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Treccani lancia il vocabolario per la Generazione Alpha

Addio tecnicismi, benvenuti racconti: nasce il 'Treccani 100', il dizionario pensato per i ragazzi tra i 9 e i 18 anni

Treccani lancia il vocabolario per la Generazione Alpha
11 giugno 2025 | 11.02
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In un mondo in cui i ragazzi imparano a comunicare con emoji e messaggi vocali, la lingua scritta rischia di perdere fascino. Ma l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani rilancia con una proposta innovativa: Treccani 100, il primo vocabolario d'italiano progettato anche per la Generazione Alpha, ovvero i giovanissimi che hanno tra i 9 e i 18 anni. Un'opera che vuole restituire alle parole il loro potere educativo, comunicativo e culturale, ma con il tono giusto.

Il classico dizionario dalle definizioni aride e piene di abbreviazioni incomprensibili diventa un ricordo per la generazione dei Baby Boomers. Il Treccani 100, diretto dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, è un vocabolario che racconta le parole con un linguaggio chiaro, fluido, privo di tecnicismi inutili. È il dizionario che si legge come un libro, come auspicava il grande linguista Luca Serianni, scomparso tre anni fa, che ne ispirò la visione: "trasformare uno strumento spesso temuto in un'esperienza di scoperta e comprensione".

Pensato per ragazze e ragazzi nati intorno al 2010 ma accessibile a chiunque, il Treccani 100 nasce con l'obiettivo di superare gli ostacoli che hanno reso i dizionari tradizionali strumenti poco frequentati dalle nuove generazioni. A partire dalla struttura delle voci: ogni parola è spiegata in modo autosufficiente, evitando di costringere il lettore a una caccia al significato tra mille rimandi. Il risultato? Definizioni che si capiscono al primo colpo, esempi vicini alla vita quotidiana, e un tono che non rinuncia mai alla precisione, ma non cade nella freddezza accademica.

La scelta delle parole, degli esempi e perfino dell'ordine alfabetico riflette un'attenzione profonda all'inclusività. Il dizionario non privilegia il maschile sul femminile: troviamo infatti voci come 'magica' accanto a 'magico', 'notaia' insieme a 'notaio', semplicemente nel rispetto dell’alfabeto. Uomini e donne cucinano, stirano, dirigono, leggono. E soprattutto, le parole offensive o discriminatorie sono chiaramente segnalate come tali, in un atto di responsabilità culturale e civile.

Il Treccani 100, si spiega dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, non è solo un dizionario, ma una fotografia viva della lingua italiana di oggi e del mondo che rappresenta. È uno strumento che educa al rispetto, alla parità e alla consapevolezza linguistica. E, soprattutto, è un invito a riscoprire il piacere della parola, della lettura e della conoscenza. In un tempo in cui tutto è veloce e spesso superficiale, Treccani decide di fermarsi e ascoltare. E di parlare la lingua di chi ha più bisogno di essere ascoltato: i giovani. Con parole che non spiegano soltanto, ma raccontano.

(di Paolo Martini)

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