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Finanziamenti green a tasso zero: nuove opportunità per le imprese

16 settembre 2025 | 14.55
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Dal fotovoltaico ai bilanci ESG, le imprese possono investire a tasso zero grazie a un efficace mix di strumenti pubblici e privati. L’esempio virtuoso di Ambico, Morello Ritter: «Così le PMI riducono il costo del capitale e accelerano l’innovazione».

Padova 16.09.2025. Da 50 mila euro fino a 5 milioni: è questa la forbice degli investimenti che oggi le piccole e medie imprese possono realizzare a costo del denaro pari a zero, purché si tratti di progetti a basso impatto ambientale. Un’occasione che trasforma la transizione ecologica da ostacolo oneroso a possibilità concreta di crescita, aprendo spiragli di competitività anche per realtà che finora non riuscivano a sostenere spese consistenti.

Gli strumenti a disposizione

Il meccanismo funziona grazie all’integrazione di più leve. Il modello ESG (Environmental, Social and Governance), non è soltanto una cornice valoriale, ma diventa un requisito per accedere ai fondi, qualificando le aziende come responsabili e orientate alla sostenibilità. Le agevolazioni in conto capitale della Legge Sabatini aggiungono un sostegno diretto sugli interessi dei finanziamenti per beni strumentali e impianti green, alleggerendo il carico economico. La garanzia del Medio Credito Centrale, infine, abbatte il rischio per le banche e accelera i tempi di erogazione del credito, rendendo più agevole l’accesso soprattutto alle PMI. È la combinazione di questi strumenti a generare un abbattimento significativo dei costi, rendendo possibili progetti che fino a ieri erano fuori portata.

Il caso Ambico

Un esempio virtuoso arriva da Ambico, società del gruppo GIFT Solutions che ha già utilizzato questo schema per avviare la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1 MW all’Interporto di Padova. «L’obiettivo è duplice», spiega il presidente Jonathan Morello Ritter. «Da un lato facilitare l’accesso delle imprese a finanziamenti vantaggiosi, dall’altro contribuire a far emergere i risultati di questi strumenti, perché diventino una leva strutturale per la competitività delle PMI italiane. Il combinato di ESG, Legge Sabatini e garanzia MCC consente oggi alle aziende di ridurre drasticamente il costo del capitale e di accelerare la realizzazione di progetti green. In questo modo la sostenibilità non resta un concetto astratto, ma diventa un fattore concreto di crescita e innovazione, capace di rafforzare la posizione delle imprese italiane sui mercati internazionali».

Requisiti e prospettive

Gli investimenti finanziabili devono avere un valore compreso tra 50 mila e 5 milioni di euro, una soglia che permette di includere tanto i piccoli interventi di efficientamento energetico quanto i grandi progetti industriali. La logica è quella di non escludere nessuno: dalla PMI che vuole installare un impianto fotovoltaico sul tetto del capannone alla media azienda che intende rinnovare i macchinari produttivi riducendo consumi ed emissioni. Un aspetto rilevante riguarda poi le imprese che non dispongono ancora di un bilancio di sostenibilità ESG: la sua redazione, infatti, può rientrare tra le spese ammissibili, trasformando quello che per molti imprenditori rappresentava un adempimento burocratico in un vero e proprio investimento strategico. Significa poter dimostrare al mercato, ai clienti e ai partner che la sostenibilità non è solo dichiarata ma misurata e rendicontata. Per chi punta anche a mercati internazionali o a filiere certificate, avere un bilancio ESG è ormai una condizione sempre più richiesta, consentendo inoltre l’accesso a sconti sul tasso applicato dalle banche.

Competitività e futuro

«La disponibilità di fondi a tasso zero dedicato a progetti green segna un passaggio decisivo per il tessuto imprenditoriale italiano», aggiunge Morello Ritter. «La transizione ecologica smette di essere una voce di costo obbligata e si trasforma in una leva per innovare, crescere e migliorare il posizionamento competitivo. Non si tratta soltanto di rispettare le direttive europee o ridurre l’impatto ambientale: l’obiettivo è quello di rendere le aziende più solide, resilienti e attrattive per investitori e clienti. Il green financing, se utilizzato in maniera diffusa e consapevole, può diventare un volano di modernizzazione dell’intero sistema produttivo. L’accesso facilitato al credito e l’integrazione di criteri ESG aiutano le imprese a intraprendere un percorso che unisce sostenibilità e redditività, dimostrando che i due concetti non sono più in contrasto». In prospettiva, l’Italia può giocare un ruolo da protagonista nella transizione ecologica europea proprio puntando sulla forza del suo tessuto di PMI, che rappresenta oltre il 90% delle imprese attive e che ora, grazie a questi strumenti, ha la possibilità concreta e vantaggiosa di fare il salto verso un’economia più verde e competitiva.

Contatti:
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Ufficio Comunicazione
Ambico
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