IMU non pagata: sanzioni e ravvedimento operoso

IMU alla prova delle sanzioni: chi non ha versato l’imposta in tempo può mettersi in regola applicando il ravvedimento operoso. Più sconti a chi fa prima

IMU non pagata: sanzioni e ravvedimento operoso
24 dicembre 2025 | 12.57
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IMU, per i versamenti tardivi parte il calcolo delle sanzioni.

Chi non ha pagato il saldo della tassa sulla casa entro il 16 dicembre 2025 può mettersi in regola, versando oltre all’imposta anche la sanzione del 25 per cento.

Il ravvedimento operoso consente di regolarizzare la propria posizione a condizioni agevolate: sulla base dei tempi di pagamento, si applica una riduzione della sanzione ordinaria. Premiato chi fa prima.

IMU 2025: sanzione soft per i ravvedimenti entro il 30 dicembre.

In caso di omesso o tardivo versamento del saldo IMU dovuto entro il 16 dicembre, si applica una sanzione del 25 per cento.

Questo l’importo previsto per le violazioni commesse dopo il 1° settembre 2024, data in cui è entrata in vigore la riforma delle sanzioni tributarie.

Il valore ordinario è però ammesso ai benefici del ravvedimento operoso: la sanzione si riduce sulla base dei tempi di pagamento.

Dopo la scadenza del 16 dicembre la prima data utile per sanare l'omissione è il 30 dicembre: per i pagamenti effettuati entro 14 giorni dalla scadenza si applica il ravvedimento sprint.

La sanzione ordinaria del 25 per cento è ridotta a 1/15 per ogni giorno di ritardo e, in sostanza, ammonterà allo 0,083 per cento giornaliero.

Ravvedimento IMU 2025: più sconti a chi fa prima

Sarà possibile mettersi in regola a condizioni agevolate anche dopo il 30 dicembre. La logica è sempre la stessa: chi prima paga meno paga, grazie al ravvedimento operoso applicabile prima dell’avvio di atti di accertamento da parte del Comune.

In particolare, il ravvedimento operoso consente di ridurre il valore della sanzione nelle seguenti misure:

  • 1,25 per cento fisso, se il pagamento avviene tra il 15° e il 30° giorno successivo alla scadenza;
  • 1,39 per cento, se si paga tra il 31° e il 90° giorno;
  • 3,125 per cento, se il versamento avviene dopo 90 giorni ed entro un anno;
  • 3,572 per cento, se si regolarizza oltre un anno dopo la scadenza (1/7 della sanzione base);
  • 4,17 per cento, se si regolarizza dopo una comunicazione formale da parte del Comune (1/6 della sanzione base).

La possibilità di effettuare ravvedimento operoso viene meno in caso di violazioni contestate dal Comune, tramite la notifica di avvisi di accertamento, o qualora il contribuente sia venuto a conoscenza di operazioni di verifica, ispezione o altra attività accertativa.

In sostanza, fino all’avvio di attività di recupero da parte dell’Ente di riferimento, il ravvedimento resta una via percorribile per mettersi in regola e pagare, seppur tardivamente, l’imposta dovuta.

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