L'organizzazione per i diritti umani, in un rapporto di 173 pagine, condanna il gruppo islamista e altre fazioni armate palestinesi per i crimini commessi durante il massacro del 7 ottobre 2023 e chiede la restituzione delle spoglie dell'ultimo ostaggio rimasto, il sergente maggiore Ran Gvili
Una neonata è morta stanotte a causa del freddo estremo a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove viveva insieme alla sua famiglia sfollata in una tenda. Lo riferisce l'emittente al-Jazeera citando fonti mediche palestinesi. "Pioveva, faceva molto freddo e avevo ben poco per tenerla al caldo. L'ho nutrita e l'ho messa a dormire. L'ho avvolta meglio che potevo, ma non è bastato", ha raccontato la madre ad al-Jazeera. "Continuava a piovere e il freddo peggiorava. Sono stata in preda al panico per tutta la notte, mentre il freddo continuava a farsi sentire. Poi, all'improvviso, ho trovato la mia bambina immobile, morta", ha aggiunto.
Rahaf Abu Jazar aveva otto mesi. La Protezione civile della Striscia di Gaza ha spiegato che la maggior parte dei campi di tende nell'enclave sono stati allagati a causa della tempesta Byron che si è abbattuta sull'area e le squadre di soccorso hanno ricevuto più di 2.500 richieste di aiuto.
Amnesty International ha formalmente accusato Hamas e altri gruppi armati palestinesi di crimini contro l'umanità, tra cui omicidio e tortura, in relazione al massacro del 7 ottobre 2023 e al trattamento riservato agli ostaggi presi in ostaggio a Gaza. L'organizzazione per i diritti umani, in un rapporto di 173 pagine intitolato 'Prendere di mira i civili: omicidi, prese di ostaggi e altre violazioni da parte di gruppi armati palestinesi in Israele e Gaza', condanna il gruppo islamista e altre fazioni armate palestinesi per i crimini commessi durante il massacro e chiede la restituzione delle spoglie dell'ultimo ostaggio rimasto, il sergente maggiore Ran Gvili.
Amnesty International ha già accusato Hamas di aver commesso crimini di guerra durante il massacro, ma non aveva mai affermato che la portata e la natura della violenza raggiungessero la soglia dei crimini contro l'umanità. La ong ha inoltre condannato gli omicidi, gli stermini, le incarcerazioni, le torture, le sparizioni forzate, gli stupri e altre forme di violenza sessuale perpetrate da Hamas. L'organizzazione ha altresì qualificato l'uccisione di massa di civili avvenuta il 7 ottobre come "crimine contro l'umanità di sterminio".
Il rapporto attribuisce la responsabilità del massacro "principalmente" alla cosiddetta ala militare di Hamas, le Brigate Izzadin al-Qassam, accusandole di esserne "i principali responsabili". Accusa poi altri gruppi terroristici di Gaza di essere responsabili in misura minore, tra cui la Jihad islamica palestinese, le Brigate dei martiri di al-Aqsa e altri civili palestinesi presumibilmente non affiliati che hanno preso parte al massacro.
Hamas ha accusato Amnesty International di "diffondere menzogne". "Il fatto che il rapporto riprenda le menzogne e le accuse del governo d’occupazione su stupri, violenze sessuali e maltrattamenti dei prigionieri dimostra senza alcun dubbio che il suo obiettivo è incitare e diffamare la resistenza", ha dichiarato Hamas in un comunicato.
L'amministrazione Trump sta pianificando la nomina di un generale americano a capo della Forza Internazionale di Stabilizzazione a Gaza. A scriverne è Axios - che accenna anche ad una proposta rivolta a Italia e Germania di far parte del futuro Board of Peace - citando due funzionari americani e due funzionari israeliani. La nomina, sottolinea Barak Ravid, accrescerà ulteriormente la responsabilità degli Stati Uniti nella messa in sicurezza e nella ricostruzione della Striscia di Gaza, con un coinvolgimento che si sta trasformando nel più grande progetto politico-civile-militare statunitense in Medio Oriente da oltre due decenni.
Gli Stati Uniti - ricorda - hanno istituito un quartier generale civile-militare in Israele per monitorare il cessate il fuoco e coordinare gli aiuti umanitari, stanno guidando la pianificazione per la ricostruzione di Gaza. E' inoltre previsto che Trump guidi il Gaza Board of Peace e che i suoi principali consiglieri diventino membri del comitato esecutivo internazionale. Ora, gli Stati Uniti potrebbero salire al comando delle forze di sicurezza dell'enclave, pur senza - sottolineano con forza i funzionari della Casa Bianca - inviare truppe americane sul terreno.
La seconda fase dell'accordo per Gaza, ricorda Axios, prevede un ulteriore ritiro delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), il dispiegamento delle ISF a Gaza e l'entrata in vigore di una nuova struttura di governo, che include il Consiglio per la Pace guidato da Trump. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha recentemente autorizzato sia le ISF che il Consiglio e ieri Trump ha dichiarato ai giornalisti che prevede di fare un annuncio sul Consiglio per la Pace di Gaza all'inizio del 2026.
I funzionari dell'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump hanno avviato discussioni approfondite sulla possibilità di colpire l'Unrwa con sanzioni a causa del presunto legame dell'agenzia con Hamas. Lo scrive il Times of Israel citando due fonti a conoscenza diretta della questione. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi e opera a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Giordania e in Siria, fornendo aiuti, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e alloggi a milioni di palestinesi. Alti funzionari dell'Onu e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno descritto l'Unrwa come la spina dorsale della risposta umanitaria a Gaza, dove la guerra tra Israele e il gruppo terroristico palestinese Hamas ha scatenato una crisi umanitaria.
Israele e l'amministrazione Trump, tuttavia, hanno accusato l'agenzia di legami con Hamas, accuse che l'Unrwa ha energicamente contestato. Israele ha pubblicato prove della partecipazione di dipendenti dell'Agenzia all'attacco del 7 ottobre 2023 e alla cattura e alla custodia di ostaggi, oltre ad accusare la scuola dell'agenzia di glorificare costantemente il terrorismo e di opporsi al diritto di esistenza dello Stato di Israele.
Washington è stata a lungo il principale donatore dell'Unrwa, ma ha interrotto i finanziamenti nel gennaio 2024 dopo che Israele ha accusato una decina di membri dello staff di aver preso parte al massiccio attacco di Hamas che ha innescato la guerra a Gaza. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha poi accusato l'agenzia nell'ottobre di quest'anno di essere diventata "una sussidiaria di Hamas", che gli Stati Uniti hanno designato come organizzazione terroristica nel 1997.