
A Londra domenica 2 marzo si sono riuniti 19 paesi euroatlantici, convocati dal premier britannico Keir Starmer, alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ emerso un accordo su quattro punti: continuare con gli aiuti militari all’Ucraina e intensificare le sanzioni economiche alla Russia; assicurare la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, con Kiev al tavolo di ogni trattativa; aumentare le capacità di difesa degli ucraini nell’eventualità di un accordo di pace, per scoraggiare ogni futura invasione e, infine, dare vita ad una "coalizione dei volenterosi" per garantire la pace grazie a un contingente militare da inviare in Ucraina ma, su quest’ultimo punto, i 19 leader presenti a Londra hanno sensibilità diverse a partire dall'Italia. Resta la speranza di una partecipazione diretta degli USA. La proposta franco-britannica prevede anche una tregua limitata di un mese ‘nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche’. Ora la palla passa al Consiglio europeo straordinario del 6 marzo.