
Il Dipartimento di Stato: "Informazioni credibili indicano un'imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione di Gaza". Media: "Attacco a forze Israele a Rafah, raid Idf sull'area"
Gli Stati Uniti rendono noto di essere in possesso di "informazioni credibili" secondo cui Hamas sta pianificando un attacco "imminente" contro i civili della Striscia di Gaza. "Gli Stati Uniti hanno informato i Paesi garanti dell'accordo di pace per Gaza (Qatar, Turchia ed Egitto) di informazioni credibili che indicano un'imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione di Gaza", si legge in una nota diffusa nella notte dal Dipartimento di Stato. E "questo attacco pianificato contro i civili palestinesi costituirebbe una violazione diretta e grave dell'accordo di cessate il fuoco e comprometterebbe i progressi significativi raggiunti con il lavoro di mediazione".
Ad Hamas viene chiesto di "rispettare gli impegni" secondo "i termini del cessate il fuoco". "Se Hamas dovesse andare avanti con questo attacco, saranno adottate misure per proteggere la popolazione di Gaza e per tutelare" il "cessate il fuoco". Gli Stati Uniti e "gli altri Paesi garanti restano determinati nell'impegno per la sicurezza dei civili, per mantenere la calma" e "promuovere pace e prosperità per la popolazione di Gaza e della regione".
Non ci sono, evidenziano i media americani, dettagli sul possibile attacco, gli obiettivi o il luogo, ma la nota del Dipartimento di Stato arriva dopo le ultime parole di Donald Trump. "Se Hamas continua a uccidere persone a Gaza - ha detto nei giorni scorsi il tycoon - non avremo altra scelta se non quella di entrare e ucciderli". Il Times of Israel evidenzia come nei dettagli resi noti dell'accordo per un cessate il fuoco a Gaza non ci siano accenni espliciti a una potenziale repressione di Hamas nei confronti dei civili di Gaza.
Hamas replica e parla di accuse false. Per Hamas, riporta la tv satellitare al-Jazeera, "i fatti sul campo dimostrano" che è Israele che "ha creato, armato e finanziato bande criminali" nell'enclave palestinese "che hanno commesso omicidi, rapimenti, furti di camion di aiuti e attacchi contro i civili palestinesi".
Hamas, che nel 2007 prese il controllo di Gaza, afferma che le sue forze "stanno portando avanti il loro dovere nazionale perseguendo queste bande", che "hanno ammesso i loro reati". E, bollando come false le affermazioni contenute nella dichiarazione del Dipartimento di Stato, le considera "pienamente allineate con la propaganda israeliana fuorviante".
"Forniscono una copertura per il proseguimento dei crimini dell'occupazione e dell'aggressione organizzata contro la nostra gente", afferma il gruppo, stando ad al-Jazeera. Hamas invita a "smettere di ripetere la narrativa fuorviante" di Israele e a "concentrarsi sulla riduzione delle ripetute violazioni del cessate il fuoco".
"L'organizzazione terroristica di Hamas deve rispettare i suoi impegni con i mediatori e restituire nel quadro dell'attuazione dell'accordo" le salme degli ostaggi deceduti ancora nella Striscia di Gaza. Così l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella dichiarazione diffusa via X che conferma appartenere a Ronen Tommy Engel uno dei due corpi consegnati ieri sera da Hamas a Israele. "Non scenderemo a compromessi e non risparmieremo sforzi fino al ritorno di tutti gli ostaggi deceduti, fino all'ultimo", rimarcano.
"Il governo, e tutto l'organico per i dispersi e i rapiti dello Stato di Israele, è determinato, impegnato e lavora senza sosta per il ritorno (in Israele) di tutti i nostri ostaggi deceduti affinché abbiano degna sepoltura nel loro Paese", si legge ancora.
Secondo la ricostruzione delle Idf, Engel, 54 anni, è stato ucciso nel kibbutz di Nir Oz durante l'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e il suo corpo era stato portato nella Striscia di Gaza. La moglie e le due figlie, ricordano i media israeliani, erano state rapite, per poi essere liberate il mese successivo nell'ambito del primo accordo di tregua.
Il secondo corpo consegnato ieri sera da Hamas a Israele è di Sonthaya Oakkharasri, cittadino della Thailandia. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu, come riporta il giornale Haaretz ricordando che Oakkharasri, 30 anni, lavorava nel kibbutz di Be'eri. Era stato ucciso nell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e il suo corpo era stato portato a Gaza.
Intanto le forze israeliane hanno iniziato a segnalare la 'linea gialla' nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel dopo che nei giorni scorsi il ministro della Difesa, Israel Katz, ha reso noto di aver dato istruzioni alle Idf per il collocamento di 'segnali' lungo la linea che è stata indicata come riferimento per la prima fase del ritiro graduale delle Idf.
Il giornale rilancia un'immagine diffusa sui social stamani in cui si vedono blocchi gialli di cemento e segnali metallici gialli pronti per la collocazione. Katz aveva spiegato che i paletti serviranno come monito per "i terroristi di Hamas e gli abitanti di Gaza" perché "a ogni violazione o tentativo di superare la linea si risponderà con il fuoco".
Un attacco contro forze israeliane viene segnalato nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. A riferirne è il Times of Israel, precisando che i militari israeliani hanno risposto con raid aerei nella zona. Anche il sito israeliano Ynet riferisce di raid israeliani su Rafah e rilancia notizie da parte palestinese che parlano di uno scontro a fuoco a Rafah. Non ci sono per ora conferme da parte delle Idf.