Agricoltura, Sheikh (Syngenta): "Ai e innovazione digitale aspetti radicalmente trasformativi"

Il Chief Information and Digital Officer di Syngenta all’evento organizzato dall’azienda in occasione della Milano Digital Week

Feroz Sheikh, Chief Information and Digital Officer di Syngenta
Feroz Sheikh, Chief Information and Digital Officer di Syngenta
03 ottobre 2025 | 17.39
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“L'intelligenza artificiale e l'innovazione digitale cambieranno radicalmente l'agricoltura. Vediamo infatti che gli agricoltori hanno molta esperienza e molta conoscenza e, quando si forniscono loro dati e previsioni migliori, possono prendere decisioni migliori. Supportati dall'intelligenza artificiale possono migliorare la redditività, la resa del raccolto e i risultati di sostenibilità. Si tratta di quella che chiamiamo ‘agricoltura 4.0’, nella quale il ruolo dei dati e del digitale è quello di aiutare gli agricoltori a diventare più efficienti e più produttivi”. Così Feroz Sheikh, Chief Information and Digital Officer di Syngenta, illustrando l’impatto delle nuove tecnologie sul settore agricolo e sulla sostenibilità dello stesso in occasione della Milano Digital Week, della quale Syngenta Italia è quest’anno partner ufficiale.

Per la prima volta nel nostro Paese, l’imprenditore tecnologico è stato protagonista dell'evento "The ConversAItion – dialoghi di agricoltura e innovazione", al Made Competence Center, durante il quale Sheikh ha affrontato il legame tra il mondo dell’agricoltura e i temi al centro dell’edizione 2025 della settimana dedicata alla trasformazione digitale, come l'intelligenza artificiale.

Le nuove tecnologie possono infatti essere un alleato prezioso per il settore agricolo, aiutandolo a vincere le sfide in termini di sostenibilità e innovazione, come spiega ancora Sheikh: “Il mondo si sta dirigendo verso una grave crisi. La popolazione continua a crescere e non abbiamo abbastanza terra per nutrire tutti. La produttività in agricoltura è rallentata - spiega - Attualmente, registra una crescita dello 0,7% su base annua, quando in realtà ciò di cui abbiamo bisogno è un miglioramento superiore al 2%. La produzione attuale in futuro non sarà sufficiente a sfamare tutti”.

“Se a tutto questo aggiungiamo il cambiamento climatico, ogni anno fa infatti più caldo dell'anno precedente, le piante e le colture subiscono uno stress mai visto prima. Quindi, i rendimenti diminuiscono, il tasso di crescita si riduce e la popolazione continua a crescere. Queste sono alcune sfide reali che dobbiamo affrontare e la tecnologia, insieme all’intelligenza artificiale, sarà fondamentale per aiutare gli agricoltori a combattere questo stress”, conclude Sheikh.

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