Era a capo dell’Ufficio di Addestramento Operativo delle Forze Armate della Federazione Russa, una posizione chiave nello Stato Maggiore militare del Paese
Fanil Sarvarov, nato l’11 marzo 1969, è rimasto ucciso oggi a seguito dell’esplosione di un’auto nella zona sud di Mosca. Sarvarov era capo dell’Ufficio di Addestramento Operativo delle Forze Armate della Federazione Russa, una posizione chiave nello Stato Maggiore militare del Paese.
La sua auto, una Kia Sorento del 2013, è stata fatta esplodere alle sette di questa mattina (ora locale) con un ordigno rudimentale sistemato sotto il telaio. L'esplosione è avvenuta nel cortile di un blocco di appartamenti sulla via Yasenevaya, a Mosca sud, pochi secondi dopo che aveva iniziato a muoversi. L'alto ufficiale, 56 anni, è morto per le ferite riportate nell'esplosione, ha reso noto il Comitato investigativo russo che ha reso noto di indagare anche sul possibile coinvolgimento dei servizi di intelligence ucraini. Vladimir Putin è stato informato dell'uccisione di Sarvarov, ha reso noto il portavoce, Dmitry Peskov.
La carriera di Sarvarov è stata segnata da un percorso di altissimo livello accademico e operativo. Si è laureato presso la Scuola Superiore di Comando dei Carri Armati "Krasnoznamenny" di Kazan nel 1990, ha completato l’Accademia Militare delle Forze Corazzate nel 1999 e l’Accademia Militare dello Stato Maggiore delle Forze Armate Russe nel 2008.
Tra il 1992 e il 2003, Sarvarov ha partecipato a diverse operazioni di combattimento, tra cui il conflitto Ossezia-Inguscezia e la guerra contro i terroristi in Cecenia, accumulando oltre sei anni di esperienza sul campo. Successivamente ha prestato servizio presso il Comando Operativo Principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate e l’Ufficio di Addestramento Operativo, fino a diventare capo di quest’ultimo nel 2016. Nel 2015-2016 ha inoltre partecipato all’organizzazione e conduzione di operazioni militari in Siria, consolidando la sua reputazione come esperto di strategia e addestramento operativo.
Nel corso della carriera, Sarvarov è stato insignito di numerosi riconoscimenti: l’Ordine del Coraggio, la Medaglia dell'Ordine "Per i Servizi alla Patria" di I e II grado, l’Ordine "Per i Servizi Militari", e il titolo onorifico di "Specialista Militare Meritevole della Federazione Russa".
Le circostanze della sua morte hanno spinto il Comitato Investigativo russo ad aprire un’inchiesta per omicidio, valutando tra le piste anche un possibile collegamento con i servizi speciali ucraini. L’evento ha scosso Mosca e rappresenta un colpo significativo per lo Stato Maggiore russo.
Sarvarov aveva preso parte, con grado e responsabilità crescenti, a tutte le guerre di Mosca, dal crollo dell'Unione sovietica. Alla prima guerra in Cecenia voluta da Boris Eltsin, all'intervento in Ossetia e Inguscetia, la seconda guerra in Cecenia, la breve guerra contro la Georgia del 2008, l'intervento in Siria per sostenere Bashar Assad e la guerra in Ucraina, operazioni ordinate da Vladimir Putin. Sarvarov aveva l'incarico, dal 2016, di comandante del direttorato dello stato maggiore per l'addestramento operativo.
Sarvarov è il terzo alto ufficiale russo ucciso dallo scorso dicembre, dopo il generale Igor Kirillov, a capo delle forze di protezione da attacchi nucleari, biologici e chimici, ucciso proprio nel dicembre del 2024 nell'esplosione di un ordigno nascosto su un motorino di fronte alla sua abitazione, e il generale Yaroslav Moskalik, vice comandante del direttorato operativo dello stato maggiore russo, ucciso lo scorso aprile.
Stato di Workflow Articolo/Pubblicata
In uso da Nessuno