimone del nostro tempo "per la sua straordinaria capacità di raccontare il mondo con uno sguardo lucido, empatico e coraggioso, dando voce alle storie che spesso restano ai margini dell'informazione tradizionale. Attraverso i suoi reportage da zone di conflitto come l'Ucraina, l'Afghanistan e l'Iran, Sala ha saputo illuminare le contraddizioni del nostro tempo, portando alla luce le vite di chi resiste, lotta e spera in contesti di estrema difficoltà. Con il suo podcast 'Stories' e i suoi libri, ha creato un ponte tra le notizie internazionali e il pubblico più giovane, rendendo accessibili e coinvolgenti temi complessi e spesso trascurati. La sua recente detenzione in Iran, avvenuta mentre svolgeva il suo lavoro di giornalista con professionalità e dedizione, testimonia il rischio e l'impegno che caratterizzano la sua attività. Cecilia Sala incarna una nuova generazione di giornalisti che, con passione e integrità, si fanno portavoce delle istanze globali, contribuendo a una comprensione più profonda e umana del nostro tempo". Sabato 28 giugno, alle ore 17, al Centro Congressi Kursaal, Cecilia Sala converserà con il presidente di Giuria Alberto Garlini dei temi di stretta attualità, a partire dalle pagine del suo ultimo saggio "L'incendio" (Mondadori, 2023).
Il Premio Hemingway Avventura del pensiero va al Premio Nobel Venki Ramakrishnan "per aver illuminato, con le sue ricerche fondamentali sulla struttura del ribosoma, una delle più profonde e affascinanti dinamiche della vita: il modo in cui l'informazione genetica si trasforma in materia vivente". Contribuendo in modo decisivo alla comprensione dei meccanismi che rendono possibile la sintesi proteica, Ramakrishnan ha ottenuto nel 2009 il Premio Nobel per la Chimica, coronando un percorso di studio in cui la precisione sperimentale si intreccia con la capacità di visione. Ma non solo. "Negli ultimi anni - sottolineano le motivazioni - Ramakrishnan ha affrontato con rigore, chiarezza e profonda umanità il tema della morte. Esaminando gli sforzi scientifici per prolungare la durata della vita, si è chiesto se la morte serve a uno scopo biologico necessario. E quali sono i costi sociali ed etici del tentativo di vivere per sempre. La sua voce, insieme autorevole e vicina, ci aiuta a comprendere che accettare i limiti dell'esistenza serve ad abitarla con maggiore consapevolezza e dignità". Venerdì 27 giugno, alle ore 18.30, al Centro Congressi Kursaal, Venki Ramakrishnan presenterà in anteprima nazionale, in dialogo con il presidente di Giuria del Premio Alberto Garlini, il nuovo saggio "Perché moriamo. La nuova scienza dell’invecchiamento e la ricerca dell'immortalità", in uscita per Adelphi dopodomani, venerdì 13 giugno.
Il Premio Speciale Hemingway Lignano per il futuro 2025 va alla scrittrice Felicia Kingsley "per la straordinaria capacità di raccontare l’amore, l’indipendenza e le sfide del presente con una voce fresca, ironica e profondamente vicina alle nuove generazioni. Attraverso i suoi romanzi, amatissimi da un pubblico vastissimo, Kingsley ha saputo rinnovare il romanzo rosa, trasformandolo in un linguaggio attuale e inclusivo, capace di parlare con leggerezza di temi importanti: l'identità, l’autodeterminazione, le relazioni affettive e il ruolo delle donne nella società contemporanea. Con uno stile brillante e una presenza attiva e autentica sui social, Kingsley ha creato un dialogo continuo con i suoi lettori e lettrici, rendendo la narrativa popolare un vero spazio di condivisione, confronto e crescita. I suoi personaggi, forti, imperfetti e profondamente umani, ci ricordano che sognare non è mai un gesto ingenuo, ma un atto necessario per immaginare il futuro". Venerdì 27 giugno, alle ore 21, al Centro Congressi Kursaal, Felicia Kingsley incontrerà il pubblico del Premio Hemingway dialogando del suo ultimo libro, "L'amante perduta di Shakespeare" (Newton Compton) con la giornalista Fabiana Dallavalle.
Al fotografo Cesare Gerolimetto va il Premio Hemingway Fotografia / Fotolibro 2025 - l'unico in Italia dedicato in modo specifico a questo fondamentale linguaggio del nostro tempo - conferito per la pubblicazione "La nave Amerigo Vespucci" (Antiga edizioni). "Un libro esile, ma imponente nel formato, un racconto per immagini che sottolinea come l’immagine 'senza parole' sia fondamentale nel sociale, così come nella tecnologia e nell’arte. Le fotografie pubblicate in questo libro sono una sintesi emblematica che narra la vita a bordo dello storico veliero. Due periodi di navigazione, verso Nord e verso Sud, sotto lo sguardo attento e sensibile di un eccezionale esploratore visivo". L'autore, che aveva ricevuto negli anni ‘70 il Guinness World per il 'giro del mondo fotografico in camion', incontrerà il pubblico del Premio Hemingway giovedì 26 giugno, alle ore 21, al Centro Congressi Kursaal, conversando con il componente di Giuria e storico della fotografia Italo Zannier.
Un evento in anteprima aprirà quest'anno gli Incontri del Premio Hemingway 2025: mercoledì 25 giugno, alle ore 20.45 al Cinecity, protagonista sarà uno degli interpreti più noti della scena italiana, l'attore Sebastiano Somma, impegnato nella lettura scenica de "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway. Ad affiancare Sebastiano Somma, che cura anche la regia, in scena saranno l'attore Francesco Gojak e il flautista Roberto Fabbriciani. Alla fine della sua grande carriera di scrittore, Ernest Hemingway ci ha consegnato un capolavoro nel quale ha riletto i temi portanti della sua ispirazione, inserendoli nella cornice simbolica di un'epica individuale, impreziosita dall’eco dei grandi modelli letterari, come Moby Dick, che hanno reso celebre la letteratura nordamericana. Così il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che, un pezzo alla volta, gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell'impresa.
(di Paolo Martini)