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Quattro aziende su dieci sono interessate da cattiva condotta nelle proprie organizzazioni o catene di fornitura secondo il Whistleblowing Report 2025

07 ottobre 2025 | 13.24
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Le aziende con sistemi di whistleblowing consolidati hanno più successo nel limitare il danno finanziario

MONACO DI BAVIERA – EQS Newswire – 7 ottobre 2025 - Nel 2024 in quattro aziende su dieci (il 39 percento) si sono verificati casi di condotta illegale o non etica nelle loro stesse attività e un terzo (34 percento) ha riferito di fenomeni di cattiva condotta nelle proprie catene di fornitura. Quasi la metà delle aziende interessate da cattiva condotta è stata però in grado di scoprire una grande parte delle perdite finanziarie conseguenti grazie ai propri sistemi di segnalazione whistleblowing. Questi sono alcuni dei risultati del nuovo Whistleblowing Report pubblicato da EQS Group in cooperazione con la Scuola Universitaria Professionale dei Grigioni. Il Whistleblowing Report 2025 è la quarta edizione di questo studio internazionale per il quale sono state intervistate 2.200 aziende in Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Svizzera, Spagna e Stati Uniti.

Il Prof. Dr. Christian Hauser della Scuola Universitaria Professionale dei Grigioni, a capo del progetto, commenta: “I risultati evidenziano che i canali di whistleblowing rivestono un ruolo chiave nella scoperta di fenomeni di cattiva condotta in organizzazioni e nelle relative catene di fornitura. Le organizzazioni con sistemi consolidati hanno un successo significativamente maggiore nel limitare il danno finanziario – una chiara prova dell'effetto preventivo di questi strumenti.”

I canali di whistleblowing e i meccanismi di reclamo sono utili a diversi stakeholder

A differenza delle edizioni precedenti, il report di quest'anno introduce una chiara distinzione tra i canali di whistleblowing interni per i dipendenti e i meccanismi di reclamo esterni per terzi, quali ad esempio clienti o fornitori. I canali di whistleblowing sono studiati per aiutare i dipendenti a segnalare fenomeni di cattiva condotta all'interno dell'organizzazione, mentre i meccanismi di reclamo di concentrano su comportamenti illegali o non etici nella catena di fornitura. Il 63 percento delle aziende oggetto dell'indagine ha implementato un canale di whistleblowing interno e il 64 percento ha creato un meccanismo di reclamo esterno.

Achim Weick, fondatore e CEO di EQS Group: “Vediamo una chiara tendenza nella generalità dei mercati e delle regioni: i meccanismi di whistleblowing e reclamo stanno assumendo un'importanza sempre maggiore, non solo in termini di conformità normativa – se usati in modo efficace, contribuiscono a una cultura di trasparenza e integrità che aumenta la fiducia tra dipendenti, partner e clienti.”

I canali di segnalazione tradizionali continuano a essere molto usati, ma si stanno affermando anche le piattaforme digitali

Quando creano i propri canali di whistleblowing, le aziende si affidano di solito a un mix di diverse opzioni di segnalazione per i propri dipendenti. In media forniscono quattro canali interni separati – in prevalenza metodi tradizionali come l'e-mail (70 percento), incontri di persona (66 percento) o servizi telefonici (58 percento); tuttavia stanno prendendo piede sistemi di whistleblowing basati su web e piattaforme digitali (48 percento). Per i meccanismi di reclamo esterno, le aziende forniscono una media di tre canali tra cui prevalgono ancora i metodi di contatto tradizionali.

Un'azienda su sette registra perdite superiori a € 100.000

La cattiva condotta nelle organizzazioni o nelle catene di fornitura rappresenta un rischio significativo e può causare notevoli perdite finanziarie. Tra le aziende coinvolte nell'indagine, una su sei (16 percento) riferisce di perdite di almeno € 100.000 a causa di comportamento illegale o non etico. Quasi la metà di tutte le aziende (49 percento) è stata però in grado di scoprire più di due terzi delle perdite complessive grazie ai propri sistemi di whistleblowing o reclamo.

Achim Weick sottolinea che “i sistemi di whistleblowing possono servire da strumenti strategici per un'identificazione precoce dei rischi e una riduzione al minimo delle perdite finanziarie. Le aziende che investono in soluzioni affidabili rafforzano la propria resilienza e sottolineano la propria integrità sul mercato.”

Grande importanza delle segnalazioni pervenute

Le aziende dell'indagine hanno considerato importanti ed essenziali sei segnalazioni su dieci (61 percento), pervenute sia da fonti interne che esterne. Gli aspetti delle segnalazioni dei dipendenti sono stati soprattutto la diversità e il rispetto sul posto di lavoro, i diritti umani, la salute e la sicurezza sul lavoro e infine la protezione dei dati. Le segnalazioni da stakeholder esterni hanno riguardato invece in primo luogo contabilità, audit e rapporti finanziari, integrità degli affari e diritti umani.

Un sistema di segnalazioni anonime non comporta un aumento del loro abuso

Il 62 percento dei canali di whistleblowing interni permettono segnalazioni anonime. Per i meccanismi di reclamo esterno la percentuale è leggermente inferiore (42 percento). Segnalazioni abusive – definite come segnalazioni che vogliono danneggiare deliberatamente la reputazione di un'azienda o di una persona – hanno rappresentato il 10 percento di tutte le segnalazioni indipendentemente dal fatto che fosse possibile presentarle in forma anonima o meno. Lo studio conferma quindi che permettere la segnalazione anonima non comporta un aumento dei casi comunicati in modo falso o doloso.

Un'azienda su due usa l'IA per prevenire la cattiva condotta

Oltre ai sistemi di whistleblowing, le aziende si affidano anche a molte altre misure per la prevenzione e l'identificazione di fenomeni di cattiva condotta. Oltre tre quarti hanno implementato un codice di condotta e il 73 percento si affida a una comunicazione attiva e aperta da parte dei dirigenti come misura preventiva. Sta aumentando anche l'impiego di strumenti basati sull'IA nell'indagine e nella prevenzione della cattiva condotta. Quasi la metà delle aziende dello studio (45 percento) utilizza a tale scopo sistemi basati sull'IA, in testa in questo campo organizzazioni negli Stati Uniti (56 percento) e nel Regno Unito (53 percento).

Il report completo può essere scaricato dal sito: https://www.eqs.com/compliance-wpapers/whistleblowing-report-2025

Informazioni su EQS Group

EQS Group è uno dei principali fornitori internazionali di cloud per compliance ed etica, protezione dei dati, gestione della sostenibilità e relazioni con gli investitori. Oltre 14.000 aziende di tutto il mondo impiegano i prodotti di EQS Group per creare fiducia grazie al rispetto affidabile e sicuro di requisiti legali complessi, alla riduzione dei rischi e al reporting trasparente sui risultati dell'attività e sul relativo impatto su società e ambiente.

Le soluzioni di EQS Group sono riunite in una piattaforma su base cloud. Questa permette di trattare in modo professionale processi di ottemperanza per la tutela dei whistleblower e la coordinazione dei casi, gestione della propria policy e processi di approvazione come anche nel caso di partner d'affari, terzi e rischi, insider list e obblighi di comunicazione. Inoltre EQS Group fornisce software per rispondere a requisiti di due diligence in termini di diritti umani in tutte le catene di fornitura aziendali, assicurando il rispetto delle disposizioni di tutela dei dati come il RGPD e il Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale, inoltre supporta un'efficiente gestione ESG e un reporting di sostenibilità conforme. Le aziende registrate traggono inoltre vantaggio da una rete globale, un modo mirato di rivolgersi agli investitori e una gestione dei contatti come anche da siti web e webcast IR per una comunicazione efficiente e sicura con gli investitori.

EQS Group è stato costituito a Monaco di Baviera nel 2000. Oggi il gruppo conta circa 600 professionisti in tutto il mondo.

https://www.eqs.com/

La Scuola Universitaria Professionale dei Grigioni (SUP)

In qualità di università di scienze applicate, la SUP concentra la propria attività sul pensiero dinamico e sull'azione proattiva. I suoi programmi di titoli di studio sono concepiti per far fronte alle sfide pratiche negli affari e nella società. Conta oltre 2.400 studenti con corsi di istruzione e formazione permanente che fanno di loro individui responsabili. La SUP offre programmi nei settori di architettura e ingegneria civile, mezzi di comunicazione, tecnologia e IT come anche economia, servizi e scienza delle informazioni. La sua ricerca interdisciplinare e transdisciplinare si concentra su future tecnologie applicate, sviluppo nelle regioni alpine e attività imprenditoriale. Con le sue attività la SUP contribuisce al successo di persone, istituzioni e regioni. A questo fine è saldamente radicata nella regione, riveste un ruolo importante in Svizzera e ha portata internazionale. fhgr.ch

Contatti:
Immediapress
media contact:
SUP Grigioni: Prof. Dr. Christian Hauser
E-mail: christian.hauser@fhgr.ch

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