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Diabete in Toscana: “Regione benchmark in sanità al lavoro per garantire equità nell’accesso ai sistemi innovativi di monitoraggio della glicemia”

Diabete in Toscana: “Regione benchmark in sanità al lavoro per garantire equità nell’accesso ai sistemi innovativi di monitoraggio della glicemia”
04 luglio 2025 | 12.17
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Firenze, 4 luglio 2025 – Istituzioni, clinici e associazioni di pazienti insieme per garantire un accesso equo ai sensori di monitoraggio della glicemia e la sostenibilità per il Servizio Sanitario Regionale (SSR) della Toscana. Il diabete rappresenta una delle malattie croniche in più rapida crescita a livello mondiale. In Italia, il numero di persone con diabete aumenterà dagli oltre 4 milioni di oggi a circa 6 milioni previsti per il 2050. I costi di gestione di questa malattia cronica rischiano di diventare insostenibili. Le nuove tecnologie possono garantire una migliore qualità della vita per le persone con diabete, i loro caregiver e le famiglie. È quindi importante che siano rese accessibili in modo equo in tutte le regioni per garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Regionale. L'innovazione tecnologica in ambito sanitario consente di migliorare l'efficacia, l'aderenza e l'appropriatezza delle cure. L'equità nell'accesso all'innovazione tecnologica per il monitoraggio della glicemia in Italia mostra ancora significative disparità regionali. Oggi la Toscana è una best practice italiana in tema di sanità ma ancora c’è da fare in tema di equità di accesso all’innovazione, Motore Sanità ha organizzato l’Incontro “L’importanza del controllo glicemico nella Cronicità Diabete. LO SCENARIO DI REGIONE TOSCANA”, grazie al contributo non condizionato di Abbott.

Il diabete è considerato una vera e propria epidemia: 1° causa di cecità, 1° causa di amputazione degli arti inferiori, 2° causa di insufficienza renale fino alla dialisi o al trapianto, concausa di almeno il 50% degli infarti e degli ictus. I numeri in proiezione sono ancor più preoccupanti: l’International Diabetes Federation (IDF) indica che entro il 2045 arriverà a colpire 700 milioni. Diventa quindi fondamentale giocare d’anticipo per i pazienti affetti da diabete, prevenendo le complicanze grazie al monitoraggio in continuo della glicemia. In Italia almeno 700 mila persone sono in trattamento insulinico ma l’utilizzo dei sensori (integrati o meno a microinfusore) è inferiore al 50% dei pazienti in quasi tutte le Regioni.

"Il diabete è una malattia multifattoriale che gli stili di vita possono contribuire a tenere sotto controllo, ma inevitabilmente può avere un decorso cronico tanto quanto un'azione deflagrante a breve, con conseguenze infauste. Per questo l'approvazione all'unanimità della mozione che aggiorna il PDTA sul diabete in consiglio regionale, con l'inclusione del test ‘NT-Pro BNP’ a mia firma, è un passo avanti nel monitoraggio della complicanza in scompenso cardiaco e porta la Regione Toscana all'avanguardia in questo campo contribuendo al controllo di questa patologia" ha spiegato Andrea Ulmi, Vicepresidente Commissione Sanità, Regione Toscana.

“Il controllo glicemico costituisce un'importanza fondamentale per la cura della malattia diabetica. La Regione Toscana da sempre ne ha riconosciuto l'importanza, adottando deliberazioni atte ad implementare e riconoscere come misure indispensabili per la cura del diabete tutte quelle finalizzate all'educazione terapeutica e all'empowerment del paziente per il monitoraggio della glicemia - ha dichiarato Graziano Di Cianni, Presidente Fondazione Associazione Medici Diabetologi e Coordinatore Commissione Diabetologica Regionale -. Le nuove tecnologie hanno permesso un controllo più preciso e puntuale della glicemia. Con i nuovi sistemi di monitoraggio il controllo glicemico può essere effettuato anche da remoto, permettendo di raggiungere fasce di pazienti fragili che prima venivano esclusi dai sistemi di monitoraggio glicemici tradizionali. Lo sviluppo della telemedicina abbinato al tele-monitoraggio glicemico stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel panorama dell'assistenza alla persona con diabete che vive in Toscana. L'efficacia di queste misure impone un cambiamento organizzativo che deve coniugarsi con l'appropriatezza e la disponibilità delle risorse. Siamo come al solito, apripista nel panorama nazionale”.

“Negli ultimi anni la crescita nella scelta dell’utilizzo di nuovi device è stata esponenziale - ha detto Marco Sonnini, Presidente della Federazione Toscana Diabete e membro del C.D. di Diabete Italia -.

In Toscana, gli utilizzatori di GCM hanno la possibilità, ad oggi, unici in Europa, di trasferire i propri dati glicemici nel Fascicolo Sanitario Elettronico. Purtroppo però, siamo in una nazione che ha 21 sistemi sanitari regionali diversi e, che forniscono servizi ai propri cittadini con differenti modalità. L’innovazione tecnologica nel monitoraggio della glicemia rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare la qualità di vita delle persone con diabete e ottimizzare la gestione clinica della malattia, andando a ridurre i costi diretti grazie a minori ospedalizzazioni e accessi in pronto soccorso, mostrando come la tecnologia sia cost saving per il SSN e restituisca salute ai cittadini con diabete. Le tecnologie per il monitoraggio del diabete devono essere garantite a tutti, indipendentemente dalla regione di appartenenza”.

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