Gaza, Hamas: "Abbiamo bisogno di più tempo per studiare piano Trump"

Tornati in Italia i parlamentari fermati sulla Flotilla. Israele: "Procedure in corso per fine provocazione Hamas-Sumud"

Sfollati a Gaza - (Afp)
Sfollati a Gaza - (Afp)
03 ottobre 2025 | 07.40
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Hamas ha ancora bisogno di tempo per studiare il piano di pace per Gaza proposto da Donald Trump. Un alto funzionario del movimento ha detto all'Afp che "Hamas sta continuando le sue consultazioni sul piano e ha informato i mediatori che le consultazioni in corso necessitano di ancora un po' di tempo".

Secondo il quotidiano arabo londinese "Asharq Al-Awsat" Hamas e le fazioni palestinesi si trovano ad affrontare un dilemma riguardo alla loro posizione sul nuovo "piano Trump". Secondo fonti di Hamas, il movimento non intende respingere completamente il piano, ma piuttosto valutare un'accettazione parziale con modifiche, principalmente su questioni relative al rilascio degli ostaggi, al ritiro israeliano e agli accordi di sicurezza. Fonti di altre fazioni considerano il piano come "un'immagine di sconfitta".

Secondo il rapporto, le discussioni potrebbero concludersi entro pochi giorni e una risposta ufficiale potrebbe essere consegnata ai mediatori già oggi, con l'obiettivo di formulare una posizione palestinese unitaria.

Tornati in Italia i parlamentari fermati sulla Flotilla

E sono tornati oggi in Italia i quattro parlamentari italiani che si trovavano a bordo delle navi della Global Sumud Flotilla, le imbarcazioni abbordate e sequestrate da Israele mentre si avvicinavano alla costa di Gaza, in acque internazionali. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi sono stati liberati da Israele e tornati in Italia

Ad accoglierli il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di AVS.

Per gli altri membri italiani della Flotilla, 42 persone, l'iter prevede l'espulsione volontaria o, in caso di rifiuto, un provvedimento di espulsione dopo un breve procedimento. "Spero possano rientrare al più presto, nel giro di un paio di giorni, siamo al lavoro per questo, anche ieri sera ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano Sa'ar", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "i nostri connazionali stanno tutti bene".

Israele: "470 attivisti processati"

La polizia israeliana afferma che 470 attivisti arrestati dalla Marina israeliana a bordo della Sumud Flotilla sono stati processati dalle forze dell'ordine. Secondo la polizia, oltre 600 agenti, insieme a funzionari carcerari e rappresentanti dell'immigrazione, sono stati dispiegati al porto di Ashdod per accogliere gli attivisti detenuti. Gli attivisti delle 41 imbarcazioni sono stati sottoposti a un "approfondito processo di ispezione", afferma la polizia, aggiungendo che sono stati consegnati all'Autorità per la popolazione e l'immigrazione e al Servizio carcerario israeliano per ulteriori accertamenti prima dell'espulsione. Una nave della Global Sumud Flotilla è ancora in viaggio verso Gaza e si prevede che verrà intercettata dalla Marina se continuerà ad avvicinarsi.

Sono "in corso le procedure sono in corso per chiudere la provocazione Hamas-Sumud e per finalizzare la deportazione dei partecipanti a questa farsa", scrive in un post il ministero degli Esteri israeliano, confermando che "già quattro cittadini italiani sono stati espulsi". "Per gli altri è stata avviata la procedura di espulsione, Israele vuole chiudere questa procedura il più velocemente possibile", aggiunge il ministero riferendosi agli oltre 400 attivisti fermati a bordo della Flotilla.

"Stanno tutti bene e in salute", ribadisce il ministero degli Esteri israeliano che pubblica anche le foto di Greta Thunberg e "gli altri partecipanti a questa provocazione mentre arrivano in Israele". "Come ha detto Israele, l'Italia e il Patriarcato Latino di Gerusalemme hanno ripetuto più volte, qualsiasi aiuto queste barche potessero portare, per quanto fosse poco, poteva essere trasferito pacificamente a Gaza, questa non era nient'altro che una provocazione", conclude il post.

Forze israeliane intercettano ultima imbarcazione Flotilla

L'ultima imbarcazione della Global Sumud Flotilla rimasta in navigazione è stata intercettata dalle forze della Marina israeliana. Lo mostra uno streaming video della Flotilla, che mostra il momento dell'abbordaggio da parte del gommone delle forze speciali dell'unità Shayetet 13. La barca aveva avuto problemi meccanici ed era rimasta indietro rispetto alle altre 41 barche che sono state intercettate tra mercoledì notte e giovedì mattina dalle forze israeliane in acque internazionali.

Un'altra imbarcazione ha attraccato invece a Cipro, ha reso noto il governo dell'isola. L'imbarcazione, con a bordo 21 persone, ha chiesto di attraccare a Larnaca per rifornimento di carburante e per motivi umanitari, ha dichiarato un portavoce del governo su X. Il portavoce non identifica l'imbarcazione né dice se fosse tra quelle intercettate dalla Marina israeliana. Dopo aver registrato tutti i passeggeri, Cipro ha provveduto ai loro bisogni primari e ha offerto assistenza consolare, aggiunge il portavoce.

Ben-Gvir: "Attivisti Flotilla 'terroristi', restino in prigione per mesi"

Gli attivisti della Flotilla sono "terroristi", che dovrebbero restare nelle prigioni israeliane "per mesi". Questo quanto pensa il ministro di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir, che, in un video messaggio diffuso dopo aver visitato la struttura dove i partecipanti alla missione umanitaria per Gaza sono detenuti ha accusato: "Guardateli, sostenitori di assassini. A proposito, sulle loro navi c'era una festa rave. Non sono venuti con una flottiglia, non per aiutare, ma sono venuti per Gaza, per i terroristi". E poi: "Penso che dovrebbero essere tenuti qui per mesi, in una prigione israeliana, così si abituano all'odore dell'ala dei terroristi". Durante la visita al centro, hanno riferito i media israeliani, si sono sentiti gli attivisti urlare contro Ben-Gvir, esponente dell'ala messianica e oltranzista del governo, contrario ad ogni accordo su Gaza.

Ancora morti per i raid di Israele"

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che nell'ultimo giorno 63 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf e 227 sono rimaste ferite. Il numero dei morti a Gaza sale così a 66.288 e quello dei feriti a 169.165 dall'inizio della guerra.

Il ministero ha rilevato che nelle ultime 24 ore 15 persone sono state uccise mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari e 80 sono rimaste ferite. Il numero di morti da quando Israele ha violato il cessate il fuoco il 18 marzo è di 13.420 persone e 57.124 feriti.

Manifestanti Israele: "Nostra azione continuazione diretta di quella della Flotilla

Decine di attivisti israeliani filo-palestinesi hanno protestato al confine con Gaza, con diversi manifestanti che hanno tentato di entrare a piedi nella Striscia. Almeno tre dimostranti sono stati arrestati, secondo la polizia. Gli attivisti hanno pubblicato una dichiarazione in cui affermano di "sfidare direttamente il blocco e di lanciare un appello senza compromessi per la cessazione immediata della pulizia etnica e del genocidio perpetrati dallo Stato israeliano".

I manifestanti hanno affermato che l'azione è servita come "eco terrestre e continuazione diretta della Global Sumud Flotilla" e "rappresenta una strategia unificata e duplice per smantellare l'assedio di Gaza, via mare e via terra". Rivolti alla comunità internazionale, hanno dichiarato che "solo un'azione decisiva e globale, tra cui sanzioni internazionali su vasta scala e il completo isolamento di Israele, può fermare il genocidio e porre fine una volta per tutte al regime di apartheid sionista durato decenni".

Uno dei manifestanti ha raccontato ad Haaretz che soldati e ufficiali hanno spinto violentemente i dimostranti, trascinato gli attivisti seduti a terra, afferrato e strappato cartelli e confiscato con violenza un megafono a un attivista che stava parlando.

Mossad ha collaborato ad arresto cellula Hamas in Germania

Il Mossad ha fatto sapere di aver collaborato all'arresto in Germania di una cellula legata a Hamas e che stava pianificando attentati contro obiettivi israeliani ed ebraici in territorio tedesco. L'arresto di tre esponenti di Hamas, avvenuto mercoledì, secondo il Mossad è stato reso possibile proprio grazie alla stretta collaborazione con i servizi di sicurezza e dell'intelligence tedesca.

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