Fonti ucraine: "Piano Usa-Russia assurdo e inaccettabile"
L'Ucraina ha annunciato oggi, giovedì 20 novembre, di aver ricevuto un "progetto di piano" dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra con la Russia, e ha assicurato di essere pronta a lavorare "in modo costruttivo" con Washington sulla questione. "Il presidente ucraino ha ufficialmente ricevuto un progetto di piano dagli Stati Uniti che, secondo la valutazione americana, potrebbe rivitalizzare la diplomazia", ha dichiarato la presidenza su Telegram, aggiungendo che Volodymyr Zelensky intende discuterne "nei prossimi giorni" con il suo omologo americano Donald Trump.
"La pace è necessaria e apprezziamo gli sforzi del presidente Trump e del suo team volti a ripristinare la sicurezza in Europa. L'Ucraina difende vite umane e indipendenza grazie al coraggio del nostro popolo, alla nostra unità all'interno dello Stato e all'assistenza dei nostri partner" scrive su X è il presidente ucrainoche riferisce del suo incontro con il segretario dell'esercito statunitense.
"Durante un incontro con il Segretario dell'Esercito degli Stati Uniti, Daniel Driscoll, abbiamo discusso le opzioni per raggiungere una pace reale, la sequenza del nostro lavoro e i formati di dialogo, nonché nuovi impulsi per la diplomazia. I nostri team - dell'Ucraina e degli Stati Uniti - lavoreranno sulle disposizioni del piano per porre fine alla guerra. Siamo pronti per un lavoro costruttivo, onesto e veloce".
"L'ho anche informato del terribile attacco russo a Ternopil. Il missile Kh-101 che l'esercito russo ha usato ieri per colpire un normale edificio residenziale è stato fabbricato nel 2025. Contiene 175 componenti stranieri che continuano a raggiungere la Russia aggirando le sanzioni. Contiamo sul sostegno degli Stati Uniti per limitare tutti questi schemi. Ho fornito al Segretario Driscoll dati specifici sulle aziende che producono questi componenti critici, i loro paesi di origine e i componenti stessi".
"Assurdo, inaccettabile". Così alti funzionari di Kiev hanno definito la proposta di pace Usa-Russia, mentre erano in corso i colloqui tra Volodymyr Zelensky e l'alta delegazione militare Usa. Il piano, scritto da Kirill Dmitriev, uno stretto alleato da Vladimir Putin, e dall'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, è una "provocazione" con l'obiettivo, aggiungono le fonti ucraine interpellate dall'Ucraina, di provocare divisioni e "disorientare" gli alleati dell'Ucraina.
"Al momento non ci sono segno del fatto che il Cremlino sia pronto a negoziati seri, Putin sta cercando di guadagnare tempo ed evitare le sanzioni Usa", ha detto Oleksandr Merezhko, presidente della commissione Esteri del Parlamento, liquidando Dmitriev come "un nessuno". Anche il vice ministro degli Esteri, Sergiy Kyslytsya, ha definito l'iniziativa irrealistica, suggerendo che si tratta di un'operazione di informazione in stile sovietico teso a influenzare l'opinione pubblica e seminare il panico.
L'alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas da Bruxelles avverte che per "porre fine" alla guerra in Ucraina "è necessario che anche gli ucraini e gli europei siano d'accordo su questi piani". Il presidente russo Vladimir Putin, continua Kallas, "potrebbe porre fine a questa guerra immediatamente, se smettesse di bombardare i civili e di uccidere le persone. Ma non abbiamo visto alcuna concessione da parte russa. Accogliamo con favore tutti gli sforzi significativi per porre fine a questa guerra, ma deve essere giusta e duratura, il che significa che gli ucraini, ma anche gli europei, devono essere d'accordo". Per Kallas, gli europei non sono stati coinvolti nell'elaborazione del presunto piano di pace russo-americano: "Non che io sappia", risponde.
Secondo quanto riportato da Axios, il piano di pace di Trump per la fine della guerra in Ucraina garantirebbe alla Russia alcune zone dell'est del Paese che attualmente non controlla - in sostanza tutto il Donbass - in cambio di garanzie di sicurezza degli Stati Uniti per Kiev e per l'Europa nel caso di future aggressioni di Mosca, ha rivelato una fonte dell'amministrazione americana, secondo cui la convinzione della Casa Bianca è che l'Ucraina perderebbe comunque quelle porzioni di territorio che dovrebbe cedere alla Russia e che quindi sia "interesse di Kiev raggiungere un accordo adesso".
I 28 punti del piano di Trump darebbero alla Russia il pieno controllo delle regioni di Luhansk e Donetsk (che insieme formano il Donbass), nonostante l'Ucraina controlli ancora il 12% di territorio in quelle zone. Nonostante il controllo di Mosca, le aree dalle quali Kiev dovrebbe ritirarsi sarebbero considerate una zona smilitarizzata nella quale la Russia non potrebbe dispiegare proprie truppe, riferisce Axios, secondo cui nelle altre due regioni di Kherson e Zaporizhzhia le attuali linee di controllo rimarrebbero per lo più congelate, con la Russia che restituirebbe alcuni territori, previa negoziazione.
Ancora, secondo il piano, gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero la Crimea e il Donbass come territorio legalmente russo, ma all'Ucraina non sarebbe richiesto di farlo.
Il piano, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times e dall'Economist, includerebbe anche limitazioni alle dimensioni dell'esercito di Kiev e alle sue armi a lungo raggio in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Non è chiaro cosa comporterebbero le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti oltre alla promessa di difendere l'Ucraina da ulteriori aggressioni russe.
Secondo due fonti con conoscenza diretta, il Qatar e la Turchia sono coinvolti nella stesura del nuovo piano di Trump e nel sostenere gli sforzi di mediazione degli Stati Uniti e un funzionario di Doha avrebbe partecipato ai colloqui tra l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino Rustem Umerov lo scorso fine settimana.
L'Europa deve essere "parte" in ogni trattativa volta a raggiungere la pace in Ucraina, ha sottolineato intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue. "Sono solo indiscrezioni giornalistiche - osserva Tajani - è difficile commentarle. Quando sarà presentato, faremo un'analisi approfondita".
Per il ministro, "l'Europa dovrà svolgere anch'essa un suo ruolo, anche perché l'Europa ha inflitto le sanzioni alla Russia. Per ritirare le sanzioni, deve esserci anche l'accordo dell'Unione Europea. Adesso siamo ancora nella fase delle sanzioni, di non ritirare le sanzioni. Quando finalmente ci sarà la possibilità di sedersi attorno a un tavolo, lavoreremo tutti per raggiungere la pace. Questo è l'obiettivo finale: noi lavoriamo tutti per la pace".
Nessuno, ribadisce Tajani, si considera in "guerra con la Russia", però "la Russia è il Paese che ha invaso l'Ucraina: c'è un aggressore e un aggredito, questo dobbiamo sempre ricordarlo. Occorre sostenere l'Ucraina, nella speranza che si possa, quanto prima, arrivare a un cessate il fuoco, dopo un incontro tra le parti". Per Tajani, l'Europa "dovrà essere parte della trattativa, anche perché l'Ucraina rappresenta anche una barriera alla sicurezza per l'Europa. Se cade l'Ucraina, aumentano i rischi per l'Europa. E questo non possiamo assolutamente accettarlo", conclude.
L'esercito russo ha annunciato oggi di aver nuovamente conquistato la città ucraina di Kupiansk, nella regione orientale di Kharkiv dove i soldati russi stanno avanzando costantemente. Kiev aveva riconquistato lo snodo ferroviario - caduto nelle mani delle truppe di Mosca il primo giorno dell'offensiva del 2022 - a settembre.
Le forze russe "hanno completato la liberazione della città di Kupiansk", ha detto Sergei Kuzovlev, comandante del raggruppamento delle truppe occidentali, al presidente Vladimir Putin, secondo quanto riferito dalle emittenti televisive. Kuzolev ha descritto la città come un "ingranaggio chiave nelle difese ucraine".