Riaperta la Sala della Chimera in una veste totalmente rinnovata

Novità per il pubblico al Museo Archeologico Nazionale di Firenze

Riaperta la Sala della Chimera in una veste totalmente rinnovata
19 novembre 2025 | 13.48
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Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze riapre le porte della Sala della Chimera, grazie a uno spazio completamente rinnovato che custodisce l'icona e il simbolo dell'arte etrusca: la Chimera d'Arezzo. La scultura, iscritta al numero 1 nell'inventario del Museo, è appartenuta sin dal suo ritrovamento, avvenuto ad Arezzo il 15 novembre 1553, al futuro Granduca di Toscana Cosimo I de' Medici, diventando subito uno dei pezzi più emblematici e preziosi della collezione medicea.

Da oggi l'opera si giova di una nuova veste immersiva e dal forte impatto visivo, grazie a un accurato intervento affidato allo studio fiorentino di architettura Guicciardini & Magni, che lo ha realizzato insieme all'Ufficio tecnico e alle Curatrici del Museo. Il nuovo allestimento consente ai visitatori di guadagnare l’esperienza di un rapporto personale e suggestivo con l’opera – tutelata nella sua straordinaria delicatezza e fragilità – che oltre ad essere simbolo del Museo e della storia del collezionismo di Stato, racchiude in sé anche il ruolo di simbolo dell’unità culturale italiana data la sua conservazione in quello che nel 1870 è stato istituito come Museo della capitale d’Italia – che a quell'epoca era a Firenze e – primo museo archeologico nazionale dell’Italia unita. All'evento inaugurale sono intervenuti: il direttore generale Musei, Massimo Osanna, il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Daniele Federico Maras, il responsabile dell'Ufficio tecnico, architetto Luca Gullì, il progettista dell’intervento, architetto Marco Magni, le curatrici del Museo, Barbara Arbeid e Claudia Noferi.

"La Chimera - ha commentato Osanna - è uno dei simboli più riconoscibili dell’arte etrusca e del patrimonio culturale del nostro Paese. Restituirle uno spazio pensato per accoglierla e raccontarla con nuovi linguaggi significa mettere al centro la qualità dell’esperienza museale, l'accessibilità dei contenuti e l’attenzione verso i pubblici. Questo intervento rappresenta un passo importante nel percorso di rinnovamento del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che in questi mesi sta avviando una revisione complessiva dei propri spazi espositivi, nell’ambito del più ampio impegno della Direzione generale Musei nel rinnovamento dei linguaggi e delle forme di fruizione dei luoghi della cultura del Sistema Museale Nazionale".

"È con grande orgoglio e soddisfazione che oggi presentiamo la nuova esposizione permanente della nostra Chimera - ha affermato Daniele Federico Maras - Un'esposizione concepita per offrire a ognuno di noi un’esperienza intima e personale di questa straordinaria opera d’arte, utilizzando le forme comunicative del teatro, del monumento e della partecipazione ed evitando le fonti di distrazione. Manteniamo così la promessa di un progetto avviato già dal mio predecessore Mario Iozzo e reso possibile dal generoso finanziamento dei coniugi statunitensi Laura e Jack Winchester, amici della città di Firenze e del suo Museo Archeologico”.

"Si conclude oggi felicemente - ha dichiarato Stefano Casciu, direttore regionale dei Musei nazionali Toscana - il progetto ideato ed avviato da Mario Iozzo nel periodo della sua direzione del Museo, volto a rinnovare completamente l’esposizione museale della Chimera e delle altre opere ad essa connesse, e che ha visto il coinvolgimento ed il supporto economico di Laura e Jack Winchester. Con loro la Direzione regionale Musei nazionali Toscana, come Istituto al quale afferiva in precedenza il Museo archeologico di Firenze, ha portato avanti negli anni anche altri importanti riallestimenti museali. A loro ed al collega Mario Iozzo va il mio sentito ringraziamento, che si estende all’attuale direttore Daniele Federico Maras e a tutto lo staff tecnico ed amministrativo coinvolto, che garantisce ancora una intensa e diretta collaborazione operativa tra la Direzione regionale ed il nuovo Museo autonomo".

La statua di bronzo della mitica Chimera, la bestia dai tre corpi sconfitta dall’eroe Bellerofonte, domina il centro della sala poggiando sul basamento monumentale, realizzato da Goppion Spa, che ne esalta la potenza plastica e la tensione narrativa. Concepita come uno spazio teatrale capace di accogliere i visitatori e amplificarne l’emozione, la sala presenta quattro panche disposte in cerchio attorno alla statua etrusca che invitano a un’osservazione ravvicinata e contemplativa. Completa lo spazio espositivo un tendaggio scenografico - simile a un sipario teatrale - su cui è proiettata l’ombra della Chimera, che accentua il carattere solenne e meditativo dell’ambiente.

Ad arricchire l'esperienza all’interno della sala, una vetrina sospesa custodisce tre piccoli bronzi etruschi, raffiguranti un grifone, il dio etrusco Tinia (Giove) e un giovane offerente, provenienti dallo stesso contesto in cui la Chimera fu rinvenuta, generando un dialogo silenzioso tra le opere e la loro storia. Il sapiente equilibrio di luci e ombre, ideato dallo studio Iarussi di Firenze, mette in risalto i dettagli anatomici e i tratti più drammatici della scultura, restituendole la vitalità e la profondità storica del mito in cui è avvolta.

Il nuovo percorso è accompagnato da un apparato illustrativo dal design rinnovato, che segna l’avvio della nuova identità grafica del Museo, curata dallo studio di grafica Rovai-Weber. Tra le novità, la presentazione in anteprima della mascotte dei Servizi Educativi, Musetta, ideata dalla curatrice del Museo Claudia Noferi e realizzata dall’artista e archeologa Silvia Bolognesi, una guida personale per accompagnare i più piccoli alla scoperta delle meraviglie archeologiche di Firenze, “capitale etrusca d’Italia”.

La riapertura della Sala della Chimera rappresenta un momento significativo nella storia del Museo, segnando il passaggio dalla Direzione regionale Musei nazionali della Toscana, guidata da Stefano Casciu, al nuovo istituto autonomo del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, istituito nel 2024, affidato al direttore Daniele Federico Maras.

Con l'inaugurazione della nuova sala, la Chimera di Arezzo ritrova la sua collocazione ideale: un allestimento esperienziale, allo stesso tempo monumentale e poetico, che invita ogni visitatore a un incontro personale con un capolavoro che da secoli incarna il genio artistico e il mito della civiltà etrusca.

Dopo questa tappa, l'impegno al rinnovamento del Museo continuerà con il rifacimento delle vicine sale delle sculture etrusche, dove troveranno la propria sede definitiva altri capolavori dell’arte etrusca come l'Arringatore e la Testa Lorenzini e che verranno aperte nei prossimi mesi nell’ambito di un progetto espositivo dedicato alla lunga storia delle collezioni granducali di Firenze. Con queste iniziative il Museo intende onorare la memoria della catastrofica alluvione di Firenze del 1966, che mise in ginocchio l’esposizione permanente e della quale ci si prepara a celebrare il sessantesimo anniversario il 4 novembre 2026.

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che continua ad accogliere il pubblico per tutta la durata dei lavori di rinnovamento, è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 14, con prolungamento fino alle 19 il martedì e il giovedì. Sono inoltre previste aperture straordinarie dedicate alla nuova esposizione della Chimera domenica 7 dicembre dalle ore 8.30 alle 14 e nelle serate di mercoledì 26 novembre e di mercoledì 3 dicembre, dalle 18 alle 22, quest'ultima in significativa coincidenza con la Giornata internazionale delle persone con disabilità.

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