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Ucraina-Russia, scatta la tregua unilaterale di 3 giorni di Putin

Raid russo su Kiev anche nella vigilia del cessate il fuoco: almeno 2 morti. Cremlino accusa: "Nessuna iniziativa da Kiev per creare zona demilitarizzata". Lavrov: "Cessate il fuoco non può portare a soluzione duratura"

Putin (Afp) -  
Putin (Afp) -  
07 maggio 2025 | 11.03
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E' entrata in vigore la tregua di tre giorni con l'Ucraina, decisa dal presidente russo Vladimir Putin in occasione delle celebrazioni della Giornata della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale come riferiscono i media di Mosca.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha assicurato che l'esercito e i servizi speciali russi ha adottato "tutte le misure" affinché le celebrazioni della parata del 9 maggio per l''80/0 anniversario della vittoria sul nazifascismo si svolgano in completa sicurezza.

Nove droni sono stati abbattuti su Mosca, ha denunciato il sindaco Sergei Sobyanin. "Non c'è nulla di nuovo da aggiungere. La nostra posizione sul cessate il fuoco è chiara e ben definita. Tutte le istruzioni necessarie sono state date e al momento non ci sono ulteriori sviluppi", ha spiegato. L'Ucraina "continua a dimostrare la sua inclinazione ad azioni terroristiche", ha detto dal canto suo Peskov.

Lavrov: "Cessate il fuoco non può portare a soluzione duratura"

Una soluzione duratura alla crisi ucraina non può essere trovata solo attraverso un cessate il fuoco o la cessazione delle ostilità lungo la linea di contatto. Lo ha scritto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un articolo per la rivista The International Affairs. "Un cessate il fuoco o una pausa delle ostilità lungo la linea di impegno non possono portare a una soluzione duratura a questo problema", ha sostenuto. "Per una pace duratura, le cause profonde del conflitto devono essere rimosse", ha spiegato.

Cremlino: "Nessuna iniziativa da Kiev per creare zona demilitarizzata"

Intanto Mosca ha reso noto di non aver ancora ricevuto alcuna iniziativa da Kiev riguardo alla creazione di una zona demilitarizzata lungo la linea di contatto. Lo ha dichiarato all'agenzia di stampa Tass il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, commentando una dichiarazione dell'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg, che aveva affermato che Kiev era pronta a un cessate il fuoco di 30 giorni e disposta a congelare le ostilità lungo la linea, a condizione che venisse istituita una zona demilitarizzata di 30 chilometri. "Non abbiamo sentito una sola dichiarazione in tal senso da Kiev", ha osservato Peskov quando gli è stato chiesto se la Russia fosse disposta a prendere in considerazione una simile proposta da parte ucraina.

Vance: "Pensiamo che la Russia stia chiedendo troppo per la pace"

Solo una qualche forma di negoziato diretto tra l'Ucraina e la Russia potrà mettere fine al conflitto, ma Mosca sta chiedendo troppo. E' quanto ha detto il vice presidente americano JD Vance intervenendo oggi a un dibattito organizzato a Washington dalla conferenza per la Sicurezza di Monaco.

"Certamente alla prima offerta di pace che i russi hanno messo sul tavolo, la nostra reazione è stata: state chiedendo troppo", ha affermato, sottolineando che "i russi stanno chiedendo una serie di condizioni, di concessioni per mettere fine al conflitto. Noi pensiamo - ha ribadito - che stiano chiedendo troppo".

Secondo Vance è "probabilmente impossibile per noi di garantire una mediazione completa senza almeno qualche negoziato diretto tra le due parti. Ed è dunque su questo che di stiamo concentrando concentrati", ha poi aggiunto Vance. "Al momento ci piacerebbe che russi e ucraini si mettessero d'accordo su alcune linee guida base per sedersi e parlarsi tra di loro - ha continuato - pensiamo che questo è il grande passo che vorremmo fare".

Raid russo su Kiev

Fino al giorno prima della tregua non si sono fermati i raid della Russia contro l'Ucraina. Almeno due persone sono morte e 7 sono rimaste ferite in un attacco condotto con un drone contro Kiev, rende noto il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko su Telegram.

I detriti del drone sono caduti su un edificio residenziale nel quartiere Shevchenkivsky di Kiev, uccidendo due persone e ferendone sette, ha precisato Klitschko, mentre i servizi di emergenza hanno affermato che due corpi sono stati rinvenuti durante le operazioni di spegnimento degli incendi causati dall'attacco russo.

Von der Leyen: "Brutto accordo incoraggia Putin, va sostenuta"

Di tregua si è parlato anche durante la plenaria a Strasburgo, dove la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha sottolineato che un "brutto accordo" per porre fine alla guerra non farebbe altro che "incoraggiare" il revanscismo di Vladimir Putin ed è per questo che Kiev va sostenuta e "rafforzata. "La guerra in Ucraina - afferma - alla fine cesserà. E il modo in cui finirà la guerra modellerà il nostro continente per le generazioni a venire. Il futuro degli ucraini è in gioco, ma lo è anche il nostro. Un brutto accordo potrebbe incoraggiare Vladimir Putin a tornare. Sarebbe la ricetta per avere maggiore instabilità e insicurezza. Invece, una pace giusta e duratura potrebbe inaugurare una nuova era di prosperità per l'Ucraina e aiutarci a costruire una nuova architettura di sicurezza per l'Europa".

Per la presidente, una delle più determinate sostenitrici di Kiev a Bruxelles insieme alla maltese Roberta Metsola, occorre perseguire l'obiettivo di "una pace giusta e duratura, che garantisca la sovranità dell'Ucraina, rispetti la sua integrità territoriale e sostenga le sue aspirazioni europee. Questo è il bivio che ci troviamo di fronte. E per l'Europa la posta in gioco è enorme. Quindi, dobbiamo fare del nostro meglio per rafforzare la posizione dell'Ucraina", conclude.

 L'Ucraina deve diventare un "porcospino", talmente armata da risultare "indigeribile" per qualsiasi invasore, dice ancora von der Leyen. Per la presidente, in Ucraina va applicata la "cosiddetta 'strategia del porcospino'", la stessa teorizzata per Taiwan al fine di prevenire un'invasione cinese. La Russia, continua, "rappresenta una minaccia permanente per l'intera Europa. Pertanto, l'Ucraina deve essere sufficientemente forte da scoraggiare qualsiasi attacco futuro, con la deterrenza".

L'Europa, ricorda, "ha già sostenuto l'Ucraina con 50 miliardi di euro di aiuti militari. Ma ora dobbiamo passare da una logica di aiuti a una logica di integrazione delle nostre industrie della difesa. Questo è un elemento centrale del nostro Libro bianco "Readiness 2030": incoraggiamo i nostri Stati membri a effettuare ordini direttamente all'industria della difesa ucraina".

Perché questo, argomenta ancora la presidente, "è il modo più efficace ed economicamente vantaggioso per sostenere gli sforzi militari dell'Ucraina. Ci stiamo concentrando in particolare sulla tecnologia e sull'innovazione nel campo della difesa. Durante la guerra, l'Ucraina ha utilizzato la tecnologia per modificare le dinamiche sul campo di battaglia, anche e soprattutto quando le forze russe erano più numerose. Ma anche la Russia ha imparato dalla guerra. Il nostro obiettivo, insieme all'Ucraina, è che diventi così forte da risultare indigeribile per i potenziali invasori", conclude.

Biden: "Trump fa pressione su Kiev per placare Putin"

Le pressioni dell'Amministrazione Trump sull'Ucraina affinché ceda territori alla Russia rappresentano una "moderna forma di pacificazione". Lo ha dichiarato l'ex presidente americano Joe Biden in un'intervista esclusiva alla Bbc, la sua prima da quando ha lasciato la Casa Bianca. Ma ''è sciocco pensare'' che il presidente russo Vladimir Putin ''si fermerà'' se gli verranno concessi territori ucraini, perché lui ritiene che l'Ucraina faccia parte della Russia.

Rispetto all'aiuto che la sua Amministrazione ha fornito all'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, Biden ha affermato che "abbiamo dato loro tutto ciò di cui avevano bisogno per garantire la loro indipendenza ed eravamo pronti a rispondere in modo più aggressivo se Putin avesse fatto un altro passo avanti".

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