
Vance: "Gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Iran"
Dopo l'attacco degli Usa contro i siti nucleari dell'Iran, il Majlis, il Parlamento di Teheran, "è arrivato alla conclusione che lo Stretto di Hormuz debba essere chiuso, ma la decisione finale in merito spetta al Consiglio supremo di sicurezza nazionale". Sono le parole del generale dei Guardiani della Rivoluzione Esmail Kowsari, che siede nella commissione Sicurezza nazionale del Majlis, riportate dall'iraniana Press Tv.
Lo Stretto di Hormuz è una rotta strategica per il trasporto di petrolio e Gnl. 'Corridoio marittimo' fra Iran e Oman, collega il Golfo Persico con il Golfo dell'Oman e il Mar arabico.
La chiusura dello Stretto di Hormuz sarebbe una mossa "suicida" per l'Iran, ha dichiarato il vicepresidente statunitense Jd Vance ai microfoni di Nbc News, all'indomani dei raid americani contro i siti nucleari di Teheran. "La loro intera economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Se vogliono distruggere la loro economia e causare disordini nel mondo, credo che la decisione spetti a loro - ma perché dovrebbero farlo? Non credo che abbia alcun senso", ha detto Vance.
"Gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Iran", ha affermato il vicepresidente americano. "Siamo in guerra con le sue ambizioni nucleari", ha sottolineato. "Abbiamo considerevolmente rallentato il programma" nucleare iraniano, ha detto ancora, elogiando i risultati dei raid della scorsa notte. "Non entrerò nel merito di informazioni riservate su ciò che abbiamo visto sul campo in Iran, ma abbiamo visto molto e sono molto fiducioso che abbiamo sostanzialmente rallentato lo sviluppo di un'arma nucleare, e questo era l'obiettivo dell'attacco", ha detto Vance.
Il vicepresidente Usa ha escluso qualsiasi intenzione di inviare truppe di terra in Iran, ribadendo la posizione della Casa Bianca. "Non abbiamo alcun interesse a mettere ‘boots on the ground’", ha dichiarato ai microfoni di Nbc News, precisando che l’obiettivo dell’amministrazione non è l’occupazione militare.
Vance ha spiegato che l’intervento è stato motivato dalle conclusioni dell’intelligence statunitense: "Le valutazioni della nostra intelligence ci hanno spinto ad agire contro l’Iran". Tuttavia, Vance ha mantenuto uno posizione di apertura al dialogo: "Vogliamo parlare con l’Iran di una soluzione a lungo termine". Guardando al futuro, ha affermato: "Ora lavoreremo per smantellare in modo permanente il programma nucleare iraniano nei prossimi anni", ma ha escluso al tempo stesso un’escalation duratura: "Non temo che questo si trasformi in un conflitto prolungato".